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Contratti 28 Set 2006

La politica di fronte al rifiuto opposto dalla Fieg al Governo

Manuela Palermi (Pdci), Gianni Pagliarini (Pdci) e Giuseppe Morrone (Udeur)

Manuela Palermi (Pdci), Gianni Pagliarini (Pdci) e Giuseppe Morrone (Udeur)

Manuela Palermi (Pdci): “Grave posizione Fieg” 26/09/06 La capogruppo dei Verdi - Pdci al Senato, Manuela Palermi, definisce ''grave'' l'atteggiamento della Fieg sul rinnovo del contratto di lavoro giornalistico. ''La ripresa delle trattative - osserva Palermi - è un passo importante che deve essere intrapreso. La situazione in cui versa il mondo del giornalismo in Italia è preoccupante, si oscilla tra il precariato e la perdita dei diritti acquisiti. Un paese democratico deve avere un'informazione libera e di qualità e con l'atteggiamento della Fieg non si va da nessuna parte''. ''Purtroppo, la situazione creatasi in Italia negli ultimi anni - sottolinea la capogruppo dei Verdi - Pdci al Senato - ha rischiato di compromettere seriamente il futuro della nostra democrazia. La proposta degli editori favorisce il lavoro precario, non tutela l'autonomia dei giornalisti e, di conseguenza, mette a rischio la nostra democrazia''. (ANSA) Gianni Pagliarini (Pdci): “Grave l’atteggiamento della Federazione degli Editori” 26/09/06 ''La Federazione degli Editori si è detta indisponibile alla ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti, nonostante la sollecitazione del ministro Damiano, adducendo una motivazione alquanto singolare: siccome il mondo dell'editoria è chiamato a rispondere a nuove 'sfide e a nuovi 'interrogativi' e siccome la controparte ha presentato 77 rivendicazioni salariali nel corso di ben 12 scioperi, la Fieg preferisce sbarrare la porta al dialogo''. Lo sottolinea in una nota Gianni Pagliarini, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. ''Giudico sbagliato e grave l'atteggiamento della Federazione degli Editori - aggiunge l'esponente Pdci - visto che a quegli 'interrogativi' preferisce evidentemente non rispondere lasciando non solo un'intera categoria allo sbando e alla mercè del precariato visto che di flessibilità nel settore ce n'è fin troppa ma mostrando un'idea di democrazia quantomeno discutibile''. (ANSA) Giuseppe Morrone (Udeur): “Sorprende tanta rigidità” 26/09/06 ''Sorprende tanta rigidità da parte degli editori. Il no alla ripresa delle trattative rischia di portare gravi danni a un settore fondamentale per il nostro Paese, quello dell'informazione. L'esecutivo riconvochi le parti, perché, nonostante l'opera di mediazione già avviata, ci troviamo in una fase preoccupante di stallo e a due anni dalla scadenza del contratto Fnsi e Fnsi hanno l’obbligo morale di mettersi attorno a un tavolo per trattare''. Lo afferma il Segretario di presidenza della Camera e capogruppo Popolari Udeur in Commissione Lavoro, Giuseppe Morrone. Sostiene che ''gli editori rivendicano maggiore flessibilità, ma ci sembra che la legge 30 sia ampiamente intervenuta in questo settore, portando anche storture che riteniamo debbano essere corrette. La Fnsi, per contro, ha proclamato quattro giornate di sciopero. Un'informazione accurata, costante e capillare conclude l'esponente Udeur – è caratteristica di ogni Paese democratico e non vorremmo che a fare le spese di questa situazione di conflittualità siano tutti gli italiani''. (ANSA)

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