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Il presidente Agcom, Giacomo Lasorella (Foto: streaming da @Montecitorio)
Authority 29 Lug 2022

Media, Agcom: «Nel 2021 segnali di ripresa, ma in 5 anni ricavi giù di oltre un miliardo»

La situazione complessiva del settore migliora rispetto ai risultati «fortemente negativi» del 2020. Tuttavia la relazione annuale dell'Authority certifica una situazione difficile, pur con «un rilevante incremento degli introiti per il segmento del video on demand». Tengono radio e tv. Sempre in crisi la carta stampata.

«Nel settore dei media, il 2021 mostra, dopo i risultati fortemente negativi del 2020, segnali di ripresa. Si continua tuttavia ad assistere a un generalizzato calo dei ricavi che - nell'ultimo quinquennio - è stato superiore a un miliardo di euro, seppur in presenza di un rilevante incremento degli introiti per il segmento del video on demand». Lo ha detto il presidente Agcom, Giacomo Lasorella, nel corso della relazione annuale.

«Le mutate abitudini di consumo degli utenti - ha detto ancora - si riflettono sulle decisioni assunte dagli inserzionisti in favore delle piattaforme online e ciò si traduce in una flessione dei ricavi che colpisce sia la televisione, in particolare quella satellitare a pagamento, sia la carta stampata, ormai in crisi strutturale da oltre dieci anni».

«Nonostante l'evoluzione del settore - ha sottolineato ancora Lasorella -, l'incremento dei ricavi da pubblicità riconducibile a tutti i media è stato tale da compensare il calo registrato nel 2020 e, seppur con una riduzione di oltre 800 milioni rispetto al 2019, tale risalita si traduce in un aumento degli introiti totali di settore pari a 11,4 miliardi di euro (+2,5% nel 2021)».

È proprio la ripresa della raccolta pubblicitaria della tv in chiaro «a segnare la risalita dei ricavi del comparto televisivo (+4,1%, stimati in 7,9 miliardi di euro) - ha proseguito il presidente Agcom -. La riduzione delle entrate derivanti da abbonamenti su satellite e digitale terrestre ha coinciso con il rafforzamento delle quote di ricavi realizzati dalle piattaforme online attive nell'offerta di contenuti audiovisivi e la corrispondente riduzione del livello di concentrazione della tv a pagamento».

Quanto al settore radiofonico «si è registrata, nell'ultimo anno, una crescita degli ascolti complessivi (pari al 2,3%), in controtendenza rispetto alla flessione registrata nel 2020 - ha riferito ancora -. La riconquistata mobilità dopo la pandemia ha, infatti, ripristinato le abitudini di ascolto prevalentemente fuori casa (+10,2%) e i ricavi generati dall'attività radiofonica sono passati da 551 a 613 milioni di euro, con un incremento dell'11,4% rispetto all'anno precedente».

Infine, «anche l'editoria quotidiana ha goduto nel 2021 dell'incremento dei ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria - ha rilevato l'Agcom -. Il raffronto con il precedente esercizio fa segnare una significativa crescita (pari all'11,3%), pur tuttavia confermandosi l'andamento negativo della vendita delle copie cartacee (con una flessione, rispetto al 2020, dell'8,9%)». (Ansa)

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