Una delegazione della Fnsi, guidata da Ezio Cerasi, membro della giunta esecutiva, e da Paolo Durante, segretario del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, sarà presente domani nel tribunale civile di Pescara, dove è in programma la prima udienza della causa di risarcimento danni promossa dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, contro la giornalista freelance Lilli Mandara.
«La Fnsi sarà al fianco della collega perché quella promossa dal presidente D'Alfonso è un'azione chiaramente intimidatoria», spiegano in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente del sindacato dei giornalisti.
«L'unica colpa della collega – proseguono – è quella di aver raccontato sul proprio blog di alcune inchieste in cui è coinvolta la Regione. La richiesta di 150mila euro che i legali di D'Alfonso hanno notificato alla collega Mandara, preannunciando addirittura altre azioni di eguale tenore, rappresenta un tentativo di mettere a tacere una giornalista che, con il suo coraggio e senza un editore alle spalle, si sforza di informare i cittadini. Questa vicenda conferma l'urgenza di un provvedimento legislativo che introduca nel nostro ordinamento specifiche sanzioni per quanti minacciano il diritto di cronaca con azioni temerarie».