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Contratti 18 Nov 2005

Negri e Stigliano (Alg): “Sbagliata la linea sindacale” Serventi Longhi: “Allora si apre un fronte interno”

Per rispetto della ''disciplina sindacale'' la presidenza dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti invita i colleghi ad attenersi alle decisioni che la Fnsi ha assunto riguardo alle prossime iniziative di sciopero programmate, ma allo stesso tempo, in un comunicato diffuso oggi, critica fortemente la decisioni della Federazione nazionale.

Per rispetto della ''disciplina sindacale'' la presidenza dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti invita i colleghi ad attenersi alle decisioni che la Fnsi ha assunto riguardo alle prossime iniziative di sciopero programmate, ma allo stesso tempo, in un comunicato diffuso oggi, critica fortemente la decisioni della Federazione nazionale.

La Fnsi ha proclamato una seconda tornata immediata di scioperi, e questa ''è una decisione - è scritto - che la presidenza dell'Associazione ha criticato fortemente e alla quale si è opposta, ritenendola l'ulteriore dimostrazione della mancanza di una chiara strategia del vertice della Fnsi sulle trattative per il rinnovo del contratto nazionale''. ''Nel corso della riunione di Giunta e Consulta delle Associazioni regionali di stampa di ieri - prosegue il comunicato - , il presidente Alg Giovanni Negri ha sostenuto che la scelta di una nuova risposta dura della categoria all'oggettiva rigidità delle posizioni degli editori è la naturale conseguenza delle decisioni sbagliate e prive di metodo finora prese. L'abbandono del tavolo delle trattative per un possibile accordo ponte biennale, attuato senza voler verificare fino in fondo le pur minime aperture offerte dalla Fieg nell'incontro del 4 novembre, è stato un errore gravissimo e un'occasione persa per tutti''. Secondo l' Alg, si è persa ''l'occasione di rinnovare subito la parte economica del contratto e di congelare per due anni la parte normativa, con alcune fondamentali garanzie sulla legge 30 e il lavoro autonomo''. ''La maggioranza della Fnsi - prosegue la nota - ha dimostrato di non avere metodo, di non avere strategia, di non avere tattica''. Inoltre per l'Associazione ''una parte consistente dei giornalisti italiani non sa se ha scioperato e sciopererà per inseguire ancora l'accordo ponte, difendere gli scatti biennali, sostenere ognuno dei 77 punti della piattaforma sindacale o garantirsi l'esistenza stessa di un contratto nazionale. E il sospetto è che l'obiettivo non sia chiaro neppure per lo stesso vertice della Fnsi''. La presidenza dell'Alg ''esprime una grande soddisfazione per la riuscita di adesione dei colleghi di quotidiani, radio, tv, agenzie e periodici della Lombardia all'ultima tornata di scioperi, ma al contempo non nasconde una grande amarezza per l'uscita in edicola di tante testate. E si interroga oggi, con profonda preoccupazione, sulla sostenibilità di una battaglia che vada avanti a colpi di due giorni di scioperi in quotidiani, agenzie, radio e tv e probabilmente fino a cinque giorni nei periodici. Non può del resto non far riflettere l'aumento dei ricorsi, a livello nazionale, contro colleghi che scelgono di non scioperare''. La presidenza dell'Alg è ''in ogni caso consapevole che la disciplina sindacale impone di adeguarsi alle decisioni assunte dalla maggioranza della Fnsi, e invita quindi tutti i colleghi ad attenersi al rispetto degli scioperi programmati e delle ulteriori azioni di lotta che la Federazione deciderà''. (ANSA) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Il Presidente e il Vice presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Negri e Stigliano, stanno diffondendo un documento sulla vertenza contrattuale con la Fieg che respingo nel merito e nel metodo. I colleghi Negri e Stigliano si assumono la grave responsabilità di formalizzare la rottura del fronte sindacale con una ingiustificata e durissima aggressione alla linea sindacale della Fnsi sostenuta dalla quasi totalità della categoria con pesanti azioni di sciopero. Nel merito confermo che se la Fieg avesse offerto una pur minima apertura rispetto alle “fondamentali garanzie sulla legge 30 e il lavoro autonomo”, che la stessa presidenza della Lombarda sembra richiedere, avrei proposto alla Giunta e alla Consulta della Associazioni di perseguire con determinazione questa strada cercando di definire formulazioni per noi accettabili. La Fieg ha invece escluso ogni ipotesi di garanzia sia sulla legge 30 sia sul lavoro autonomo, come si evince chiaramente leggendo il lungo documento di analisi della trattativa pubblicato proprio stamane dal sito della Federazione Editori www.fieg.it. Che cosa dovevamo trattare? Quale occasione è stata persa? Dovevamo forse prenderci i 116 euro lordi in due anni offerti dagli editori, e rinunciare alle garanzie sul precariato e sulla flessibilità selvaggia? Se la maggioranza della Fnsi ha dimostrato di non avere metodo, di non avere strategia, di non avere tattica, chiedo ai colleghi della presidenza della Alg di precisare il metodo che propongono, la strategia che suggeriscono, la tattica che ipotizzano. Sappiamo bene quello che è in gioco, e credo lo abbiano capito anche i colleghi nelle redazioni, conosciamo l’inconciliabilità tra la nostra piattaforma (articolata, ebbene sì, su 77 richieste di rafforzamento delle tutele dei giornalisti) e quella della Fieg (tagli e riduzioni degli scatti di anzianità ed altri gravi elementi di attacco al contratto). Per questo abbiamo perseguito fino in fondo la strada dell’accordo biennale chiedendo, però, minime garanzie che ci sono state rifiutate. Mi domando dove sia l’ideologia e la scarsa concretezza della nostra posizione, cosa si intenda per “piano di azione di lungo respiro” e di “profonda confusione sull’obiettivo vero”. Credo che i giornalisti italiani sappiano bene perché hanno scioperato e perché continueranno a scioperare, e che siano determinati a difendere il ruolo del loro sindacato e della sua unità in un momento tanto grave. Mentre la presidenza della Lombarda sembra essere impegnata a minare l’unità della categoria di fronte all’aggressione degli editori. Non è inoltre ben chiaro perché la presidenza della Lombarda non abbia posto in votazione negli organismi dirigenti dell’Associazione il documento illustrato e poi successivamente diffuso. Forse perché sanno che la maggioranza delle colleghe e dei colleghi delle redazioni della Lombardia non la pensano come loro. Per queste ragioni sottoporrò il documento della presidenza dell’Alg alla valutazione di una riunione straordinaria della Giunta federale, con la Consulta delle Associazioni Regionali, che ho convocato per il pomeriggio di martedì 22 novembre”. Quarto Potere sta con la presidenza dell'Alg Cari colleghi, come sapete la Giunta della Fnsi ha proclamato ieri nuovi scioperi a sostegno della vertenza nazionale: da effettuarsi subito nei periodici, rinviati a due giorni consecutivi di dicembre da definire per quotidiani, agenzie, radio e tv. Quarto Potere ritiene che le critiche formulate dalla Presidenza dell’Alg alla maggioranza della Fnsi siano assolutamente condivisibili. Vi invitiamo dunque anche noi a partecipare, per disciplina sindacale, agli scioperi indetti dalla Federazione ma pure a far sentire la vostra voce e a esprimere le vostre riflessioni sulle vicende contrattuali. Quarto Potere

@fnsisocial

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