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Contratti 28 Set 2006

Le reazioni politiche

Per il ministro del Lavoro Cesare Damiano: “Dal Presidente un giusto richiamo”

Per il ministro del Lavoro Cesare Damiano: “Dal Presidente un giusto richiamo”

"Il Presidente della Repubblica ha esposto una tesi ed un richiamo giusti a proposito del rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti che va favorito perché nel Paese abbiamo bisogno di dialogo e confronto un metodo che va a vantaggio delle imprese, dei lavoratori e dell'opinione pubblica considerando la particolare funzione svolta da questa categoria". E' il plauso alle parole del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, del ministro del Lavoro Cesare Damiano che aggiunge: "del resto è lo stesso invito che il ministro del Lavoro ha rivolto alle parti perché riprenda il tavolo di trattativa".(AGI) Da Oliviero Diliberto (Comunisti Italiani): ''Bene Napolitano: è in gioco una battaglia a difesa della democrazia. Esprimiamo solidarietà ai giornalisti che si preparano alla sciopero. Il Governo prenda in mano la situazione: usi la propria autorevolezza per far sedere le parti intorno al tavolo''. Lo sostiene Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti italiani. ''L'importanza del rinnovo del contratto e il problema del precariato, dei freelance e della flessibilità - prosegue - rendono sempre più necessario un intervento del Governo, soprattutto dopo il rifiuto al dialogo da parte degli editori. Un Paese per definirsi democratico deve avere una libera informazione e la condizione in cui versa il mondo del giornalismo va nel verso opposto. Rinnovo del contratto e maggiori tutele per la categoria sono i presupposti necessari per l'autonomia dei giornalisti e, quindi, una garanzia per il nostro sistema democratico''. ''Il nostro giornale, 'La Rinascita', che ha come editore il partito - conclude - ha deciso di aderire allo sciopero'' . (ANSA) Stefano Zuccherini (Prc): "Occorre valutare se sospendere le erogazioni di finanziamenti pubblici agli editori" Il Vice Presidente della Commissione lavoro del Senato, Stefano Zuccherini (Prc), interviene sulla vicenda del rinnovo contrattuale dei giornalisti, proponendo, tra l'altro, un momento di riflessione da parte del Governo sulla concessione delle provvidenze pubbliche agli editori “Condivido pienamente le reiterate dichiarazioni del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, circa il diritto, di ogni categoria di lavoratori, e quindi anche dei giornalisti, di rinnovare il Contratto ad ogni scadenza - afferma Stefano Zuccherini - nel caso dei giornalisti il loro contratto è scaduto da oltre 580 giorni e ogni mobilitazione democratica indetta dalla categoria attraverso la Federazione nazionale della Stampa è risultata fino ad ora vanificata dall’arrogante rifiuto degli editori. Ma c’è di più. Gli editori hanno persino rifiutato l’invito del Ministro del Lavoro di confrontarsi con il Sindacato dei giornalisti in un apposito tavolo convocato dallo stesso Ministro Damiano. Oltre alla evidente gravità di simili comportamenti, gli editori, ostacolano intenzionalmente l’attivazione della riforma dell’ INPGI, l’Istituto di Previdenza dei giornalisti, da loro stessi approvata in Consiglio generale, determinando così rilevanti danni economici. Ben diverso va riconosciuto, è stato invece il comportamento della FNSI sempre disponibile al confronto per giungere ad una soluzione positiva della vertenza e che alla fine non ha potuto fare altro che riprendere ed inasprire le iniziative di lotta. Se ai giornalisti viene rifiutato un diritto riaffermato dalla più alta carica dello Stato, il Governo ed il Parlamento debbono valutare se in un quadro di negazione di diritti non sia il caso di sospendere, l’erogazione di finanziamenti pubblici agli editori fino a che non si raggiunga un’intesa. Per quanto mi riguarda mi farò carico di porre la questione alla Commissione lavoro del Senato affinché l’arroganza degli editori possa trovare adeguate risposte anche nelle altre sedi istituzionali perché una informazione corretta e pluralista non riguarda solo la categoria che la produce ma è un diritto costituzionale di cui una società civile non può e non deve fare a meno”. Giulietti e Carra (Ulivo): “Editori ascoltino Napolitano” Un appello di "assoluto rilievo istituzionale, politico e civile". I deputati dell'Ulivo, Giuseppe Giulietti e Enzo Carra, esprimono apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica sul lavoro giornalistico e sul contratto della categoria: "La piu' alta autorità istituzionale - sostengono i parlamentari del centrosinistra - riconosce il valore e la funzione dell'attività dei giornalisti, insidiata oggi da troppe minacce. In questo contesto appare assolutamente importante il richiamo di Napolitano ad arrivare in tempi brevissimi alla chiusura del contratto di lavoro dei giornalisti. Una vicenda ormai aperta da due anni e che sta diventando intollerabile, poichè rischia di indebolire non solo le redazioni, ma anche l'interesse generale e cioè il diritto dei cittadini all'informazione. Ci auguriamo che l'appello del Presidente della Repubblica non cada nel vuoto e che il governo riconvochi le parti, tentando la mediazione, e che gli editori accolgano gli inviti giunti loro da più parti". (AGI) Roberto Cuillo (Ds): “ L’appello di Napolitano non cada nel vuoto” ''Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha pronunciato oggi, a Saint Vincent, parole straordinarie sullo stato dell'informazione in Italia. Il suo appello non deve cadere nel vuoto''. Lo afferma Roberto Cuillo responsabile Informazione ed Editoria dei Ds. ''Dopo un così autorevole richiamo -prosegue Cuillo- deve immediatamente riprendere il negoziato per la chiusura del contratto dei giornalisti. C'e' già una solida base di lavoro, costituita dalle proposte del ministro Damiano. Confidiamo in un maggior senso di responsabilità da parte degli editori. Come ha detto Napolitano, l'informazione libera e' il discrimine tra democrazia e dittatura''.(ADNKRONOS) Pietro Folena (Rifondazione comunista-Sinistra europea): “Solidale con lo sciopero” ''Lo sciopero dei giornalisti di domani e sabato è pienamente motivato. L'enorme numero di precari, il rifiuto degli editori di sedersi ad un tavolo di trattativa, la libertà di opinione e di informazione messa a rischio dal precariato giornalistico, sono fatti oggettivi sui quali lo sciopero indetto dalla FNSI intende richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica'': lo afferma Pietro Folena, deputato di Rifondazione comunista-Sinistra europea, presidente della commissione cultura della Camera. ''Per questo sono solidale con i giornalisti italiani. Abbiamo sentito le ragioni dell'una e dell'altra parte. Al di là delle opinioni, però, è necessario che le parti si incontrino per trattare i temi sul tappeto. Associandomi all'appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rivolgo agli editori un forte invito in tal senso e al governo chiedo di continuare a insistere per l'apertura della trattativa''. (ANSA) Roberto Poletti (Verdi): “Le parole di Napolitano siano ascoltate” Credo di parlare anche a nome degli altri colleghi giornalisti prestati alla politica esprimendo grande soddisfazione nell'ascoltare le parole del Presidente Napolitano, che affermano il diritto dei giornalisti ad un contratto di lavoro rinnovato regolarmente, fino ad ora mai andato in porto''. Lo afferma il giornalista e deputato dei Verdi Roberto Poletti, capogruppo del Sole che Ride in commissione cultura alla Camera. ''Mi auguro che l'appello del nostro Presidente - prosegue - sia ascoltato dagli uomini delle altre istituzioni e dagli editori, che si ostinano a rimanere arroccati sulle loro posizioni e a far cadere nel vuoto le richieste dei giornalisti''. (ANSA) Francesco Pionati (Udc): “Sacrosante le parole di Napolitano” ''Sono sacrosante le parole del Presidente Napolitano. Che nel nostro Paese hanno un riscontro positivo: la qualita' dell'informazione, in italia, è garanzia di democrazia e liberta'. Particolarmente rilevante -in questo quadro- il ruolo dei giornalisti del servizio pubblico, da sempre impegnati a tutela del pluralismo''. Lo ha detto il senatore dell’Udc, Francesco Pionati. (ADNKRONOS) Renzo Lusetti (Margherita): “Bene Napolitano” (AGI) - Roma, 28 set. - "Solidarizziamo con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano - dice Renzo Lusetti - responsabile dell'informazione per la Margherita. Le sue sono state parole importanti per la tutela dei giornalisti, della libertà di stampa e della democrazia". "E' importante risolvere il problema del rinnovo del contratto per i giornalisti e garantire maggiori tutele a tutta la categoria. - continua l'On. Renzo Lusetti- "Ci uniamo quindi all'appello del presidente della Repubblica e chiediamo il regolare rinnovo del contratto di lavoro per i giornalisti ". "Giusto poi – continua Lusetti -che la libertà di stampa trovi un limite nell'impegno contro le illegalita' e le violazioni della privacy". "I giornalisti con il loro lavoro possono offrire un grande contributo alla legalita' e alla democrazia. E' giusto quindi tutelarli di piu'". (AGI) Angelo Bonelli (verdi): “Bene Napolitano” "Ci auguriamo che l'appello del Presidente Napolitano sia accolto e che il governo si adoperi per favorire il rinnovo del contratto dei giornalisti, che è una questione urgente da affrontare quanto prima". Lo afferma il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli, che aggiunge: "I Verdi sostengono lo sciopero dei giornalisti e ritengono essenziale ampliare i diritti e le tutele della categoria, soprattutto per quanto riguarda i più giovani ed i precari. Rinnovare il contratto significa garantire la libertà d'informazione ed impedire forme di ricatto". (AGI) Francesco Nucara (Pri): “Sciopero giornalisti garantisce silenzio su manovra” ''E' davvero una formidabile coincidenza quella tra lo sciopero dei giornalisti previsto il 29 e 30 e la presentazione della Finanziaria. In questa maniera sulle fortissime divergenze all'interno dell'Unione cala un pietoso silenzio, anche se non basterà a soffocare il clamorosi dissapori''. Lo afferma Francesco Nucara, segretario del Pri. ''Già il ministro della Giustizia e segretario dell'Udeur Mastella -aggiunge- ha minacciato di non votarla, nemmeno con il voto di fiducia. Capiamo bene le ragioni di Mastella, con la piccola differenza che noi siamo all'opposizione e lui nella maggioranza''. (ADNKRONOS) Gianni Pagliarini (Pdci): “Accogliere il monito di Napolitano su libertà di stampa e diritto al contratto” Gianni Pagliarini, del Pdci, presidente della commissione lavoro della Camera, invita ad ''accogliere senza riserve il monito di Napolitano su libertà di stampa e diritto al contratto''. Pagliarini afferma che ''il presidente della Repubblica Napolitano ha richiamato oggi i limiti morali e civili alla liberta' di stampa e si è soffermato sulla necessità di riconoscere ai giornalisti i loro diritti, 'primo tra tutti quello ad avere un contratto rinnovato a tempo debito'''. L'esponente del Pdci dichiara ''con forza'' di ''condividere in pieno il richiamo del presidente''. ''E' giusto - secondo Pagliarini - che i giornalisti vigilino sulla loro stessa opera, e nel contempo occorre garantire loro il sacrosanto diritto al contratto nazionale, scaduto ormai da quasi un anno''. Ma ''la Federazione degli editori ha alzato un muro dichiarando esplicitamente che non intende aprire un tavolo di trattative: dinnanzi ad un atteggiamento così grave, credo che ognuno debba fare responsabilmente la propria parte'', prosegue Pagliarini, per il quale ''alla politica spetta il compito di sollecitare e favorire in ogni modo la ripresa del confronto, per isolare chi vorrebbe spingere un'intera categoria alla mercè del precariato e dell'incertezza''. (ANSA). Natale Ripamonti (Verdi-Pdci): “Rinnovo contratto garanzia per tutti” ''Ha ragione Napolitano: il rinnovo del contratto è un diritto dei giornalisti e una garanzia per il Paese. Un'informazione libera e autonoma è una garanzia per tutti i cittadini''. Lo afferma il senatore Natale Ripamonti, vicepresidente del Gruppo Verdi-Pdci di Palazzo Madama. ''Il mondo dell'informazione in Italia - prosegue l'esponente dei Verdi in una nota - ormai oscilla tra precariato, flessibilità e disoccupazione. Una situazione allarmante che rischia di compromettere seriamente il sistema democratico che tra i requisiti fondamentali ha un'informazione libera e indipendente. La Fieg non ha voluto un confronto, portando avanti condizioni inaccettabili. Adesso il governo deve attivarsi per la riapertura del tavolo''. ''Ai giornalisti che si apprestano a scioperare - conclude Ripamonti - va tutta la nostra solidarietà, unita all'impegno di affiancarli nelle loro battaglie''. (ANSA). Vittoria Franco (Ulivo): “Loro diritti sono garanzia libertà stampa” Raccolgo il richiamo del Presidente della Repubblica, i giornalisti hanno diritto al rinnovo contrattuale anche perché le loro condizioni di lavoro sono parte integrante dell'effettiva libertà di stampa. E' quanto dichiara la senatrice dell'Ulivo Vittoria Franco, presidente della commissione Cultura di Palazzo Madama. "Il rinnovo del contratto di lavoro è un diritto di tutti i lavoratori - sottolinea la senatrice Franco - Nel caso dei giornalisti il mancato rinnovo è più grave perché il rispetto dei loro diritti e la certezza della loro condizione di lavoro sono garanzie della libertà di espressione e della libertà di stampa, entrambe sancite dalla Costituzione. Comprendiamo dunque le ragioni dello sciopero ed esprimiamo solidarietà ai giornalisti, nella speranza che la Fieg decida di sedersi di nuovo al tavolo delle trattative". Fulvio Fammoni (Cgil): “Da Napolitano parole importanti” ''Il presidente Napolitano ha ancora una volta detto cose molto importanti sul lavoro'': lo dice Fulvio Fammoni, della segreteria nazionale della Cgil. Fammoni sottolinea in particolare le parole di Napolitano ''sul ridare voce al lavoro sottoforma di informazione e denuncia in particolare sui temi della sicurezza e del lavoro più povero e sfruttato e sul diritto alla contrattazione e poi sul ruolo delle parti sociali: non si può - conclude - che essere d'accordo con queste parole del Presidente''. (ANSA) Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana esprime solidarietà alla categoria ''E' una vertenza giusta: i contratti quando scadono vanno rinnovati''. Così il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, in visita istituzionale in questi giorni in Cina, interviene sulla vertenza dei giornalisti che da domani, per due giorni, saranno in sciopero per il rinnovo del loro contratto di lavoro. Nell'esprimere la solidarietà a tutti i giornalisti (carta stampata, tv e uffici stampa), il presidente della Toscana ritiene ''auspicabile, come ha invitato a fare anche il governo nazionale, che riprenda il confronto con gli editori sui contenuti di questa vertenza''. Martini sottolinea infine che ''l'informazione è una importante risorsa della democrazia, per questo va garantita la sua indipendenza e attività libera da ogni condizionamento''. (ANSA) Tippolotti presidente del Consiglio regionale Umbria: “Sciopero evidenzia grande difficoltà in settore vitale quale comunicazione” "Lo sciopero proclamato dai giornalisti per venerdì e sabato e poi ancora per la prossima settimana evidenzia un momento di grande difficoltà in un settore di vitale importanza quale quello della comunicazione": è quanto afferma in una nota il presidente del Consiglio regionale Mauro Tippolotti. "Le difficoltà riscontrate nella contrattazione tra la Federazione della stampa e quella degli editori - continua il presidente dell'Assemblea di Palazzo Cesaroni - vanno a danneggiare non soltanto le condizioni di lavoro dei tanti professionisti impegnati in questo settore ma anche la realizzazione di quotidiani, periodici, e la diffusione delle informazioni in generale, impattando fortemente con il diritto all'informazione, che ormai a pieno titolo rientra nel concetto di diritto di cittadinanza e di partecipazione". "Senza un efficace terminale di collegamento con l'esterno, con i cittadini e con i media - aggiunge Tippolotti - il processo di apertura verso la cittadinanza verrebbe a essere negativamente condizionato. D'altro canto la libertà di informazione potrebbe essere maggiormente garantita e in modo più efficace superando l'attuale situazione legata ai livelli di precariato nel settore. Spero dunque che quanto prima - conclude il presidente del Consiglio regionale - la vertenza dei giornalisti possa trovare una giusta composizione e che di conseguenza possa stabilirsi quell'indispensabile ruolo di operatori dell'informazione che i giornalisti quotidianamente assicurano". (ANSA)

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