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L'esterno del Parlamento europeo (Foto: europarl.europa.eu)
Libertà di informazione 10 Feb 2025

Spionaggio, eurodeputati chiedono commissione di inchiesta su Paragon

Lettera alla presidente del Parlamento Ue: «Scandalo che riguarda l'Unione Europea perché in gioco c'è la violazione dei dati personali e la libertà di stampa».

Alcuni eurodeputati, tra cui Nicola Zingaretti e Sandro Ruotolo del Pd, Pasquale Tridico del M5S, Benedetta Scuderi dei Verdi e Domenico Lucano di Avs hanno scritto una lettera alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola per chiedere l'istituzione di una commissione di inchiesta sul caso dello spionaggio a danni di una novantina di persone operato tramite lo spyware Graphite creato dalla società israeliana Paragon.

«Siamo a conoscenza - scrivono - che sarebbero coinvolti tredici Paesi dell'Unione europea: Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia. Noi pensiamo che questo scandalo riguardi l'Unione Europea perché in gioco c'è la violazione dei dati personali e la libertà di stampa. In questa spy story ci sono alcune certezze e tanti interrogativi. La prima certezza è che la società israeliana ha venduto il trojan ai governi».

«Ne è stato fatto un uso improprio, un abuso? - continuano - Perché e da chi sono stati illegalmente intercettati il direttore di un giornale e attivisti di una Ong impegnati nel Mar Mediterraneo a salvare migranti? Vogliamo sapere quante di queste intercettazioni sono state abusive e se risulta vera la notizia diffusa dai quotidiani Haaretz e The Guardian che il contratto di cessione sia stato interrotto con l'Italia per aver spiato giornalisti o attivisti».

Alla luce di tutto questo, la lettera si chiude chiedendo l'istituzione di una commissione di inchiesta al Parlamento Europeo.

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