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Contratti 21 Nov 2006

L’assemblea de "Il Tirreno" conferma lo stato di agitazione

L’assemblea dei giornalisti del Tirreno riunita in un'assemblea-fiume lunedì ha confermato all’unanimità il mantenimento dello stato di agitazione e l’adesione alle iniziative di lotta promosse dalla Federazione della stampa e dal Coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso-Finegil per l’apertura di un tavolo di trattative con gli editori sul contratto di lavoro.

L’assemblea dei giornalisti del Tirreno riunita in un'assemblea-fiume lunedì ha confermato all’unanimità il mantenimento dello stato di agitazione e l’adesione alle iniziative di lotta promosse dalla Federazione della stampa e dal Coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso-Finegil per l’apertura di un tavolo di trattative con gli editori sul contratto di lavoro.

Riguardo alle foliazioni l’assemblea ha affidato al Cdr il compito di valutare con le singole redazioni quale sia il tetto massimo delle pagine da produrre in questo momento, con criteri di flessibilità, ma annunciando fin da ora all’azienda che non saranno accettati sforamenti dovuti a recuperi pubblicitari in prossimità di eventuali scioperi. L’assemblea ha aderito anche alla proposta del Coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso-Finegil di non firmare il giornale per una settimana, accompagnando questa forma di protesta con comunicati rivolti ai lettori in cui ne spieghiamo le ragioni: specificando quindi che prendiamo questa decisione con sofferenza, perché rinunciando alla nostra visibilità il giornale ne uscirà sicuramente più povero, ma dimostrando così come potrebbe essere il prodotto che gli editori vorrebbero: un giornale senza giornalisti. Nei prossimi giorni verrà fissata la nuova riunione del Coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso-Finegil nella quale si decideranno le ulteriori comuni sul fronte della battaglia per il contratto. Il Cdr del Tirreno Ai lettori Il Tirreno continua a uscire con un notiziario incompleto a sostegno della vertenza nazionale sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti scaduto ormai da 632 giorni. Gli editori rifiutano ancora un tavolo con la Federazione della stampa nonostante le tredici giornate di sciopero che la nostra categoria è stata costretta a fare e gli ulteriori sei giorni di astensione dal lavoro già proclamati. Un atteggiamento, quello della chiusura a ogni tipo di trattativa, che secondo il Comitato di redazione del Tirreno finirà con il penalizzare l'intero mondo della carta stampata e, soprattutto, i lettori. Il Comitato di redazione del Tirreno

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