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Contratti 28 Set 2006

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Il rinnovo del contratto dei giornalisti è un diritto primario” Serventi Longhi: "Parole come pietre" Siddi: "Viva gratitudine al Capo dello Stato"

''Tra i diritti primari che si devono riconoscere ai giornalisti c'è quello ad avere un contratto di lavoro regolarmente rinnovato''. Lo ha detto Giorgio Napolitano, alla cerimonia al Quirinale per il Premio Saint Vincent.

''Tra i diritti primari che si devono riconoscere ai giornalisti c'è quello ad avere un contratto di lavoro regolarmente rinnovato''. Lo ha detto Giorgio Napolitano, alla cerimonia al Quirinale per il Premio Saint Vincent.

Il presidente della Repubblica ha aggiunto che ''con molto rammarico purtroppo il tentativo del governo di riaprire le trattative senza chiusure pregiudiziali e senza intransigenze per il rinnovo del contratto è andato fallito. Mi permetto di incoraggiare - ha proseguito - il ministro del Lavoro ad insistere nel suo sforzo e mi auguro, per davvero, che si possa giungere presto ad una soluzione soddisfacente anche nell'interesse del regolare svolgimento dell'attività dell'informazione''. Il presidente Napolitano ha parlato a braccio ai vertici degli organismi rappresentanti dei giornalisti riuniti al Quirinale per l'assegnazione del Premio Saint Vincent. Era stato in particolare il presidente della Fnsi Franco Siddi a ricordare che il contratto della categoria, ormai scaduto, non è stato ancora rinnovato e la questione rappresenta per i giornalisti ''una urgenza primaria''. (ANSA) Il Segretario Generale della Federazione nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Parole che pesano come pietre quelle pronunciate oggi dal Capo dello Stato sulla vertenza contrattuale dei giornalisti. Mi auguro davvero che le affermazioni di Giorgio Napolitano vengano ascoltate dagli editori della Fieg e che sia rapidamente accolto l’invito del Ministro del Lavoro Cesare Damiano alla riapertura del dialogo. Non mi rassegno all’idea che l’iniziativa del Governo debba considerarsi fallita, nonostante la dura posizione della Fieg che ha escluso ogni disponibilità al confronto. Il contratto è certamente un diritto dei lavoratori ma, ritengo, anche delle imprese perché una intesa non può che essere il frutto di una mediazione tra opinioni e interessi diversi. Il Presidente della Repubblica ha espresso una speranza, quella di una trattativa, che l’intera categoria dei giornalisti fa propria. E’ per questa ragione che occorre dimostrare in questo momento difficile il massimo della compattezza dei giornalisti italiani. Pertanto rinnovo l’appello a tutte le colleghe e i colleghi a partecipare agli scioperi proclamati dal Sindacato dei Giornalisti per rivendicare il diritto al negoziato”. Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “Ringrazio vivamente il Capo dello Stato Giorgio Napolitano per aver risposto con parole alte e chiare all’appello per la ripresa delle trattative e il rinnovo del contratto dei giornalisti scaduto ormai da 578 giorni, che ho potuto fare stamani, a nome del sindacato di categoria (la Fnsi), in occasione della consegna del premio Saint Vincent al Quirinale. Le espressioni della più Alta Magistratura della Repubblica sono un riconoscimento e un richiamo al rispetto del valore che ha la dignità del lavoro dei giornalisti per l’informazione libera nelle democrazie occidentali, coerentemente e saldamente affermata dalla nostra Costituzione repubblicana. Se i titolari dell’imprese editoriali continueranno a negare non solo il diritto alla contrattazione ma anche il diritto al confronto tra parti sociali, anche a fronte dell’alto messaggio del Presidente della Repubblica, vorrà dire che occorrerà aprire una seria e severa riflessione nel Paese sul venir meno di una funzione fondamentale degli editori che, in tal caso sarebbero avviati verso la via, pubblicamente insostenibile, dell’irresponsabilità sociale. La tutela di un bene primario quale l’informazione, per la formazione della coscienza pubblica, esige considerazioni speciali nella consapevolezza che la concertazione sia una opportunità, non un intralcio per il progresso civile e economico di una democrazia fondata sul lavoro e la giustizia sociale. E’ auspicabile pertanto che il rinnovato, magistrale appello del Presidente Napolitano sia accolto con rispetto dalla controparte sociale dei giornalisti, la Fieg, e, per quanto gli compete, con rinnovato impegno dal Governo”.

@fnsisocial

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