«Il Sindacato e l'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige apprendono della proposta di modifica legislativa finalizzata ad incrementare l’attuale dotazione finanziaria a favore del settore della piccola editoria (stabilita dalla L.P. 18/2016, sugli interventi di promozione dell’informazione locale), prevedendo, per l’anno 2024, ulteriori interventi che sostengano economicamente l’aggiornamento tecnologico anche della piccola editoria». Lo si legge in una nota congiunta diffusa lunedì 4 marzo 2024.
Il comunicato prosegue con una considerazione: «Fermo restando che il Sindacato e l'Ordine dei giornalisti non possono che salutare con favore interventi a sostegno del settore, non ultimi quelli rivolti alle piccole realtà editoriali che spesso rappresentano la spina dorsale dell’informazione sui territori, contestualmente – anche per dare il nostro contributo – ci corre l’obbligo di ricordare che la nuova occupazione giornalistica è la benvenuta purché sia esempio di “buona occupazione” e quindi di contratti di lavoro subordinati che siano “contratti giusti”, escludendo editori tuttofare magari non iscritti all’Ordine che non possono garantire otto pezzi al giorno».
Sindacato e Ordine regionali si dicono «certi che il Consiglio e la Giunta Provinciale di Trento si faranno garanti affinché eventuali interventi di modifica legislativa nell’erogazione di contributi vengano riconosciuti esclusivamente in favore di quelle aziende, anche di piccole dimensioni, che garantiscano una retribuzione minima non inferiore a quella stabilita dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su base nazionale, come lo stesso legislatore prescrive in ambito previdenziale.
Il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti del TAA vigileranno con attenzione affinché l’eventuale apertura alla piccola editoria locale degli interventi a sostegno del settore, non diventi lo strumento per applicare, con risorse pubbliche, contratti con retribuzioni più basse rispetto a quelle previste stabilite dai contratti sottoscritti dalla Fnsi.
A tal proposito – chiudono sindacato e Ordine -, si coglie l’occasione per ricordare alle autorità provinciali che il confronto sindacale, in sede Apran - attualmente ancora in corso - sulla contrattazione relativa alla disciplina dei profili giornalistici nella Pa della Provincia autonoma di Trento, vede al tavolo unicamente il Sgtaa e la Fnsi quali “organizzazioni rappresentative della categoria dei giornalisti” (come prescrive la L. 150/2000) e non altre, sedicenti, sigle rappresentative dei colleghi».