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Contratti 11 Dic 2006

Il sottosegretario Franco Levi: “Continueremo a premere sugli editori E su ddl riforma legge editoria, 'è lavoro ampio e complesso'”

''Continueremo a premere sugli editori perché si dia avvio alla ripresa del dialogo per il contratto'': così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'Editoria Ricardo Franco Levi, intervenuto alla presentazione del 'Libro bianco sul lavoro nero' della Fnsi.

''Continueremo a premere sugli editori perché si dia avvio alla ripresa del dialogo per il contratto'': così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'Editoria Ricardo Franco Levi, intervenuto alla presentazione del 'Libro bianco sul lavoro nero' della Fnsi.

E annuncia: ''Con il ministro Damiano inviteremo nei prossimi giorni editori e giornalisti per illustrare ciò che il Governo ha in mente in tema di ammortizzatori sociali''. Parlando a nome del Governo, Levi sottolinea che l'obiettivo è ''rimettere l'Italia sul percorso di uno sviluppo più forte, ridare una prospettiva di benessere a tutta la nostra società. Questo vuol dire fare i conti con la realtà di un mondo di oggi profondamente cambiato. Dobbiamo portare l'Italia sulle frontiere più innovative''. Ma, avverte, ''la dimensione economica non può essere l'unica dimensione'', vanno considerate anche la dimensione sociale e quella politica. Per quanto riguarda in particolare l'editoria, ''dobbiamo aiutarla a vivere nel nuovo e a sfruttarlo'', senza però ''accontentarci di ricette facili. Una legge organica sull'editoria in Italia non l'abbiamo mai avuta - rileva - È un comparto regolato in modo improvvisato e quasi sempre in risposta alle emergenze. Quindi una legge del genere non può essere improvvisata''. Così ricorda di aver ''raccontato alla Camera e al Senato il progetto di un percorso di ascolto del mondo dell'editoria. Abbiamo in animo di portare entro la prossima primavera un ddl con una proposta di riorganizzazione organica del settore. Abbiamo istituito una commissione di esperti e tracciato lo scheletro della riforma, con capitoli relativi all'impresa giornalistica, al prodotto, al mercato, alla pubblicità, alla distribuzione, alle regole Antitrust e alle provvidenze pubbliche''. Che, a suo avviso, ''non possono limitarsi a fare la respirazione bocca a bocca, ma essere uno strumento essenziale per aiutare l'editoria a far fronte alle nuove sfide''. L'ultimo capitolo del ddl, fa sapere, riguarda ''le nuove responsabilità dell'attività editoriale. In questo abbiamo coinvolto tutti i dicasteri che hanno responsabilità nel settore, un lavoro ampio e importante'', sottolinea. Per poi anticipare che ''l'indice è stato già realizzato. Lo stiamo traducendo in un questionario che invieremo prima di Natale a tutte le associazioni, organizzazioni e istituzioni rappresentative del settore editoriale. Dopo Natale vareremo una serie di audizioni con tutti gli 'attori'. Sulla base di questo, tenendo informate le commissioni parlamentari, contiamo di predisporre il disegno di legge entro la primavera''. (ANSA) BERTINOTTI, GRAVE MANCATO RINNOVO ''È molto grave socialmente'': così il presidente della Camera Fausto Bertinotti, intervenuto alla presentazione della seconda edizione del 'Libro bianco sul lavoro nero' della Federazione nazionale della stampa, ha risposto a una domanda sul mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico. Per Bertinotti, ''un lavoratore senza contratto è un lavoratore senza diritti. Quindi - aggiunge - siamo di fronte a una preoccupante manifestazione, che si inserisce in una pericolosa tendenza''. (ANSA) MAURIZIO GASPARRI (AN), EDITORI TRATTINO SENZA ALIBI ''Gli editori i soldi ce l'hanno, si siedano a un tavolo con i giornalisti senza alibi''. Lo ha detto Maurizio Gasparri, di An, a margine della presentazione del libro bianco sul precariato giornalistico alla Federazione della Stampa. ''Gli introiti editoriali - ha sottolineato l'ex ministro delle Comunicazioni - sono cresciuti, come dimostra la ricerca presentata oggi. Anche se molti dissero che la legge Gasparri avrebbe danneggiato l'editoria. A questo punto si deve lanciare un appello agli editori a trattare, perchè il rinnovo del contratto va avanti da troppo tempo''. (AGI)

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