CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Contratti 12 Lug 2006

La Fieg a Damiano: “Non si riprende la trattativa per il rinnovo del contratto” Il ministro: "Cercherò le ragioni che consentano la ripresa del confronto" La giunta della Fnsi "Gravissimo e incomprensibile l'atteggiamento degli editori

Il Ministro del Lavoro Cesare Damiano ha incontrato ieri, separatamente, le delegazioni della Fnsi e della Fieg, informa un comunicato del ministero. ''A fronte di una disponibilità manifestata dal sindacato dei giornalisti per la riapertura del negoziato, la delegazione degli editori ha dichiarato che, nelle attuali circostanze, non esiste la possibilità di riprendere un tavolo di trattativa.

Il Ministro del Lavoro Cesare Damiano ha incontrato ieri, separatamente, le delegazioni della Fnsi e della Fieg, informa un comunicato del ministero. ''A fronte di una disponibilità manifestata dal sindacato dei giornalisti per la riapertura del negoziato, la delegazione degli editori ha dichiarato che, nelle attuali circostanze, non esiste la possibilità di riprendere un tavolo di trattativa.

Il ministro - conclude il comunicato - si impegnerà a ricercare, nel prossimo futuro, le ragioni che consentano la riapertura di un confronto tra le parti.'' (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Giunta della Federazione della Stampa giudica gravissimo e incomprensibile il rifiuto della Federazione Italiana Editori Giornali a riprendere la trattativa per il rinnovo del contratto dei giornalisti. Un rifiuto tanto più grave in quanto manifestato al Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, di fronte alla disponibilità della Fnsi a discutere senza alcuna pregiudiziale di metodo e di merito sulle reciproche piattaforme. A un anno e mezzo dalla scadenza, i giornalisti vedono dunque allontanarsi il rinnovo del contratto mentre in molte redazioni gli editori non applicano quello vigente, cancellano le relazioni sindacali e sostituiscono i giornalisti dipendenti in ferie con un numero esorbitante di collaboratori e di stagisti. La Giunta della Fnsi riafferma la validità della piattaforma sindacale, pur nella disponibilità a ricercare le necessarie mediazioni, sottolinea nuovamente l’estrema rilevanza di ricercare con il contratto le condizioni per dare dignità a migliaia di colleghe e colleghi con rapporti di lavoro precari, con eccessivi contratti a termine, con retribuzioni sotto il livello della sopravvivenza, ricattati e sfruttati. Gli editori hanno respinto tutte le ipotesi di negoziato sui punti sollevati da entrambe le parti, sul precariato, sull’organizzazione del lavoro e la flessibilità, sul salario, rifiutando perfino di sottoscrivere le necessarie intese sulla riforma dell’Inpgi e sugli sgravi contributivi per i giornalisti disoccupati. La Fnsi chiama quindi nuovamente la categoria ad una grande mobilitazione: venerdì 21 luglio la Giunta, la Consulta delle Associazioni Regionali e la Commissione Contratto si riuniranno per decidere quando e come utilizzare, anche consecutivamente, i sei giorni di sciopero già proclamati e per discutere nuove proposte di lotta. Per il pomeriggio di venerdì prossimo 14 luglio la Fnsi, d’intesa con l’Associazione Lombarda ha convocato a Milano l’assemblea generale dei giornalisti. La sera di giovedì 20 luglio, sulla terrazza del Pincio a Roma, si svolgerà una manifestazione sui temi dell’autonomia del giornalismo e del lavoro nero e precario. Il Sindacato dei Giornalisti ringrazia il Ministro del Lavoro, Damiano che, dopo aver svolto un ruolo attivo per cercare di favorire la ripresa del dialogo, ha dovuto constatare la netta chiusura della Fieg a fronte della disponibilità della Fnsi. E’ importante che il Ministro abbia sottolineato il rilievo della vertenza dei giornalisti e abbia confermato il suo impegno a ricercare subito le ragioni della ripresa del confronto. Il Governo non può consentire che questa vicenda si prolunghi oltre ogni ragionevole limite determinando conflitti pericolosi nel sistema dell’informazione in un momento così delicato per la vita politica e sociale del Paese”. DA PUBBLICARE AI SENSI DELL’ART. 34 DEL CNLG. Perugia, 12 luglio 2006 L’Asu, il Sindacato unitario dei giornalisti umbri, esprime forte preoccupazione per il grave e ingiustificato rifiuto della Fieg, la Federazione degli editori, a riprendere la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Rifiuto manifestato in concomitanza della più ampia disponibilità al dialogo della Fnsi con la mediazione del Ministro del Lavoro Cesare Damiano. L’Asu invita tutti i colleghi alla piena adesione e alla convinta partecipazione a tutte le iniziative che di concerto con la Fnsi, si renderanno necessarie per una forte mobilitazione dell’intera categoria. L’Asu con la Fnsi ribadisce la piena validità della piattaforma contrattuale che punta a dare condizioni dignitose di lavoro ai meno garantiti, ai più esposti ai ricatti e ai condizionamenti per un giornalismo autonomo e professionalmente valido. Il no della Fieg è su tutto: precariato, flessibilità, organizzazione del lavoro e salario. Il no della Fieg è su tutte le questioni che rendono sempre più difficile l’esercizio della professione anche in Umbria. Su questi temi l’Asu è impegnata a promuovere ulteriori manifestazioni di sensibilizzazione e di protesta. Il Consiglio direttivo Asu La Giunta della Federazione della Stampa, l’Associazione Ligure dei Giornalisti e il Cdr de Il Secolo XIX, giudicano gravissimo e incomprensibile il rifiuto della Federazione Italiana Editori Giornali a riprendere la trattativa per il rinnovo del contratto dei giornalisti. Un rifiuto tanto più grave in quanto manifestato al Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, di fronte alla disponibilità della Fnsi a discutere senza alcuna pregiudiziale di metodo e di merito sulle reciproche piattaforme. A un anno e mezzo dalla scadenza, i giornalisti vedono dunque allontanarsi il rinnovo del contratto mentre in molte redazioni gli editori non applicano quello vigente, cancellano le relazioni sindacali e sostituiscono i giornalisti dipendenti in ferie con un numero esorbitante di collaboratori e di stagisti. La Giunta della Fnsi riafferma la validità della piattaforma sindacale, pur nella disponibilità a ricercare le necessarie mediazioni, sottolinea nuovamente l’estrema rilevanza di ricercare con il contratto le condizioni per dare dignità a migliaia di colleghe e colleghi con rapporti di lavoro precari, con eccessivi contratti a termine (aumento del 75% negli ultimi cinque anni, dati dell’istituto di previdenza) , con retribuzioni sotto il livello della sopravvivenza, ricattati e sfruttati. Gli editori hanno respinto tutte le ipotesi di negoziato sui punti sollevati da entrambe le parti, sul precariato, sull’organizzazione del lavoro e la flessibilità, sul salario, rifiutando perfino di sottoscrivere le necessarie intese sulla riforma dell’Inpgi (previdenza) e sugli sgravi contributivi per i giornalisti disoccupati. La Fnsi chiama quindi nuovamente la categoria ad una grande mobilitazione: venerdì 21 luglio la Giunta, la Consulta delle Associazioni Regionali e la Commissione Contratto si riuniranno per decidere quando e come utilizzare, anche consecutivamente, i sei giorni di sciopero già proclamati e per discutere nuove proposte di lotta. Per il pomeriggio di venerdì prossimo 14 luglio la Fnsi, d’intesa con l’Associazione Lombarda ha convocato a Milano l’assemblea generale dei giornalisti. La sera di giovedì 20 luglio, sulla terrazza del Pincio a Roma, si svolgerà una manifestazione sui temi dell’autonomia del giornalismo e del lavoro nero e precario. Il Sindacato dei Giornalisti ringrazia il Ministro del Lavoro, Damiano che, dopo aver svolto un ruolo attivo per cercare di favorire la ripresa del dialogo, ha dovuto constatare la netta chiusura della Fieg a fronte della disponibilità della Fnsi. E’ importante che il Ministro abbia sottolineato il rilievo della vertenza dei giornalisti e abbia confermato il suo impegno a ricercare subito le ragioni della ripresa del confronto. Il Governo non può consentire che questa vicenda si prolunghi oltre ogni ragionevole limite determinando conflitti pericolosi nel sistema dell’informazione in un momento così delicato per la vita politica e sociale del Paese. Federazione Nazionale della Stampa C.d.R. de Il Secolo XIX Associazione Ligure dei Giornalisti

@fnsisocial

Articoli correlati