CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Contratti 12 Dic 2006

Franco Siddi: “Apprezzabile e condivisibile la posizione dell’editore di Famiglia Cristiana”

“La presa di posizione dell’editore di Famiglia Cristiana e dei Periodici San Paolo per la ripresa delle trattative, al fine di superare lo scontro in atto nella vertenza sul contratto di lavoro giornalistico, è apprezzabile e assolutamente condivisibile. Si tratta di un filo di luce che si accende nel mondo degli editori e che può aiutare a fare chiarezza sulle prospettive dell’editoria e del lavoro nel settore, come già chiesto in prima battuta dall’editore di Avvenire e successivamente del quotidiano l’Adige di Trento.

“La presa di posizione dell’editore di Famiglia Cristiana e dei Periodici San Paolo per la ripresa delle trattative, al fine di superare lo scontro in atto nella vertenza sul contratto di lavoro giornalistico, è apprezzabile e assolutamente condivisibile. Si tratta di un filo di luce che si accende nel mondo degli editori e che può aiutare a fare chiarezza sulle prospettive dell’editoria e del lavoro nel settore, come già chiesto in prima battuta dall’editore di Avvenire e successivamente del quotidiano l’Adige di Trento.

Il contratto di lavoro non è reperto archeologico come vorrebbero certi editori della Fieg, che ha finora impedito il confronto negoziale ma uno strumento attivo di regolazione del sistema e delle sue risorse, tutte, comprese quelle umane e professionali indispensabili per garantire qualità, serietà, dignità dell’informazione in una democrazia sostanziale e non soggiogata dai poteri. Il lavoro professionale e il ruolo dell’impresa nella “fabbricazione” dei giornali sono due pilastri fondamentali. Uno solo non basterebbe mai. Occorre considerare a fondo questi due fattori e affrontare con ragionevolezza, disponibilità e impegno ogni problema. Confronto, dialogo sociale, concertazione delineano binari che richiedono volontà di conduzioni parallele di tutte le questioni aperte. La loro volontà dell’editore del gruppo San Paolo, la significativa attenzione per gli interventi della più Alta Autorità dello Stato, il presidente Napolitano, e l’iniziativa del comitato di redazione dei giornalisti e della stessa azienda meritano una riflessione matura. Ancora in questa fase i giornalisti italiani sono spinti sul terreno dello scontro ma è del tutto chiaro che la volontà primaria resta quella di fare i contratti, di ragionare, negoziare, individuare statuti condivisi e avanzati per lo specifico dell’impresa editoriale e, soprattutto, per il lavoro professionale. Un’informazione onesta e libera non può non poggiare su una giusta considerazione del lavoro, perché siano esaltate le voci della libertà e trovi modo di esplicitarsi lo spirito di necessaria, leale, cooperazione sociale”.

@fnsisocial

Articoli correlati