Pubblichiamo di seguito le adesioni agli scioperi dei giornalisti che ci sono pervenute
Pino Nardi (Impegno Sindacale Unitario): “Siamo obbligati a scioperare di fronte all’arroganza degli editori” Cari amici e colleghi, siamo chiamati ancora una volta allo sciopero per difendere i nostri diritti, il nostro contratto, di fronte all'arrogante chiusura da parte degli editori, confermata nei giorni scorsi anche al ministro del Lavoro Damiano. Di fronte a questo atteggiamento sempre più inaccettabile di rifiuto di aprire le trattative da oltre un anno e mezzo, i giornalisti italiani devono rispondere in modo compatto per dire "no" a chi ha in mente di smontare tutto il sistema di garanzie dei giornalisti, rendendoli sempre più deboli e controllabili. Ne va del nostro futuro e di quello della libertà di informazione. In gioco c’è inoltre la solidità futura dell’Inpgi, quindi le nostre pensioni, e anche della stessa Casagit, quindi la nostra salute. La Fnsi da sempre si è detta disponibile a dialogare, a un confronto serio e lo ribadisce ancora una volta. Ma è necessaria la compattezza della categoria per far capire agli editori che non si gioca sulla pelle dei giornalisti. Una battaglia che ci deve vedere tutti mobilitati, perché l'obiettivo degli editori è proprio quello di sfiancarci e dichiarare la resa. E' per noi un sacrificio, ma che dobbiamo fare per difendere le conquiste che in questi decenni la categoria ha ottenuto con grandi battaglie e fatiche. Non possiamo permetterci il lusso di cedere. Pino Nardi Giunta Fnsi Assostampa Friuli Venezia-Giulia Purtroppo la speranza di poter sospendere in extremis gli scioperi proclamati dalla Fnsi è tramontata, confermando l'estrema difficoltà della situazione sindacale che la categoria sta vivendo. Il netto e radicale rifiuto della Fieg a riprendere le trattative per il rinnovo del contratto scaduto ormai da un anno e mezzo, nonostante i reiterati tentativi portati avanti dal sindacato di sbloccare la situazione, rende per ora inutile anche la preziosa opera del ministro del Lavoro che ha tentato di far riaprire il tavolo della trattativa. La Fieg punta esplicitamente a una riduzione del costo del lavoro (attaccando il meccanismo degli automatismi salariali, in primis quello degli scatti) e a una maggiore flessibilità (chiedendo mano libera nella gestione del cosiddetto lavoro autonomo). Le richieste della Fnsi sono note. E ciononostante il sindacato si è sempre detto disponibile alla ripresa della trattativa senza reciproche pregiudiziali. Davanti a questa situazione (fra l'altro senza precedenti: non era mai successo che una delle due parti si negasse reiteratamente al confronto), la Fnsi non ha potuto che confermare gli scioperi: venerdì 29 e sabato 30 settembre, e poi 5 e 6 ottobre per quotidiani/agenzie; 6 e 7 ottobre e poi 24 e 25 ottobre emittenza radiotv. Non sono previste deroghe di alcun tipo. L'Assostampa invita tutti i colleghi a partecipare allo sciopero, compresi ovviamente i tanti collaboratori, pubblicisti e free lance, che non devono assolutamente prestare la loro opera (magari in sostituzione di giornalisti regolarmente assunti) nelle giornate di black-out dell'informazione: questa vertenza ha infatti fra i suoi punti qualificanti proprio la difesa dei giornalisti meno garantiti. Si chiede inoltre ai giornalisti capiservizio di non assegnare servizi ai collaboratori nelle giornate di sciopero. Ulteriori informazioni sui siti della Fnsi e dell'Assostampa Fvg. Associazione Siciliana della Stampa - Sezione di Trapani La Federazione nazionale della stampa ha indetto per domani e dopodomani, 29 e 30 settembre, lo sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dei siti web e degli uffici stampa, quale prima tranche di una mobilitazione che nei prossimi giorni riguarderà anche i giornalisti dell’emittenza televisiva nazionale e locale, a sostegno delle rivendicazioni mosse a proposito del nuovo contratto di lavoro. Oggi si sta subendo un’azione prevaricatrice da parte della Federazione degli editori che di fatto sta impedendo la stipula del nuovo contratto considerato che il precedente è scaduto da diverso tempo e ciò colpisce innanzitutto le legittime aspettative della categoria ma soprattutto impedisce l’allargamento dell’occupazione come auspicato dal sindacato che continua ad evidenziare l’eccessiva presenza del precariato nel mondo dell’informazione. Questa segreteria condivide pienamente le ragioni della Fnsi e anzi sostiene che c’è una ragione in più perché questo sciopero veda protagonisti anche i colleghi che operano in questa provincia. E' urgente che a Trapani venga aperta la “vertenza informazione “ e posta all’esame di un apposito tavolo di confronto che auspichiamo possa essere presto creato anche con l’intervento dell’Ordine dei giornalisti. Qui i giornalisti subiscono un doppio ricatto in cambio di una retribuzione che talvolta ci risulta essere anche irrisoria, senza contratto e costretti alla redazione di pezzi e servizi che sottostanno a precise regie e strategie editoriali e che calpestano i diritti e i doveri di chi fa informazione. Esempi ve ne sono tanti. A cominciare da servizi giornalistici realizzati da chi giornalista non è, e per continuare con quelli realizzati da giornalisti che si trovano a svolgere incarichi pubblici, ufficiali o sottobanco. Esempi sono costituiti da direttori che esercitano il compito fuori dal contratto o ancora redazioni di quotidiani affidati alla conduzione di giornalisti assunti con contratti a tempo determinato o con contratti che non rispettano le effettive mansioni svolte. Nella nostra provincia poi sono in corso vertenze che vedono contrapposti enti locali e giornalisti, i primi hanno e fanno largo uso della professionalità degli altri per la conduzione di uffici stampa ma rifiutano il conseguente riconoscimento normativo ed economico; in questa provincia esistono casi di giornalisti chiamati a svolgere la propria attività attraverso assunzioni temporanee o part time regolate da norme differenti a quelle del nostro specifico contratto, o con incarichi di consulenza. E’ ovvio che nell’assoluta carenza di posti di lavoro, determinata anche da simili fattispecie di comportamento, il giornalista si trova costretto ad accettare ma va detto chiaramente che quello che subisce è un volgare ricatto. L’Associazione provinciale della stampa invita i colleghi a sottrarsi a questo trattamento, a rifiutare contrattazioni private per il lavoro giornalistico e a lasciare che globalmente sia il sindacato ad intervenire e porre garanzie generali che possano valere per tutti. C’è un altro aspetto che vogliamo evidenziare e riguarda l’informazione “a pagamento” che da parte delle amministrazioni locali va prendendo sempre più piede. Se essa da una parte rappresenta una notevole fonte di guadagno per alcuni editori locali, dall’altra riteniamo che finanzi il lavoro nero. E’ come se un ente appaltasse la costruzione di un’opera pubblica ad un impresa che la realizza utilizzando operai assunti senza coperture contrattuali. Così come questa impresa viene colpita dalle autorità preposte al controllo, riteniamo che vadano colpiti gli editori che attuano tali comportamenti. Chiediamo quindi alle amministrazioni locali che forniscono appalti pubblici per l’informazione che si accertino della regolare applicazione contrattuale presso le aziende fornitrici del servizio chiesto. Ma chiediamo soprattutto a tutti i giornalisti della carta stampata, delle agenzie e degli uffici stampa di astenersi dal lavoro nelle giornate fissate per lo sciopero per la sola considerazione che quello che viene svolto non è un lavoro giusto e corretto in grado di garantire una informazione onesta, libera e democratica. Mariza D'Anna segretario provinciale Assostampa Il Cdr di Tgcom Ecco perché venerdì e sabato lavoriamo La Fnsi, il sindacato dei giornalisti italiani, ha proclamato due giorni di sciopero della categoria dopo la rottura delle trattative con la Fieg, la federazione degli editori, sul rinnovo del contratto di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2004. Nella giornata di venerdì 29 e sabato 30 settembre si astengono dal lavoro i giornalisti dei quotidiani, dei siti web e delle agenzie di stampa. I giornalisti dell'emittenza radiotelevisiva pubblica e privata analogica e digitale, si asterranno dal lavoro nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 ottobre. Il comitato di redazione di Tgcom, d’accordo con la Federazione della Stampa, ha deciso di aderire allo sciopero nei giorni 6 e 7 ottobre insieme ai colleghi delle televisioni. Tgcom, infatti, non è più, come in origine, una semplice testata web: nei cinque anni e mezzo di attività si è trasformata in una testata multimediale, la prima testata multimediale italiana. Oltre ad essere quotidiano Internet, Tgcom è anche un telegiornale che va in onda con diverse edizioni sulle tre reti analogiche Mediaset ed è anche il telegiornale di un canale del Digitale terrestre: Mediashopping. Ma Tgcom è presente anche sulla telefonia mobile con diverse edizioni quotidiane di Sms e di Mms. E infine, Tgcom è anche radio: dalla nostra redazione vengono infatti trasmesse ogni giorno le finestre informative di approfondimento di Radio 101. Per questi motivi la redazione di Tgcom, nell’astensione dal lavoro, si affianca ai colleghi dell’emittenza televisiva: se scioperasse nei due giorni precedenti (cioè con i colleghi della carta stampata) rischierebbe di vanificare, con la presenza dei suoi notiziari televisivi, la giusta protesta dei colleghi dei telegiornali. Il Cdr Quadratum I giornalisti della Quadratum si asterranno dal lavoro nei giorni giovedì 28 e venerdì 29 settembre, aderendo allo sciopero nazionale indetto dalla Fnsi. Si ricorda a tutti i colleghi che rimane in vigore lo stato di agitazione proclamato dalla Federazione a giugno, con il conseguente blocco degli straordinari. L’assemblea dei giornalisti della casa editrice Quadratum, nel tentativo di aprire una seria discussione con la controparte sindacale, propone alla Giunta federale che i colleghi dei quotidiani, coloro che più incidono nella lotta, si astengano dal lavoro per una settimana continua. Per sostenere il loro sforzo, i colleghi della Quadratum si dichiarano pronti a devolvere i giorni rimanenti del pacchetto di scioperi annunciato, al Fondo di solidarietà. Il CdR HMC Italia Le redazioni di Marie Claire e Marie Claire Maison, edizioni H.M.C. Italia, dopo l'assemblea di mercoledì 27 settembre 2006, nell'ambito delle mobilitazioni in favore della ripresa delle trattative Fieg-Fnsi sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico, hanno deciso di devolvere due giornate di retribuzione ai colleghi di Hachette-Rusconi ed Edif, per sostenere attivamente la loro astensione dal lavoro. Il contratto giornalistico è scaduto da un anno e mezzo, gli editori non vogliono sedersi al tavolo delle trattative e la loro piattaforma mette in serio pericolo il diritto/dovere a un'informazione migliore, frutto del lavoro di professionisti rispettati e liberi. Ribadiamo che anche in futuro parteciperemo alle forme di lotta indicate dalla Fnsi. L’adesione del CdR Edif In data odierna si sono riunite in assemblea le redazioni di ELLE e ELLE DECOR per decidere le modalità di adesione allo sciopero indetto dalla Federazione della Stampa per i prossimi giorni. La maggioranza assoluta dei giornalisti presenti ha votato per uno sciopero di tre giorni a partire da venerdì 29 settembre a martedì 3 ottobre e il blocco degli straordinari ad oltranza, sino a che non si riaprirà il tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale. No all’atteggiamento distruttivo delle Fieg. L’adesione dei giornalisti del Gruppo San Paolo (Famiglia Cristiana, Jesu ecc.) agli scioperi per il contratto 27/09/06 I giornalisti del gruppo Periodici San Paolo confermano il loro pieno sostegno alla difficile vertenza condotta dal proprio sindacato, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico (Cnlg). Hanno aderito perciò allo sciopero dell'informazione proclamato a livello nazionale, con quattro giorni di astensione dal lavoro. È stata una scelta dolorosa però irrinunciabile, davanti a una posizione non solo di totale chiusura da parte di tutta la Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg), ma addirittura di fronte a un atteggiamento distruttivo che mira alla demolizione di tutele e istituti del Contrattai nazionale di lavoro giornalistico e alla compromissione dell'equilibrio economico e finanziario del nostro istituto di previdenza (Inpgi). In parole povere, siamo dinanzi al tentativo di asservire la professionalità del giornalista agli interessi di parte, rendendo il suo lavoro sempre più precario. Già scovare e raccontare la verità è impresa difficile, diventerebbe impossibile farlo se si viene pagati a gettone. La nostra lotta è per la tutela della professione giornalistica e della libertà di informazione, termine in passato forse abusato, ma mai così in pericolo come in questo momento, nel nostro Paese. Ed è anche ai lettori che ci rivolgiamo, perché il loro appoggio è elemento fondamentale per questa battaglia di libertà. Il Cdr Periodici San Paolo Lelio Grassucci (Presidente Mediacoop): “Necessario rasserenare il clima” 27/09/06 Un appello ''a trovare una via di uscita nella battaglia ingaggiata tra Fieg e Fnsi sul contratto dei giornalisti anche per rasserenare il clima in un settore, quello dell'editoria, che sta vivendo un momento di grande cambiamento''. Lo lancia il presidente di Mediacoop, Lelio Grassucci, a margine dell'assemblea dell'associazione che riunisce le cooperative editoriali e della comunicazione. ''Credo che in un periodo di cambiamenti derivanti anche dalle tecnologie andrebbe ricercata l'unita' di intenti di tutti gli operatori, editori, giornalisti, dipendenti del settore'', ha detto Grassucci. (ADNKRONOS) -------------------------------------- "Il sistema dell'editoria è malato. E uno dei segnali è rappresentato dal fatto che è troppo tempo che non si chiude il contratto dei giornalisti, e anche se non è il nostro contratto siamo solidali con i giornalisti in sciopero''. Così il presidente di Mediacoop, Lelio Grassucci, esprime solidarietà ai giornalisti in sciopero il 29 e 30 settembre prossimo. ''Tante altre sono le preoccupazione del mondo dell'editoria. C'è forte preoccupazione per le conseguenze che una drastica riduzione del contributo pubblico produrrebbe su centinaia di testate del mondo cooperative, non profit e di partito già in serie difficoltà in un mercato editoriale caratterizzato dal dominio del duopolio Rai-Mediaset nell'emittenza e dai processi di concentrazione delle testate nella carta stampata'', conclude Grassucci. (ADNKRONOS) Assostampa, Slc-Cgil Umbria e Federconsumatori su iniziative in occasione dello sciopero 25/09/06 Lo sciopero degli acquisti dei giornali non dispensati dalla Fnsi che dovessero essere in edicola nonostante l'astensione dal lavoro dei giornalisti, l'invito alle istituzioni a bloccare pubblicità e conferenze stampa durante lo sciopero, il sit-in per chiedere la ripresa delle trattative sono iniziative che l'Asu "accoglie con soddisfazione". Lo si legge in una nota dell'Associazione stampa umbra. La decisione delle associazioni dei consumatori Codacons, Adoc, Cittadinanza Attiva e Federconsumatori sono un importante sostegno - prosegue il comunicato dell'Asu - alla nostra vertenza per un rinnovo del contratto che garantisca autonomia e qualità alla professione e rispetti aspettative e diritti dei cittadini per un'informazione completa e non condizionata. Con il sit-in che le quattro associazioni svolgeranno il 28 settembre a Perugia in piazza Italia, alle 11, la decisione di incontrare il prefetto per sollecitare la ripresa delle trattative tra Fnsi e Fieg e le motivazioni assunte a base degli appelli rivolti agli enti e ai consumatori, "denotano - secondo l'Associazione stampa umbra - una forte sensibilità rispetto a questioni che investono principi che sono patrimonio di tutti, non solo degli addetti ai lavori. E' una concreta forma di partecipazione e di solidarietà che non ha precedenti". (ANSA) ------------------------------------------ SLC-CGIL UMBRIA SOSTIENE SCIOPERO PER SINDACATO SERVE NUOVO QUADRO NORMATIVO ED ECONOMICO Il Sindacato lavoratori comunicazione della Cgil umbra "sostiene la lotta dei giornalisti" in vista del prossimo sciopero. Il sindacato, in un comunicato, si dice convinto che sia necessario il rinnovo del contratto e "indispensabile definire un nuovo quadro normativo ed economico del lavoro atto a garantire all'informazione autonomia e qualita"' Secondo la Slc Cgil "non si puo' accettare in silenzio la volonta' di incrementare ulteriormente il precariato con collaborazioni a basso costo e di bloccare la riforma dell'istituto previdenziale della categoria". "Per queste ragioni e per avere un'informazione libera ed indipendente - prosegue il comunicato - la categoria della comunicazione, aderisce allo sciopero ed invita a partecipare al sit-in di protesta che si terra' il 28 settembre in Piazza Italia, alle 11, e si concludera' dal prefetto. La Slc non organizzera' conferenze stampa ed invita a non acquistare i giornali eventualmente in edicola nei giorni dello sciopero". (ANSA) ------------------------------------------ Federconsumatori - Adoc - Codacons- Cittadinanza Attiva I giornalisti dei quotidiani e delle agenzie di stampa di notizie e servizi sciopereranno nelle giornate venerdì 29 settembre e sabato 30 settembre per impedire la pubblicazione dei quotidiani nelle giornate di sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre. I giornalisti scioperano contro l’indecente atteggiamento degli editori che non solo rifiutano da quasi due anni il rinnovo del contratto ma anche il semplice negoziato per definire il nuovo quadro normativo ed economico del lavoro che garantisca all’informazione autonomia e qualità. Gli editori si stanno mostrando imprenditori senza progetto,solo orientati a mercificare volgarmente ogni loro attività. Le Associazioni dei Consumatori Umbri sostengono la lotta contro l’attacco alla dignità del lavoro dei giornalisti perché non si può accettare in silenzio la volontà riallargare l’area del precariato senza garanzie e delle collaborazioni a basso costo,a partire da 2,58 euro ad articolo e di bloccare la riforma dell’istituto previdenziale di categoria. I Consumatori/Utenti Umbri , vicini a chi rivendica un’informazione indipendente e di qualità, invitano tutti ad aderire al sit.in di protesta indetto per il giorno 28 settembre 2006 in piazza Italia ore 11.00 per poi recarsi dal Prefetto e chiedere un intervento del Governo. Invitiamo le Istituzioni Umbre,le organizzazioni sindacali,le forze sociali,le forze politiche…… a non organizzare conferenze stampa,rilasciare interviste e a non dimenticare che i giornali che troveranno in edicola (tranne quelli autorizzati dalla FNSI) usciranno solo perché realizzati da lavoratori precari ( e quindi costretti) o dai direttori che faranno un edizione di serie B pur di uscire. Sarebbe auspicabile che tutti i consumatori esprimessero solidarietà alla vertenza dei giornalisti rifiutandosi di acquistare un prodotto di serie B , contribuendo alla conquista del contratto condizione prima per un’informazione libera ed indipendente. Perugia 22/09/2006 Asu incontra Associazioni consumatori nell'ambito vertenza per rinnovo contratto lavoro Una delegazione dell'Associazione stampa umbra ha incontrato i rappresentanti di Federconsumatori, Adoc, Codacons e Cittadinanza Attiva che questa mattina alla vigilia degli scioperi del 29 e del 30 settembre, hanno organizzato a Perugia una manifestazione di sostegno alla vertenza contrattuale dei giornalisti e per il diritto ad un'informazione autonoma e qualificata. Il presidente del sindacato unitario dei giornalisti umbri Alvaro Fiorucci dopo aver sottolineato l'importanza dell'iniziativa dei consumatori "che non ha precedenti in Italia e che inquadra la problematica contrattuale nel quadro più generale delle tante questioni aperte sulla libertà di stampa e sulle garanzie necessario per un corretto esercizio della professione giornalistica", ha letto un messaggio di saluto del segretario della Federazione Nazionale della Stampa Paolo Serventi Longhi. "La vertenza dei giornalisti del rinnovo del contratto con gli editori - ha scritto il segretario della Fnsi alle associazioni dei consumatori secondo quanto riferisce l'Asu in un comunicato - non riguarda tanto gli interessi materiali della nostra categoria quanto piuttosto la qualità dell'informazione che discende direttamente dall'autonomia dei giornalisti stessi. Il punto centrale della nostra vicenda riguarda infatti l'esigenza, da noi posta, di garantire condizioni dignitose dal punto di vista professionale e retributivo per migliaia di freelance, collaboratori e precari in genere, ricattati e mal pagati. Gli editori che rappresentano la quasi totalità di coloro che detengono il potere economico, vogliono invece mano libera nelle assunzioni di precari per avere un'informazione asservita ai loro interessi privati. Per questo vogliono cancellare il sindacato e gli organismi di tutela della nostra categoria. La solidarietà delle organizzazioni della società civile e dei consumatori e' fondamentale per chi deve affrontare una dura lotta contro le violazioni delle regole". (ANSA) Adesione della redazione di Ateneonline allo sciopero indetto per il 29 e 30 settembre dalla Fnsi per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti La redazione di Ateneonline, testata giornalistica dell'Università di Palermo, riunitasi in assemblea in data odierna, ha deciso di aderire alle giornate di sciopero indette dalla Fnsi in seguito all'interruzione da parte della Fieg delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. Gli studenti della Scuola di giornalismo “Mario Francese” ritengono che il rinnovo del Cnlg rappresenti un momento importante nella vita della categoria e chiedono che il nuovo contratto costituisca una grande carta delle regole a tutela dei diritti sistematicamente violati, soprattutto nelle realtà più piccole della nostra regione. La redazione di Ateneonline Palermo 28/09/06