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Una visuale di Reggio Emilia (Foto: Paolo Picciati commons.wikimedia.org)
Associazioni 06 Mar 2024

Cameraman aggredito a Reggio Emilia, la vicinanza di Aser e Odg regionale

I rappresentanti dei giornalisti: «Simone Incerti è stato preso a pugni e a calci dal figlio di un artigiano morto in un incidente sul lavoro. In quel momento l’operatore stava girando immagini su suolo pubblico. Siamo pronti a tutelarlo in ogni sede».

«Ancora una volta sono stati commessi atti di violenza ai danni di operatori dell’informazione. Un cameraman di TeleReggio, Simone Incerti, è stato preso a pugni e a calci dal figlio di un artigiano morto in un incidente sul lavoro. In quel momento l’operatore stava girando immagini su suolo pubblico». Lo denunciano in un comunicato congiunto diffuso mercoledì 6 marzo 2024  Ordine dei giornalisti e Associazione della Stampa Emilia-Romagna, che esprimono cordoglio «per la tragica morte dell’artigiano, ma nulla può giustificare l’aggressione e la violenza all’indirizzo di chi sta semplicemente svolgendo il proprio lavoro. Il cameraman è stato aggredito dal figlio della vittima, “che - racconta TeleReggio -  lo ha colpito con due pugni al volto rompendogli gli occhiali, poi gli ha sferrato un calcio nel costato. Dopo avergli strappato il cellulare dalle mani, l’uomo lo ha rotto in mille pezzi. Non ancora soddisfatto, mentre il cameraman saliva in auto per allontanarsi, l’aggressore ha preso a calci la vettura, ammaccando la portiera e rompendo lo specchietto retrovisore sinistro”».

Ordine e sindacato regionali rilevano che «questo nuovo episodio si inserisce in un clima di odio nei confronti del mondo dell’informazione, come se la responsabilità dei fatti fosse dei giornalisti e degli operatori. I giornalisti sono invece il baluardo della democrazia, lo strumento che consente l’attuazione dell’articolo 21 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto dei cittadini ad essere informati. Ordine dei giornalisti e Associazione della Stampa Emilia-Romagna esprimono la piena vicinanza all’operatore vittima di inaudita violenza e sono pronti a tutelarlo in ogni sede».

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