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Contratti 26 Ott 2006

Fieg: “Editori mantengono posizione di fermezza”

''L'invito della FNSI alla proclamazione di una settimana di sciopero consecutivo nei giornali e, con modalità diverse, nell'emittenza televisiva, conferma l'assoluto disprezzo della stessa per le esigenze informative dei cittadini e l'incoscienza con la quale sta conducendo la vertenza sindacale, ignorando le difficoltà attuali e le necessità di rinnovo del settore della stampa impegnata in un duro confronto con i mezzi emergenti di comunicazione che usufruiscono di favorevoli condizioni contrattuali, di organizzazione e di economicità di esercizio''.

''L'invito della FNSI alla proclamazione di una settimana di sciopero consecutivo nei giornali e, con modalità diverse, nell'emittenza televisiva, conferma l'assoluto disprezzo della stessa per le esigenze informative dei cittadini e l'incoscienza con la quale sta conducendo la vertenza sindacale, ignorando le difficoltà attuali e le necessità di rinnovo del settore della stampa impegnata in un duro confronto con i mezzi emergenti di comunicazione che usufruiscono di favorevoli condizioni contrattuali, di organizzazione e di economicità di esercizio''.

Lo sostiene la Federazione italiana editori giornali in una nota in cui replica all'annuncio della Fnsi sui prossimi scioperi legati alla vertenza contrattuale. ''La stampa, per la propria sopravvivenza e il proprio sviluppo - continua la Fieg - ha necessità assoluta di ricondurre sotto controllo l'abnorme incremento del costo del lavoro giornalistico e di acquisire migliori condizioni di organizzazione del lavoro redazionale. I giornalisti, pur in assenza di rinnovo, continuano ad usufruire dei vantaggi e dei benefici del contratto scaduto e non subiscono danni economici in quanto gli automatismi contrattuali garantiscono ampiamente la copertura dell'inflazione reale. I giornalisti perseguono, inoltre, rivendicazioni retributive e normative che non hanno corrispettivo in nessun Paese europeo''. Conclude la Fieg: ''La libertà di stampa del Paese si difende assicurando alle imprese solidità economica e possibilità di sviluppo. Gli editori mantengono la loro posizione di fermezza quali che siano le azioni prospettate''. (ANSA)

@fnsisocial

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