Il Comitato di redazione della Gazzetta del Mezzogiorno, assieme alle Associazioni di Stampa di Puglia e Basilicata, esprime «forte preoccupazione e sconcerto a seguito della decisione unilaterale da parte dell'editore Edime di avvio della procedura ex 223/91, con la dichiarazione di esuberi e il conseguente licenziamento collettivo di 47 giornalisti del quotidiano, nonché dei poligrafici coinvolti nella ristrutturazione».
In una nota, pubblicata anche sul sito web del giornale sabato 28 ottobre 2023, il Comitato di redazione e le Associazioni di Stampa di Puglia e di Basilicata sostengono che «si tratta di scelte connesse alla chiusura delle redazioni decentrate riaperte solo nel febbraio del 2022 dopo un faticoso rientro in edicola a seguito del fallimento Edisud. Una decisione unilaterale degli editori Miccolis e Albanese che rischia di pregiudicare – sottolineano i rappresentanti sindacali – l'informazione capillare nelle due regioni con pesanti ripercussioni sulla diffusione del giornale e la raccolta pubblicitaria. Decisione comunicata senza alcun confronto preventivo con le rappresentanze sindacali, utile a esplorare soluzioni alternative alla macelleria sociale, e in assenza di un piano industriale che ponga rimedio alla discutibile gestione aziendale sinora perseguita. A fronte, infatti, della copertura dei conti in bilancio, non è stato fatto abbastanza per implementare i ricavi prima di puntare tutto sul taglio lineare del costo del lavoro».
«Con lo sciopero che l'assemblea dei giornalisti ha proclamato oggi, auspichiamo, pertanto, l'immediata convocazione di un tavolo con l'azienda Edime anche in sede istituzionale – concludono Cdr e Assotampa di Puglia e di Basilicata – al fine di scongiurare una nuova grave crisi occupazionale». (Da: assostampa.it)