CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Cpo-Fnsi 24 Set 2007

La Commissione pari opportunità federale: "Tante donne in redazione, quante nel Sindacato"

Tra i 312 delegati di tutte le realtà dell’informazione al XXV congresso nazionale della Fnsi, convocati dal 26 al 30 novembre in Puglia, a Castellaneta Marina, quante saranno le donne? E quante di loro entreranno poi nel Consiglio nazionale e in Giunta esecutiva?

Tra i 312 delegati di tutte le realtà dell’informazione al XXV congresso nazionale della Fnsi, convocati dal 26 al 30 novembre in Puglia, a Castellaneta Marina, quante saranno le donne? E quante di loro entreranno poi nel Consiglio nazionale e in Giunta esecutiva?

In un sindacato come la Fnsi, in cui è al femminile il 32% dei contrattualizzati e oltre la metà dei freelance, sono già molte le colleghe impegnate direttamente nei Comitati di redazione, tra i fiduciari o negli organismi direttivi delle Associazioni regionali di stampa. Cioè nelle rappresentanze di base. Ma man mano che si sale ai vertici sindacali, la presenza di donne si rarefà: come accade all’ossigeno nell’aria in alta quota… Di conseguenza si “respira male”, perché se c’è squilibrio fra le componenti, a soffrirne è tutto l’organismo sociale. Lo dice da tempo la Commissione Pari Opportunità della Fnsi. E torna a ripeterlo ora, in occasione delle elezioni congressuale e associative. Serve ampiezza e varietà rappresentativa nelle liste: dai quotidiani al multimediale, dalle e dai free lance agli uffici stampa, dai periodici al fotogiornalismo. Servirà ampiezza e varietà rappresentativa nei futuri Consiglio nazionale e vertici federali. Il progetto “Tante...quanti” che la Cpo/Fnsi promuove da due anni ottenendo il consenso di organi di parità, di parlamentari, di associazioni della società civile e che diventerà una proposta di legge (50&50) grazie alla raccolta di decine di migliaia di firme, bèh, sarebbe il colmo se non trovasse applicazione proprio entro il sindacato di categoria. La Commissione pari opportunità federale si appella quindi alle colleghe e ai colleghi affinché compongano le candidature e poi le votino rispettando, anche, un equilibrio di genere. Tanto più in un momento difficile come questo - con l’informazione stretta tra un contratto che non c’è e attacchi invece crescenti a diritti e libertà - serve che siano forti la voce, la presenza e le ragioni delle donne, spesso quelle che più pagano il prezzo del disagio professionale, delle ristrutturazioni aziendali e degli oneri familiari. La Cpo Fnsi

@fnsisocial

Articoli correlati