«Oggi è una giornata chiave, la Cassazione è chiamata a decidere se ci sono le condizioni per procedere in assenza degli imputati, che sono amicissimi del presidente Al Sisi. Il rischio è che ci possa essere uno stop e in questo caso chi punta sull'oblio sarà avvantaggiato. Comunque vada continueremo a fare scorta mediatica». Così Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, partecipando al sit-in fuori dalla Suprema Corte in concomitanza con l'udienza, venerdì 15 luglio 2022, sul ricorso presentato dalla Procura di Roma contro l'ordinanza del gup che lo scorso 11 aprile ha sospeso il processo sull'omicidio di ricercatore italiano contro i quattro 007 egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni al Cairo nel 2016.
Davanti al Palazzaccio anche i genitori di Giulio, Paola Deffendi e Claudio Regeni, la legale della famiglia, Alessandra Ballerini e, fra gli altri, rappresentanti dell'Usigrai, dell'Ordine dei giornalisti, dell'associazione Articolo21.
«Non ci sarà mai una pietra tombale su questo caso perché noi qui ci saremo sempre, ma quella che viene presa oggi è una decisione che riguarda la dignità dell'Italia», il commento dell'avvocata Ballerini. «Aspettiamo la decisione della Cassazione che è chiamata a decidere se ci sono le condizioni per procedere in assenza degli imputati, che si fingono inconsapevoli, sappiamo che sanno tutto ma fingono di non sapere. Non è solo per Giulio - aggiunge - capite l'importanza di procedere nei confronti di imputati che fanno i furbi».