Il comitato di redazione de Il Secolo XIX e la redazione de Il Secolo XIX , ribadiscono la loro preoccupazione per il blocco della trattativa per il rinnovo contrattuale e confermano l’adesione alle iniziative di mobilitazione decise dalla Federazione Nazionale della Stampa e dalle Associazioni Regionali di Stampa, come già accaduto in occasione dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Torino 2006, del Festival di Sanremo e di quella promossa per giovedì 16 marzo a Roma di fronte alla sede della Fieg. I giornalisti de Il Secolo XIX esprimono la loro preoccupazione per la chiusura e arroccamento degli editori su posizioni che negano ogni confronto e disponibilità sulla difesa e rilancio della qualità dell’informazione e del lavoro giornalistico, sulla ricerca di soluzioni e di garanzie per il lavoro autonomo, cercando anche di minare la solidità dell’istituto di previdenza giornalistica con il rifiuto a firmare una riforma già approvata dallo stesso istituto e dagli stessi rappresentanti degli editori.
I giornalisti de Il Secolo XIX condividono anche la scelta di indire azioni di lotta durante la campagna elettorale, pur consci della gravità della situazione del paese, ma un sindacato e giornalisti degni di questo nome non possono, né devono fare sconti ad alcun schieramento politico: un anno di vacanza contrattuale, i ripetuti attacchi al sistema delle relazioni sindacali e le reiterate affermazioni dei rappresentanti Fieg, relative alla volontà di ristrutturare integralmente il contratto di lavoro, non possono godere di alcuna tregua.