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Contratti 27 Dic 2006

Il Consiglio direttivo dell’Assostampa Sarda ringrazia i colleghi per la massiccia adesione allo sciopero (il 97%) e sospende alcuni giornalisti del gruppo Grauso che hanno lavorato rompendo la solidarietà su un tema vitale per l'intera categ

Il contratto è un diritto per i giornalisti e costituisce una delle garanzie irrinunciabili per il corretto esercizio della professione. Il Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Sarda ha analizzato, nella riunione di oggi, lo stato della vertenza contrattuale e ha ribadito la disponibilità a sostenere ulteriori azioni di lotta.

Il contratto è un diritto per i giornalisti e costituisce una delle garanzie irrinunciabili per il corretto esercizio della professione. Il Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Sarda ha analizzato, nella riunione di oggi, lo stato della vertenza contrattuale e ha ribadito la disponibilità a sostenere ulteriori azioni di lotta.

Le tre giornate di sciopero effettuate la settimana scorsa hanno dimostrato la straordinaria compattezza della categoria. Il sindacato ringrazia tutti i colleghi (il 97% dei professionisti sardi) che, con sacrificio personale, hanno dato efficacia alla protesta. Ringrazia in particolare la grande maggioranza dei colleghi del gruppo editoriale “Grauso-E Polis” che, resistendo alle indebite pressioni dell’editore, hanno aderito allo sciopero. Solo un’esigua minoranza di giornalisti del “Sardegna” si è isolata dal grande movimento dei giornalisti italiani ed ha consentito la pubblicazione del giornale in edizione ridotta e snaturata nelle sue caratteristiche editoriali. Il Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Sarda ha pertanto deliberato di sospendere con effetto immediato i colleghi che hanno lavorato nelle giornate di sciopero rompendo la solidarietà su un tema vitale per la categoria e di deferirli al Collegio dei Probiviri con la proposta di procedere, nei casi più gravi, alla loro espulsione. Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso di segnalare all’Ordine dei giornalisti il comportamento del direttore responsabile del giornale, Antonio Cipriani, per verificare se abbia violato le norme che regolano la professione giornalistica. Sulla vicenda l’Associazione della Stampa Sarda ha aperto una rete permanente di consultazione con le Associazioni di stampa delle regioni di diffusione dei giornali di “E Polis”. Cagliari, 27 dicembre 2006 SI CHIEDE LA PUBBLICAZIONE AI SENSI DELL’ ART. 34 DEL CNLG I giornali quotidiani sardi oggi non sono in edicola e non lo saranno per altri quattro giorni, per lo sciopero della Federazione della Stampa in difesa del contratto nazionale di lavoro giornalistico e dei diritti dei giornalisti precari. Solo un ridottissimo numero di colleghi si è isolato dal grande movimento dei giornalisti italiani che rivendicano le loro giuste ragioni. Il fatto, che pure non ha indebolito la mobilitazione, è grave e verrà esaminato dal Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Sarda che si riunirà in via d’urgenza mercoledì 27 dicembre. Cagliari, 22 dicembre 2006

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