“Il lavoro preparatorio della riforma dell’editoria deve procedere contestualmente alla trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti tra la Fieg e la Fnsi. E’ questa la convinzione espressa dal Governo nell’incontro che il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi, hanno avuto con la Segreteria della Federazione della Stampa e con il Presidente ed il Direttore Generale della Fieg, Boris Biancheri e Fabrizio Carotti.
Il Sindacato dei Giornalisti ha accolto la proposta di Levi e Damiano di avviare da subito un confronto sulla riforma dell’editoria che affronti i temi del mercato editoriale, della definizione dei media, delle regole antitrust, della distribuzione, delle vendite, della pubblicità, del diritto d’autore, delle provvidenze per l’innovazione e ristrutturazioni, della responsabilità dei giornalisti, specie per quanto riguarda la riforma dell’Ordine e le norme relative alla privacy dei cittadini. Il confronto su questi temi avverrà nell’ambito delle consultazioni che il Sottosegretario Levi avvierà insieme alla commissione speciale presieduta dal Prof. Enzo Cheli. E’ importante che lo stesso Sottosegretario e il Ministro del Lavoro abbiano sottolineato come un quadro di coerenze nel settore dell’informazione non possa prescindere dalla contestuale normalizzazione delle relazioni sindacali e quindi dalla rinnovazione del contratto dei giornalisti. Il Ministro Damiano ha proposto per la terza volta un tavolo tecnico sul contratto sul quale la Fnsi ha espresso nuovamente disponibilità per una discussione senza pregiudiziali nei tempi che saranno necessari, mentre la Fieg ha confermato l’opinione degli editori che i tempi per il rinnovo del contratto scaduto da due anni non sono ancora maturi. Si tratta della conferma di un atteggiamento grave e incomprensibile: la Fnsi ha, invece, più volte espresso la propria disponibilità a discutere tutti i problemi senza pregiudiziali, sia quelli sollevati dalla Fieg sia quelli posti dal Sindacato dei Giornalisti. La Segreteria della Fnsi ha giudicato importante che il Ministro Damiano abbia deciso di riconvocare il tavolo tecnico sulla previdenza dell’Inpgi, abbia confermato le ipotesi di riforma della legge 30 sulla flessibilità del mercato del lavoro ed abbia manifestato la disponibilità ad accogliere la richiesta di uniformare le regole per il lavoro autonomo dei giornalisti a quelle per tutti gli altri lavoratori. Damiano ha proposto un tavolo sul mercato del lavoro dei giornalisti e ne ha preannunciato un altro sugli ammortizzatori sociali. Su queste ultime proposte del Ministro del Lavoro, accolte dalla Fnsi, la Fieg si è riservata di dare una risposta in tempi brevi. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti del Sindacato dei Giornalisti hanno chiesto al Governo di ripristinare quella parte di provvidenze per i giornali politici e in cooperativa che sono state tagliate nella finanziaria e di eliminare i tagli agli stanziamenti della Presidenza del Consiglio relativi alle convenzioni con le agenzie di stampa nazionali. Su questi argomenti la Fnsi si è riservata di inviare al Governo un documento dettagliato”. Biancheri, non ci sono condizioni per contratto ''Come editori abbiamo ascoltato con molta attenzione le indicazioni del sottosegretario Levi sulla riforma dell'editoria. Gli editori attendono questa riforma, che non è stata realizzata nella scorsa legislatura, pur sapendo che i tempi non sono immediati. C'è stato inoltre un invito del governo a riprendere la trattativa sul contratto dei giornalisti: la nostra risposta è stata che non sussistono in questo momento le condizioni''. È la sintesi della posizione degli editori nelle parole del presidente della Fieg, Boris Biancheri. ''Questo non significa - ha aggiunto Biancheri - che non continuiamo a vigilare, perché sappiamo che le relazioni industriali vanno comunque normalizzate''. È chiaro che ''la riforma ha tempi molto lunghi, non è un problema di oggi''. (ANSA) Da Fieg sì a riforma settore, no a contratto ''Abbiamo insistito - ha aggiunto Damiano - sulla contestualità tra l'esame del futuro del settore dell'editoria e il rinnovo del contratto. Un aspetto che passa attraverso una profonda convinzione, il fatto che le relazioni sindacali e industriali, e di conseguenza il rinnovo dei contratti, siano una componente essenziale del successo dell'impresa''. Per il ministro, ''non è secondario il fatto che l'atteggiamento delle parti sia sostanzialmente privo di pregiudiziali nell'affrontare gli argomenti. La Fnsi ha esplicitato con chiarezza la disponibilità ad affrontare i problemi perfino prescindendo dalle posizioni di partenza. Abbiamo purtroppo registrato nuovamente l'indisponibilità degli editori all'apertura di un tavolo immediato, anche se è stato riconosciuto il fatto che le relazioni sindacali e il rinnovo contrattuale siano elementi indispensabili. C'è dunque dissenso sul quando. Come governo, tuttavia, riteniamo che la situazione sia già matura per avviare tavoli tecnici che possano preparare il terreno per una soluzione, anche alla luce del fatto che l'esame dei problemi del settore avrà bisogno di tempi non brevi''. Sarà invece riconvocato rapidamente il tavolo sull'Inpgi, ''per affrontare i problemi previdenziali - ha aggiunto Damiano - che sono staccati da quelli contrattuali, ma che hanno bisogno di una soluzione''. Inoltre, ''il governo - ha detto infine Damiano - ha sottolineato la sua disponibilità, se le parti lo riterranno opportuno, ad avviare un confronto sui temi del mercato del lavoro e sull' impatto delle norme contenute nella finanziaria in materia di stabilizzazione del lavoro e in previsione dell'apertura del confronto, il prossimo anno, sul vasto tema degli ammortizzatori sociali''. (ANSA) Serventi, grave nuovo rifiuto degli editori ''Il governo ha nuovamente sottolineato l'importanza di uno stretto collegamento, di una contestualità, tra la riforma dell'editoria e la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto: una proposta nuovamente accolta dalla Fnsi e respinta dalla Fieg. È un nuovo atto grave degli editori, che si assumono la responsabilità di un ennesimo rifiuto al governo''. È il commento del segretario della Federazione della stampa, Paolo Serventi Longhi, all'esito dell'incontro svoltosi oggi al Dipartimento per l'informazione e l'editoria di Palazzo Chigi. ''Il sottosegretario Levi e il ministro Damiano - ha sottolineato Serventi - hanno criticato entrambi questa posizione e Damiano ha proposto per la terza volta un tavolo tecnico sul contratto, che è stato rifiutato dagli editori e accolto dalla Fnsi''. Il sindacato, ha aggiunto Serventi, ''ha ribadito la disponibilità a trattare senza pregiudiziali contestualmente con la riforma del sistema, che inevitabilmente comporterà i suoi tempi. Se gli editori accetteranno questa contestualità e si aprirà un tavolo, ragioneremo serenamente anche sui tempi necessari''. (ANSA) Fieg, non ci sono condizioni per trattare. Allarme per la finanziaria, inadeguati stanziamenti 2007-2009 Non ci sono le condizioni per trattare sul rinnovo del contratto del lavoro giornalistico: lo ribadisce la Fieg in una nota in cui sottolinea anche le preoccupazioni degli editori per i tagli della Finanziaria, i cui stanziamenti ''non sono sufficienti neanche a garantire gli impegni già assunti per legge nei confronti delle imprese editoriali''. ''In una riunione convocata dal Ministro del Lavoro, On. Cesare Damiano, e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Ricardo Franco Levi, alla quale sono intervenute la Fieg e la Fnsi - si legge nella nota della Fieg - la rappresentanza degli editori ha ascoltato con attenzione e interesse le linee guida annunciate dal Governo in vista di un disegno di legge di riforma del sistema dell'editoria. Gli editori si sono riservati di apportare il proprio contributo di idee nel quadro dei lavori affidati ad una apposita Commissione''. ''Gli editori hanno rilevato comunque che una legge organica di settore non può prescindere da una adeguata copertura finanziaria - continua la Fieg - così come gli stanziamenti previsti dalla legge Finanziaria, come uscita dalla Camera dei Deputati, non sono sufficienti neanche a garantire gli impegni già assunti per legge nei confronti delle imprese editoriali. Suscita poi particolare allarme la previsione degli stanziamenti per il triennio 2007-2009 che sono del tutto inadeguati a qualsiasi programmazione di politica editoriale''. ''Il Ministro Damiano ha per parte sua rinnovato l'invito alle due Federazioni a riprendere il dialogo contrattuale affermando che sussiste una contestualità tra l'approvazione di una legge di riforma e la definizione delle relazioni sindacali del settore. Da parte della Fieg - conclude la nota - si è confermato che non si ritiene che sussistano oggi le condizioni per un avvio di trattative suscettibili di condurre a positivi risultati e che, quanto alla contestualità dei due argomenti, l'iter legislativo prevederà comunque lunghi tempi di attuazione''. (ANSA)