“Alla prima verifica concreta le aperture offerte dagli editori si sono rivelate false. Non ci sono garanzie sulla Legge 30 (la cosiddetta Biagi) e sulla legge che liberalizza i contratti a termine, con particolare riferimento al lavoro in appalto e al distacco per i giornalisti, elementi pericolosi per la difesa dell’autonomia professionale.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Alla prima verifica concreta le aperture offerte dagli editori si sono rivelate false. Non ci sono garanzie sulla Legge 30 (la cosiddetta Biagi) e sulla legge che liberalizza i contratti a termine, con particolare riferimento al lavoro in appalto e al distacco per i giornalisti, elementi pericolosi per la difesa dell’autonomia professionale. L’aumento economico offerto è solo risibile e sono scomparse le proposte di apertura sul tema dei free lance. La Fieg ha fatto un clamoroso passo indietro ripresentando tutte le posizioni più dure, oltranziste e di attacco alla libertà dei giornalisti. A questo punto la Fnsi, che pure si era dimostrata nei fatti disponibile ad una trattativa di mediazione, di fronte alla reiterata volontà degli editori di avere piena mano libera nelle redazioni e nel rapporto con i collaboratori non può che riaprire la stagione della lotta chiamando la categoria allo sciopero generale per il rinnovo del contratto sulla base della propria piattaforma”. La Giunta Esecutiva della Federazione della Stampa, la Consulta delle Associazioni regionali di stampa e la Commissione Contratto hanno deciso all’unanimità due giornate consecutive di sciopero dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dei siti Internet e degli Uffici stampa nelle giornate di venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre. L’emittenza radiotelevisiva nazionale e locale, pubblica e privata, sciopererà consecutivamente nei giorni di venerdì 7 e sabato 8 ottobre. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Si riportano di seguito le modalità dello sciopero dei giornalisti: i giornalisti dei quotidiani del mattino si asterranno dal lavoro nelle giornate di venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre per impedire l’uscita dei quotidiani nelle giornate di sabato 1° e domenica 2 ottobre; i giornalisti dei quotidiani del pomeriggio si asterranno dal lavoro in modo da impedire l’uscita dei quotidiani nelle giornate di venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre; i giornalisti dei quotidiani free press si asterranno dal lavoro nelle giornate di mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre in modo da impedire l’uscita dei quotidiani nelle giornate di giovedì 6 e venerdì 7 ottobre; i giornalisti delle agenzie di stampa, dei service, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei giornali telematici, dei siti web e dei portali internet si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di venerdì 30 settembre alle ore 7 di domenica 2 ottobre; i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti e i giornalisti degli uffici stampa si asterranno dal lavoro per le intere giornate di venerdì, 30 settembre e sabato 1° ottobre; i giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata analogica e digitale, nazionale e locale, e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di venerdì, 7 ottobre alle ore 06.00 di domenica 9 ottobre. Non sono previste deroghe di alcun tipo. Nel corso dello sciopero, nelle emittenti radiotelevisive nazionali, saranno assicurati soltanto i notiziari in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali. Le ARS potranno, in casi particolari, autorizzare le emittenti locali a trasmettere una finestra informativa, di non più di 5 minuti, nel corso della quale dovrà essere data lettura dei comunicati sindacali. Pertanto, non andrà in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né andranno in onda trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei comitati di redazione in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravità e interesse per l’utenza. Per impedire recuperi di produttività i Comitati di redazione potranno proclamare, ove necessario, lo stato di agitazione ed il blocco degli straordinari nei giorni precedenti e successivi. La Giunta della Fnsi renderà note successivamente le date e le modalità degli scioperi dei giornalisti del settore dei periodici, anche in relazione alle indicazioni che scaturiranno dal coordinamento dei Cdr che si riunirà nei prossimi giorni a Milano.