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Contratti 22 Nov 2006

Fnsi: "Prime risposte spontanee della categoria all''intransigenza degli editori: sciopero delle firme promosso dal Coordinamneto Cdr Espresso-Repubblica-Finegil. Tensione nel gruppo Caltagirone: sciopero al Mattino di Napoli"

“Prime positive risposte di mobilitazione dei giornalisti vengono autonomamente da alcune redazioni con iniziative sindacali che dimostrano lo stato di acuta tensione tra i giornalisti in relazione allo scontro contrattuale con la Fieg

“Prime positive risposte di mobilitazione dei giornalisti vengono autonomamente da alcune redazioni con iniziative sindacali che dimostrano lo stato di acuta tensione tra i giornalisti in relazione allo scontro contrattuale con la Fieg

In questo senso la Segreteria del Sindacato sottolinea l’importanza della decisione di tutti i comitati di redazione delle testate del Gruppo l’Espresso di ritirare la firma. Una forma di lotta nuova che ci auguriamo sia attuata,con altre, con rigore dalle redazioni. Grande preoccupazione suscitano poi le iniziative delle direzioni editoriali delle testate del Gruppo Caltagirone tendenti a negare persino gli elementari diritti sindacali, come i permessi per partecipare alla recente riunione degli Stati Generali della categoria e le interpretazioni scorrette da parte dello stesso Gruppo delle norme contrattuali relative ai riposi e alle ferie. Lo sciopero di Sabato scorso al Messaggero e quello proclamato per domani (23 nov.2006)al Mattino di Napoli, che impedirà l’uscita in edicola del giornale di venerdi e il ritiro delle firme per i numeri di sabato e domenica, sono la giusta replica a comportamenti aziendali al di fuori di ogni logica di relazioni sindacali corrette che i giornalisti denunciano e respingono con chiarezza di comportamenti a ogni livello”. «Il coordinamento dei Comitati di Redazione del gruppo L'Espresso - La Repubblica - Finegil - Elemedia, di fronte alla reiterata posizione di chiusura degli editori, determinati a rifiutare qualsiasi confronto sul rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti scaduto ormai da due anni, proclama uno sciopero immediato delle firme in tutte le testate del gruppo». Lo annuncia una nota della rappresentanza sindacale. «Si tratta di una prima risposta alla inaccettabile posizione della Fieg - continuano i Cdr - che tenta, evitando il confronto sul contratto e utilizzando nelle redazioni e nelle nuove iniziative forme spurie e non regolamentate di rapporti di lavoro, di mettere il bavaglio ai giornalisti e alla libera informazione garantita dalla Costituzione». «Il coordinamento dei Cdr del Gruppo, a sostegno della vertenza contrattuale - spiegano ancora i comitati di redazione - ha già proclamato tre giorni di sciopero oltre ai sette affidati alla Fnsi e una serie di azioni di lotta: Blocco di tutte le nuove iniziative sui giornali e sulle testate del Gruppo; Blocco degli aumenti di foliazione; Assemblee in tutte le redazioni, in orario di lavoro, con la presenza dei rappresentanti del Coordinamento; Pubblicazione di tutti i documenti e comunicati sulle testate del Gruppo». (ANSA) CDR IL MATTINO PROCLAMA GIORNO DI SCIOPERO NAPOLI, 22 novembre - Il quotidiano ''Il Mattino'' non sarà in edicola venerdi' 24 novembre, a causa di uno sciopero proclamato per domani dal Comitato di redazione. ''La lettera inviata in data 21 novembre dal direttore generale del Mattino spa al Comitato di redazione e all'Associazione Napoletana della Stampa, rappresenta - si legge in una nota del Cdr - un'ulteriore gravissima provocazione, che intende colpire l'esercizio dei diritti sindacali e la redazione tutta. Con incredibile spregiudicatezza l'Azienda torna a riproporre quanto aveva precedentemente rettificato, contraddicendo le proprie stesse posizioni. Dopo aver accettato, nel corso di un incontro al quale era presente anche il direttore, il principio secondo il quale i permessi sindacali non erano in discussione e che semmai si trattava, da parte dell'Azienda, di verificarne 'le ricadute economiche' (eventualmente 'rivalendosi' nei confronti della Fnsi), ora si sostiene che 'le assenze' nei giorni 14 e 15 scorsi dei componenti del Cdr 'non possono essere considerate permessi sindacali retribuiti'''. ''In nessun giornale, in nessuna azienda editoriale, si è tentato - si afferma tra l'altro nella nota sindacale - di negare il permesso sindacale ai rappresentanti del Cdr per partecipare ad una iniziativa nazionale del sindacato che ha visto riunire a Roma tutti gli organismi di categoria per discutere delle iniziative da adottare nella difficile vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro''. Il Cdr ha anche disposto il ritiro delle firme per le edizioni di sabato 25 e domenica 26 novembre. (ANSA) SCIOPERO 'IL MATTINO', SOCIETÀ REPLICA A CDR NAPOLI, 22 novembre - ''In relazione a quanto affermato dal Cdr de Il Mattino, la società fa notare che lo stesso Cdr sostiene che la lettera ad esso inviata chiarisce quanto già detto a voce e cioè che i giorni 14 e 15 corrente mese non possono essere considerati permessi sindacali retribuiti'''. Cosi', in una nota, Il Mattino SpA in merito allo sciopero proclamato per domani dal Comitato di Redazione. ''Nessuna contraddizione sussiste - si legge nella nota - infatti il termine retribuito significa la ricaduta economica del permesso. Inoltre va precisato che nei giorni 14 e 15 novembre 'Il Mattino SpA' ha consentito permessi sindacali a ben 6 redattori compresi i due componenti del Cdr, ai quali era stato detto che non avevano diritto e che si sarebbe dovuta chiarire la ricaduta economica''. ''Uno dei due permessi è stato utilizzato da tutti gli interessati mentre i colleghi erano in sciopero - conclude la nota - Da quanto sopra si evince che nessuna violazione dei diritti sindacali si è verificata''. (ANSA) SCIOPERO 'IL MATTINO', CDR SU REPLICA SOCIETÀ NAPOLI, 22 novembre - ''L'Azienda Il Mattino SpA del Gruppo Caltagirone mostra di avere una visione singolare dei diritti sindacali''. Cosi', in una nota, il Comitato di redazione de 'Il Mattino'. ''Oltre a ricostruire in maniera contorta - e complessivamente non rispondente al vero - i termini della questione - si legge nella nota - la replica dell'Azienda vuole introdurre elementi di confusione con lo scopo di denigrare la rappresentanza sindacale e dividere la redazione''. ''Una manovra di basso profilo e per di più riuscita male - conclude la nota - l'Azienda ignora infatti che i componenti del Cdr e tutti i rappresentanti sindacali del Mattino che a vario titolo sono presenti negli organismi di categoria, hanno aderito alla proposta - avanzata in sede nazionale - di devolvere la giornata di permesso sindacale caduta in un giorno di sciopero a favore del fondo di solidarietà dei giornalisti istituito presso la Fnsi''. (ANSA)

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