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La copertina del Report 2024
Libertà di informazione 05 Mar 2025

Europe Press Freedom Report 2024: «La situazione dell'Italia è sempre più critica»

Pubblicato il rapporto annuale sulla libertà di stampa in Europa pubblicato dalla Piattaforma per la sicurezza dei giornalisti sponsorizzata dal Consiglio d'Europa.

«In Italia la situazione sta diventando sempre più critica per i giornalisti, i media del servizio pubblico e i media indipendenti». È quanto afferma il rapporto annuale sulla libertà di stampa in Europa pubblicato mercoledì 5 marzo 2025 dalla Piattaforma per la sicurezza dei giornalisti sponsorizzata dal Consiglio d'Europa, nel capitolo 'Paesi in evidenza' focalizzato su Italia, Georgia e Slovacchia, 

Le 15 organizzazioni che formano la piattaforma, per lo più attive nella difesa della libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti, si concentrano sui tre Paesi dopo un «grande aumento delle segnalazioni» su di loro nel 2024.

«La combinazione dell'influenza politica sull'emittenza pubblica e l'uso strategico delle cause per diffamazione pone una seria sfida alla libertà dei media in Italia», si legge nel documento, che tuttavia annovera fra le 'buone pratiche' il sistema creato nel 2017 da Fnsi, Ordine dei giornalisti e ministero dell'Interno per proteggere i giornalisti, in particolare dalla criminalità organizzata.

Fra le questioni messe in risalto c'è quella dell'indipendenza della Rai. Il rapporto evidenzia che Roma non ha ancora risposto alle segnalazioni che la piattaforma ha pubblicato nel 2023 sulle nomine politiche in Rai e alla cancellazione della trasmissione di Roberto Saviano.

Così come nel capitolo dedicato al Belpaese viene citata la vicenda della potenziale acquisizione dell'agenzia di stampa Agi da parte del parlamentare Antonio Angelucci, parlamentare della Lega che controlla già diversi importanti quotidiani.

L'altro punto sensibile per l'Italia sollevato nel rapporto è quello relativo alle leggi e le pratiche di diffamazione. La piattaforma ha pubblicato un focus specifico a tale riguardo su 9 Paesi (Azerbaigian, Croazia, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Serbia, Turchia e Regno Unito) in cui viene evidenziato che la legislazione sulla diffamazione e come è applicata incidono sulla libertà di espressione.

Quando la piattaforma è stata creata nel 2015, gli Stati si sono impegnati a rispondere alle segnalazioni indicando le misure prese per risolvere i problemi evidenziati. I partner della piattaforma indicano tuttavia che «dal 2015 a dicembre 2024 sono state pubblicate quasi 2mila segnalazioni, e che la metà ha ricevuto una risposta dallo Stato membro interessato e quasi un quarto è stato risolto».

PER APPROFONDIRE
Di seguito è possibile scaricare il rapporto in formato pdf.

@fnsisocial

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