La Federazione nazionale della stampa prenda «in considerazione le proposte a suo tempo formulate,per un accordo che si limiti alla proroga di due anni della attuale parte normativa del contratto in vigore e definisca solo gli aspetti economici per il prossimo biennio nonché le questioni previdenziali aperte».
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - La Federazione nazionale della stampa prenda «in considerazione le proposte a suo tempo formulate,per un accordo che si limiti alla proroga di due anni della attuale parte normativa del contratto in vigore e definisca solo gli aspetti economici per il prossimo biennio nonché le questioni previdenziali aperte». È l'invito ribadito oggi dalla Fieg, al termine delle riunioni associative di Consiglio Federale e Assemblea. «Il prolungarsi della vertenza e delle azioni sindacali - sottolinea in una nota la Federazione degli editori, alla vigilia dello sciopero generale dei giornalisti delle tv che segue quello della carta stampata - non può che aggravare e rendere più difficile la soluzione di un conflitto che appare, a giudizio degli editori, tuttora possibile». (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Segreteria della Federazione della Stampa conferma lo sciopero in corso dei giornalisti delle testate freepress e l’astensione di due giorni, nelle giornate di domani e di sabato, delle colleghe e dei colleghi dell’emittenza radiotelevisiva nazionale e locale, pubblica e privata, analogica e digitale, e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri. La segreteria ha convocato per martedì 18 ottobre la Giunta , la Consulta delle Associazioni di stampa e le commissioni contratto Fieg, Aeranti – Corallo e Aran per decidere le date e le modalità dei nuovi scioperi dei giornalisti e delle altre iniziative di mobilitazione che si renderanno necessarie a sostegno delle posizioni del sindacato. In relazione alla nota Fieg di oggi, diffusa al termine del Consiglio Federale e dell’assemblea della Federazione degli Editori, la Segreteria della FNSI rileva che essa non modifica in alcun modo la posizione manifestata dalla stessa Fieg negli incontri di martedì 27 settembre. In quella occasione la Fnsi aveva accolto la proposta di proroga della parte normativa del contratto, di accordo economico biennale, di soluzione di alcuni aspetti legati alla riforma della previdenza e alla struttura del fondo complementare. La Fnsi aveva chiesto però, come condizione irrinunciabile, impegni vincolanti degli editori che consentano la sospensione per almeno due anni degli effetti applicativi della Legge 30 sul mercato del lavoro e l’apertura della fase contrattuale per il riconoscimento e la tutela del lavoro autonomo dei giornalisti freelance e precari. Queste condizioni irrinunciabili, che in un primo momento sembravano poter essere oggetto di negoziato, sono state poi dichiarate inaccettabili dalla Fieg. Questa posizione di chiusura sulla Legge 30 e sul precariato giornalistico è stata confermata oggi dalla Fieg che non ha quindi fatto alcun passo avanti ed anzi ha fatto sapere che tutti i maggiori editori hanno deciso di reagire ancora più duramente nei confronti delle sacrosante proteste dei giornalisti”. Il livello dello scontro sul contratto nazionale dei giornalisti sembra destinato a restare alto. "Siamo pronti il 18 a proclamare nuovi scioperi", avverte infatti il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, intervenuto a Palermo all'assemblea di redazione del "Giornale di Sicilia" indetta dal comitato di redazione dopo che una minoranza dei redattori della testata venerdì e sabato non ha aderito allo sciopero, consentendo l'uscita del quotidiano. "Fino a questa mattina - riferisce Longhi – ho sentito vari editori che mi hanno detto che non vogliono cedere e che questa per loro è la resa dei conti rispetto a un contratto che vogliono a tutti costi modificare, perchè lo considerano un'anomalia che non intendono più sostenere. Ebbene - prosegue il segretario generale della Fnsi - se questa è la sfida, noi non torniamo indietro. Siamo pronti a trattare anche domani, ma se sono determinati a smantellare alcuni aspetti fondamentali dell'impianto contrattuale, noi non molleremo, né ci sposteremo di un solo millimetro. Se continuano in questo modo - aggiunge - gli scioperi il 18 li andremo a riproclamare". Rispetto all'ultima mobilitazione, Longhi ha detto di avere inviato una lettera al presidente dell'Ordine dei giornalisti Lorenzo Del Boca e ai consigli degli ordini regionali nella quale si chiede "di verificare se nei comportamenti degli iscritti si ravvisino comportamenti lesivi della deontologia professionale". E, per il segretario dell'Fnsi, "ciò avviene anche quando si presenta un prodotto insufficiente, dequalificato". Longhi ha chiesto anche che gli vengano segnalati casi nei quali gli editori e i direttori "abbiano esercitato pressioni" sui redattori e sui precari perché lavorassero durante i giorni di sciopero, "ledendo in questo modo la correttezza dei rapporti sindacali". Così,. Longhi ha annunciato che la Fnsi "appoggerà quei procedimenti che anche in Sicilia gli organismi intendono assumere nei confronti di chi ha tali principi". (AGI)