«Le giornaliste sono tante, ma la loro voce si sente ancora troppo poco. Non solo è difficile avere ruoli dirigenti nei giornali, ma anche negli enti di categoria siamo troppo spesso sottorappresentate». Lo afferma la Commissione pari opportunità della Fnsi che, «alla vigilia di una nuova, grande tornata elettorale, come è quella dell'Ordine dei giornalisti, in cui si rinnovano i ruoli nazionali e quelli di tante regioni», lancia un appello «a tutte le colleghe e a tutti i colleghi perché si vada verso una vera e compiuta democrazia paritaria all'interno dei nostri organismi».
Per la Cpo Fnsi, «anche l'informazione, anche la nostra rappresentanza, ha necessità di liberarsi da un approccio ai problemi marcatamente maschile. Le colleghe – conclude la Commissione – devono essere portate a governare i nostri enti. Il "passo di lato", che tante volte è stato chiesto a noi, devono cominciare a farlo gli uomini, specie là dove sono già emerse le candidature di valide colleghe».
Come noto, le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale e degli Ordini regionali dei giornalisti si svolgeranno quest'anno, per la prima volta, in modalità mista, per via telematica o in presenza.
In prima convocazione si potrà votare online il 13 e 14 ottobre dalle 10 alle 20 e in presenza domenica 17 dalle 10 alle 18. Eventuale ballottaggio: 20-21 ottobre dalle 10 alle 20 in modalità telematica e 24 ottobre dalle 10 alle 18 in presenza.
Nel caso in cui, alla prima convocazione, non abbia votato almeno la metà degli aventi diritto al voto iscritti nei rispettivi elenchi, avrà luogo la seconda convocazione prevista per il 20 e 21 ottobre con voto online dalle 10 alle 20 e il 24 ottobre in presenza dalle 10 alle 18.
In questo caso l'eventuale ballottaggio è previsto il 3 e il 4 novembre in modalità online dalle 10 alle 20 e domenica 7 novembre in presenza dalle 10 alle 18.
Per poter partecipare al voto, sia in modalità telematica che in presenza, è necessario che l'elettore abbia comunicato un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e sia in regola con il pagamento delle quote, compresa quella dell'anno in corso, il 2021.