«Il direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia certamente saprà che sono attualmente vigenti diverse graduatorie regionali riguardanti l’attività giornalistica nella pubblica amministrazione pugliese, a partire da quella relativa alla comunicazione istituzionale della Regione, pubblicata nel dicembre 2022, per finire alla graduatoria Arpa, tra l’altro afferente ad uguale comparto (quello sanitario), pubblicata nel dicembre 2023. Non si capisce, dunque, per quale motivo il dg Pasqualone abbia deciso di percorrere un’altra via a Foggia: reclutare a mezzo servizio come addetto stampa un giornalista già impegnato in Asl di diversa provincia, quella di Brindisi, con la formula della collaborazione interaziendale». È quanto sostiene in una nota l’Associazione della Stampa di Puglia, a seguito della denuncia espressa dal consigliere regionale De Leonardis sulla delibera dell’8 marzo scorso, con cui viene chiamato a svolgere servizio nel Policlinico di Foggia per 24 ore mensili un giornalista già impegnato a tempo pieno nell’Asl di Brindisi.
«Invece di creare occupazione qualificata, si occupano due posti di lavoro con un unico addetto. Ricordiamo all’amministrazione regionale e al servizio sanitario gli sforzi congiunti compiuti in questi anni per offrire occasioni di lavoro, previe procedure concorsuali pubbliche, ai tanti giornalisti disoccupati della regione, molti dei quali – pur risultati idonei nei concorsi espletati– sono ancora in attesa di prendere servizio o ne hanno perso l’occasione a causa dell’estinzione della relativa graduatoria. Il 20 ottobre 2023, inoltre, il presidente Emiliano – ricorda il presidente Assostampa Bepi Martellotta - ha promulgato la legge regionale L.R. 24, prevedendo che le amministrazioni pubbliche debbano attingere in via prioritaria da graduatorie definitive approvate dalla Regione. Resta dunque incomprensibile la scelta adottata dal dg degli Ospedali Riuniti».
«Vi sono strumenti procedurali, previsti dalle normative vigenti, che consentono di tutelare il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e funzionario della p.a., d’intesa con l’ente da cui si intende attingere. E, semmai, risolvere con la Asl brindisina – che si priverebbe per 24 ore mensili di tale figura professionale – eventuali problemi di organico per il funzionamento del settore, sebbene lo scorso anno la stessa Asl di Brindisi non abbia inteso rinnovare o stabilizzare altri giornalisti cococo in attività, anch’essi vincitori di concorso, evidentemente ritenendo di poter fare a meno del loro apporto professionale. Invitiamo, dunque, il direttore generale del Policlinico di Foggia – conclude il presidente Assostampa - a revocare quanto prima la delibera. E chiediamo al presidente, all’assessore della Sanità, al direttore del Dipartimento Salute e a tutta la Giunta di vigilare sulla corretta osservanza delle norme approvate dalla stessa Regione Puglia, prevedendo, anche nelle Asl, prestazioni giornalistiche adeguate (e non a cottimo) e modalità di reclutamento pubbliche (e meno privatistiche)».