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Il giornalista Francesco Cancellato (Foto: ImagoEconomica)
Libertà di informazione 06 Feb 2025

Caso spyware, Fnsi: «Solidarietà a Francesco Cancellato. Pronti a ogni iniziativa a tutela dei colleghi spiati»

La segretaria generale Costante ha sentito il direttore di Fanpage ed espresso preoccupazione per la vicenda. «L'informazione non può essere soggetta a controlli né censure», ha ribadito. Il presidente Di Trapani: «Il governo ha il dovere di spiegare. Pubblicamente. E con urgenza».

La segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante ha sentito giovedì 6 febbraio 2025 il direttore di Fanpage Francesco Cancellato, giornalista di inchiesta e uno dei sette italiani vittime dello spyware di Paragon. Costante ha espresso al collega solidarietà, la grande attenzione e la preoccupazione della Fnsi per la vicenda, soprattutto dopo che Paragon, come riporta il Guardian, ha sospeso i suoi contratti con l'Italia.

«La libertà di informazione – rileva la segretaria generale – è uno dei capisaldi della nostra Costituzione. Vogliamo credere che lo spyware non sia stato usato dalle autorità italiane, ma non possiamo neppure dimenticare che in sede di approvazione del Media Freedom Act l'Italia era stata tra i Paesi che chiesero maggiore libertà nel controllo dei giornalisti e dei mezzi di informazione. Ricordiamo a tutti che secondo la nostra Costituzione l'informazione non può essere soggetta a controlli né censure. La speranza è che non emergano altri casi, ma siamo pronti ad ogni iniziativa per tutelare i colleghi spiati nonostante i divieti della Costituzione e delle leggi italiane ed europee».

Sulla vicenda interviene anche il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, che pone alcune domande: «La società Paragon che fornisce spyware aveva contratti in Italia? E li aveva con agenzie governative? O comunque con apparati dello Stato italiano? Il governo ha il dovere di spiegare. Pubblicamente. E con urgenza. E nel caso dire quali giornalisti sono stati spiati, da chi e perché. Questa vicenda sta assumendo contorni inquietanti. Per questo formalizzeremo la richiesta di spiegazioni da parte della Fnsi in occasione della riunione dell'Osservatorio cronisti minacciati fissata per la prossima settimana».

@fnsisocial

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