Riunione di insediamento, oggi, 4 giugno 2019, in Fnsi, della Commissione nazionale Pari Opportunità, presieduta da Mimma Caligaris. Un primo momento di confronto e di conoscenza, ma già operativo, individuando i primi impegni. Fra gli obiettivi più immediati, organizzare l'assemblea delle elette e la sottoscrizione, da parte di Fnsi e Fieg, dell'accordo sulle molestie nei luoghi di lavoro, come già hanno fatto Cgil, Cisl e Uil con Confindustria, recependo una direttiva comunitaria.
Lavoro, gender gap salariale, carriere, welfare, lavoratrici autonome e molestie uno dei gruppi di lavoro, al quale hanno aderito molte componenti della Commissione, mentre altre si concentreranno, soprattutto, sul linguaggio di genere e sull'immagine della donna nei media, evidenziando anche l'opportunità di moduli su questa materia nei programmi delle scuole di giornalismo. In programma anche un monitoraggio del Manifesto di Venezia.
Grande interesse hanno suscitato i dati del questionario sulle molestie nei media rilanciati nel corso di un seminario aperto al pubblico: la volontà è quella di allargare l'indagine anche ai periodici e al lavoro autonomo, verificando un percorso corretto in sinergia, soprattutto, con Inpgi e Ordine, per avere una anagrafe corretta e un campione scientificamente attendibile ed esaustivo.
All'incontro hanno partecipato, fra gli altri, Susanna Camusso, responsabile Politiche di genere della Cgil, e la direttrice del Tg3, Giuseppina Paterniti. «Mi hanno colpito vari aspetti di questa indagine – ha commentato Camusso – come il non denunciare, che è figlio della non fiducia, dalla sensazione che nulla possa cambiare. Anche per questo ci auguriamo che l'Italia aderisca alla proposta di convenzione/raccomandazione Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) contro la violenza di genere sul posto di lavoro. Per ora, però, non sappiamo ancora cosa farà il governo». Per far emergere il tema delle molestie nei media «bisogna affrontare quello del potere nel luogo di lavoro, e su quello la strada delle donne è ancora lunga», ha evidenziato Paterniti.