Il ministro Damiano a Bologna: "Mi auguro che gli editori cambino idea” Il Ministro a Milano: "La questione va oltre il rinnovo del contratto. Porremo il problema al Consiglio dei Ministri "

''Mi auguro che gli editori cambino idea, la strada del dialogo è l'unica possibile''. Il ministro per il Lavoro Cesare Damiano, intervenuto a Bologna ad un incontro sugli appalti pubblici, ha rilanciato l'appello agli editori per sedersi al tavolo tecnico per il rinnovo dei contratti dei giornalisti

''Per adesso - ha però aggiunto Damiano - non c'è nessuna novità. Da mesi ho cercato di mettere le parti attorno a un tavolo tecnico, ma la disponibilità dei giornalisti non ha trovato analogo riscontro in una disponibilità degli editori''. (ANSA) "La nostra preoccupazione è molto alta perchè il contratto non viene rinnovato da due anni, porterò insieme al sottosegretario Levi il problema in sede di Governo se non dovessero esserci segnali di disponibilità non dico a fare il contratto, ma ad aprire il dialogo e un tavolo anche tecnico per discuterne i temi". Lo ha detto oggi il ministro del Lavoro Cesare Damiano, aggiungendo: "tanto più che mi pare non ci siano pregiudiziali da parte del sindacato dei giornalisti". "È evidente - ha aggiunto il ministro - che se si apre un tavolo per affrontare i temi del contratto giornalistico l'obiettivo è quello di verificare quali sono le azioni di supporto all'editoria". "Un fattore strategico di politica industriale, di sostegno al settore: è di questo che noi vorremmo parlare - ha concluso - al di là delle contingenze di questa Finanziaria". (ANSA) "Abbiamo intenzione di porre il problema nell'ambito del Consiglio dei ministri. La questione è molto più importante e non riguarda solo il rinnovo del contratto". È quanto ha detto il ministro del Lavoro Cesare Damiano commentando, a margine di un convegno organizzato dalla Cgil di Milano, lo stato dei rapporti tra Fnsi e Fieg in tema di rinnovo del contratto giornalistico. Dopo aver ricordato i precedenti tentativi compiuti dal governo di far incontrare le parti con "la Federazione nazionale della stampa che ha accettato senza pregiudiziali" mentre "purtroppo ce ne sono state da parte degli editori, ma mi auguro che vengano rimosse". Damiano ha spiegato che "il contratto giornalistico non è un normale contratto, perchè riguarda l'informazione che è anche la democrazia nel Paese". Il ministro si è comunque detto fiducioso del fatto che "anche in situazioni molto difficili si possa riaprire la strada del dialogo". (ANSA)