Sarà, ancora una volta, Reggio Calabria a fare da cornice alla Giornata mondiale della libertà di stampa, giunta quest'anno alla XXVI edizione, istituita nel dicembre del 1993 dall'Assemblea Generale dell'Onu, su raccomandazione della Conferenza Generale dell'Unesco, e promossa, in Italia, dalla Federazione nazionale della Stampa italiana.
'Libertà, lavoro, dignità: le parole chiave del giornalismo 4.0', il titolo della giornata che, organizzata dal Sindacato Giornalisti della Calabria e dalla Fnsi con la collaborazione dell'Ordine dei giornalisti, dell'Inpgi e del quotidiano Giornalistitalia.it, si svolgerà venerdì 3 maggio, a partire dalle ore 9.30, nell'Auditorium 'Nicola Calipari' del Consiglio Regionale della Calabria, a Palazzo Campanella, in via Cardinale Portanova.
Un evento valido, come nelle altre occasioni, ai fini della formazione continua per i giornalisti che vi prenderanno parte (10 i crediti formativi), animati da un unico obiettivo: fare squadra in nome e in difesa di una professione che, pur sempre nobile e indispensabile in un Paese che voglia e possa definirsi civile e democratico, ha bisogno di aiuto. Di tutele, di scudi levati, di coraggio.
Non a caso, dal fondo dello Stivale, dove crisi, mancanza di lavoro e di libertà mordono più che altrove, si alzeranno numerose le voci di giornalisti, uomini e donne delle istituzioni, rappresentanti delle forze sindacali e di tutti gli istituti di categoria per testimoniare l'impegno quotidiano a tutela della professione giornalistica.
«La libertà di stampa merita una giornata mondiale – sottolineano Raffaele Lorusso e Carlo Parisi, segretario generale e segretario generale aggiunto della Fnsi – e merita lo sforzo dell'intera categoria dei giornalisti, ma non solo: è fondamentale che al nostro fianco ci siano le istituzioni, le forze dell'ordine, il governo a cui spetta il compito di tutelare un bene imprescindibile, quale è l'informazione, con leggi adeguate e poste a tutela, non a sfregio».
«È al governo e a chi lo rappresenta – incalzano Lorusso e Parisi – e alle altre forze deputate, insieme a noi e ai nostri istituti di categoria, a tenere alta la bandiera della buona e libera informazione, che rivolgeremo un appello accorato e senza tentennamenti: partirà dalla Calabria, nella Giornata scelta dall'Unesco per celebrare la libertà di stampa in tutto in mondo, il grido dei colleghi costretti a vivere sotto scorta soltanto perché fanno il proprio lavoro e quello, non meno drammatico, dei tanti, troppi, giornalisti costretti a lavorare al limite della dignità. Professionale ed economica».