«La chiusura di tutte le redazioni decentrate della Gazzetta del Mezzogiorno, riaperte solo nel febbraio del 2022, e il conseguente licenziamento collettivo di 47 giornalisti tra Puglia e Basilicata non è un momento facile per celebrare i 30 anni dell'Associazione della Stampa di Basilicata». Lo ha detto il sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini, in un videomessaggio inviato a un forum sull'intelligenza artificiale organizzato in occasione delle celebrazioni per i 30 anni dalla fondazione del sindacato dei giornalisti lucani.
«Il mio auspicio, come ho detto ieri agli editori, è che – ha aggiunto Barachini – sia possibile rivedere il piano esuberi valutando misure alternative ai licenziamenti».
L'esponente di governo ha poi evidenziato che «la crisi dell'editoria, con la nuova realtà digitale che ha spostato su grandi piattaforme, social network e servizi di messaggistica l'attenzione dei cittadini, ha riguardato tutti, dal Nord al Sud, ma ci sono aree del Paese, come la Basilicata, dove ha pesato di più, anche per la struttura del territorio composto tanti piccoli comuni. Noi, come Dipartimento della Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, sin dal mio insediamento abbiamo mantenuto salda l'intenzione di sostenere un comparto, quale è quello dell'informazione, che è un vero e proprio cardine, un presidio, della democrazia. E anche in questa legge di Bilancio, a fronte di un contesto economico generale non facile, siamo impegnati tutti i giorni a fare il possibile per portare avanti le misure che sostengono il settore con particolare attenzione all'occupazione e all'innovazione».
Per il sottosegretario, «anche l'Avviso pubblicato di recente diffuso dalla Regione Basilicata va in questa direzione e credo possa rappresentare una boccata di ossigeno con uno stanziamento di 200mila euro a sostegno degli investimenti sull'occupazione, delle assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato, della formazione e della vendita di quotidiani e periodici nei piccoli comuni e nelle aree disagiate a rischio spopolamento. Un problema serio, questo, che ritengo si possa, anzi si debba affrontare solo con un'alleanza strategica fra istituzioni locali, aziende, editori e giornalisti. Sono i giornalisti a raccontare il territorio, ad avere il potere di accendere la luce sulla sua specificità storica, naturalistica, artistica. Sono i giornalisti a dover ricominciare a uscire dalle redazioni, a riscoprire la loro terra e chi la abita, a far tornare il desiderio ai giovani di restare e ai turisti di tornare».
Questa terra, ha concluso Barachini, «merita l'impegno di tutti e altri 30 anni dell'Associazione Stampa Basilicata volti a tessere una nuova tela dell'informazione locale, fondata sull'originalità, sulla presenza, sul rapporto appassionato con il territorio, non senza l'aiuto di tutte le istituzioni, locali e nazionali. Non dobbiamo aspettare un nuovo Francis Ford Coppola per accorgerci di quanto vale la Regione in cui vivete. Dobbiamo saperlo per primi e saperlo raccontare».