No al "referendum farsa" sul contratto nazionale di lavoro dei giornalisti appena siglato e che "non può che essere valutato negativamente". A dirlo è il documento approvato dal Consiglio nazionale cronisti italiani riunito a Viareggio e reso noto dal presidente dell'Unci, Guido Columba
Il consiglio, si legge nella nota "ha affrontato criticamente, punto per punto, la bozza sia sotto l'aspetto normativo che sotto quello economico soffermandosi in particolare sui capitoli della multimedialità, degli scatti di anzianità, dell'importo degli aumenti, dell'abbandono della tutela della direzione, sottolineando in prevalenza come il risultato complessivo raggiunto non possa che essere valutato negativamente". Il consiglio nazionale dell'Unci ha quindi deciso di "non esprimere alcun voto (favorevole, contrario, astensione) sulla bozza di contratto ritenendo che esso sia stato reso del tutto inutile dal comportamento della Federazione". In particolare, ha rilevato che la prassi seguita dalla Fnsi dopo la sigla dell'accordo con gli editori, è stata "del tutto irregolare: infatti la firma immediata e l'entrata in vigore dal primo aprile, hanno posto gli organismi di base di fronte al fatto compiuto e hanno portato all'esame della Commissione Contratto, del Consiglio Nazionale e dell'Assemblea dei CdR una bozza già operante". Per questo l'Unci ritiene inutile lo svolgimento del referendum. L'Unci invita pertanto la Fnsi ad evitare un referendum farsa". Infine, di fronte al contrasto tra Ordine dei giornalisti e Fnsi, l'Unci reclama con forza che "in uno spirito di leale collaborazione" le energie intellettuali e tecniche disponibili siano correttamente indirizzate più che alle polemiche, alla tutela della professione oggi come non mai, obiettivo di attacchi concentrici,finalizzati a limitarne la libertà e l'autonomia (leggi ddl Alfano sulle intercettazioni) e a minarne sempre di più la credibilità nei confronti dell'opinione pubblica". Quello che si terrà entro il 15 giugno non sarà un "referendum farsa", ma "un referendum vero e importante, politicamente vincolante". Così il presidente della Fnsi Roberto Natale, intervenuto oggi alla cerimonia di consegna del Premio Cronista a Viareggio, ha risposto al documento nel quale l'Unci, l'Unione nazionale cronisti italiani, che organizza la manifestazione, chiede che non si svolga il referendum sul contratto di lavoro dei giornalisti perchè reso inutile dalla procedura seguita dai vertici della Fnsi che hanno già reso effettivo l'accordo. "Chiedo all'Unci - ha detto Natale - di ripensarci, poichè il referendum è una grande occasione di dibattito e di confronto nella categoria e ne è stato ribadito il valore politicamente vincolante". Natale, esprimendo un giudizio positivo sull'intesa raggiunta, ha particolarmente insistito sui punti della multimedialità ("quelle 18 righe di testo esprimono il diritto-dovere dei cdr di contrattare e discutere le iniziative multimediali"), sull'aumento dei minimi e sul nuovo sistema degli scatti di anzianità e, soprattutto, sul fatto che, "nonostante gli attacchi degli editori, esce comunque intatto nel contratto il ruolo dei comitati di redazione". Nel corso della premiazione, infine, Natale ha voluto simbolicamente dare un premio, una simbolica stretta di mano al presidente Guido Columba, proprio all'Unci "per avere avuto un ruolo trainante tra i giornalisti e tra gli organismi di categoria nella battaglia contro il ddl Alfano sulle intercettazioni". (ANSA)