Aveva pubblicato sul Secolo d'Italia - di cui era direttore - un fotomontaggio che riproduceva il volto di Paolo Berizzi, inviato di Repubblica da anni costretto a vivere sotto scorta per minacce neofasciste e neonaziste, imbavagliato con, sullo sfondo, la bandiera delle Brigate Rosse.
Il fotomontaggio accompagnava un articolo intitolato 'Repubblica ricomincia con l'odio e una rubrica per la caccia all'uomo nero'. Era il 2019. Per quell'attacco a Berizzi e a Repubblica, Francesco Storace andrà a processo: la pm della procura di Roma Luigia Spinelli lo ha rinviato a giudizio per diffamazione aggravata dall'uso del mezzo stampa. Prima udienza: il primo ottobre 2025.
Ne dà notizia il quotidiano diretto da Mario Orfeo nell'edizione, su carta e online, di martedì 11 marzo 2025, spiegando che Storace dovrà rispondere dell'accusa di avere «offeso la reputazione di Berizzi, facendolo apparire come giornalista dalla infima professionalità e dedito a perseguire idee politiche».
L'attacco a Berizzi aveva provocato sdegno e condanna da parte della Fnsi e della Alg e suscitato le reazioni anche di Ordine dei giornalisti, direzione e Cdr di Repubblica, Anpi e politici di centrosinistra. Adesso il caso finisce in tribunale. Storace sarà difeso dall'avvocato Riccardo Andriani (foro di Roma), Berizzi - persona offesa - da Paolo Tabasso (foro di Padova).