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Cdr 09 Feb 2006

L'Arena attua la prima di cinque giornate di sciopero: editore e direttore non rispondono sulla sede e sull'organizzazione del lavoro

Domani, 10 febbraio, «L'Arena» non sarà in edicola per una giornata di sciopero dei giornalisti, la prima di cinque già votate dall'assemblea di redazione.

Domani, 10 febbraio, «L'Arena» non sarà in edicola per una giornata di sciopero dei giornalisti, la prima di cinque già votate dall'assemblea di redazione.

Questa volta non c'entra la difficile trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, scaduto da oltre un anno. Lo sciopero è stato deciso perché l'editore e il direttore non hanno dato risposte alle richieste urgenti, nell'interesse del giornale, rese note anche ai lettori con l'ultimo comunicato della rappresentanza sindacale. Sede della redazione. Tra un anno sarà abbandonato lo stabilimento di San Martino, che ospita anche parte della redazione. Procedono i lavori al cantiere del nuovo centro stampa a Caselle, ma dove andranno a lavorare i giornalisti? Nulla si sa. Dal 1987 viene ripetuta dall'editore la promessa di una nuova sede unica a Verona per il giornale di Verona. Invano. Relazioni sindacali. Assicurazioni smentite dai fatti poche ore dopo; comportamenti censurabili e in violazione allo Statuto dei lavoratori; ostacoli frapposti alla tutela dei diritti dei colleghi; mobbing in redazione. I giornalisti vogliono affermare, anche con lo sciopero, la loro protesta contro le continue provocazioni. L'organizzazione del lavoro. Alla richiesta di urgenti interventi, per correggere disfunzioni gravi non c'è stata risposta. Direzione. Il direttore continua a essere responsabile contemporaneamente anche di Bresciaoggi e della televisione del gruppo a Brescia. L'Arena non può avere un direttore a mezzo servizio. Il Comitato di Redazione de L'Arena

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