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Il presidente dell'Unione giornalisti dell'Ucraina, Sergiy Tomilenko (Foto: X @Stommedia)
Internazionale 23 Feb 2024

Due anni di guerra in Ucraina, Tomilenko (Nuju): «La solidarietà internazionale è fondamentale per il nostro lavoro»

In una intervista pubblicata sul sito web della Efj, il presidente dell'Unione nazionale dei giornalisti ucraini fa il punto della situazione alla vigilia del tragico anniversario.

Il 24 febbraio 2024 segna il secondo anniversario dell'invasione russa che ha dato inizio alla guerra in Ucraina. Alla vigilia della tragica ricorrenza Sergiy Tomilenko, presidente dell'Unione nazionale giornalisti ucraini (Nuju) e componente del Direttivo della Efj, fa il punto della situazione in un'intervista pubblicata sul sito web del sindacato europeo.

«Purtroppo – rileva – quella guerra su vasta scala, che nei primi giorni di febbraio 2022 sembrava un incubo destinato a finire nel giro di pochi giorni o settimane, va avanti ormai da due anni. Non vediamo alcuna prospettiva imminente per la sua fine. In queste condizioni, è difficile per il mondo mantenere l'attenzione su questa guerra per così tanto tempo».

Tomilenko evidenzia quindi la condizione dei giornalisti ucraini: «La necessità più urgente riguarda le attrezzature di sicurezza: giubbotti antiproiettile, elmetti e kit di pronto soccorso tattico. Alle redazioni mancano risorse finanziarie, tante pubblicazioni chiudono. Mancano le attrezzature tecniche, che spesso si rompono a causa degli spostamenti, dei bombardamenti e dello sfruttamento intensivo. I media più colpiti sono quelli locali».

Il presidente del sindacato nazionale rimarca poi quanto sia importante per i colleghi ucraini la rete dei Centri di solidarietà dei giornalisti: «Nuju è grata ai nostri partner internazionali per aver sostenuto la nostra iniziativa per creare la rete dei centri di solidarietà dei giornalisti nell'aprile 2022: cinque piccoli uffici grazie al cui supporto molti giornalisti hanno deciso di restare nella professione».

E ricorda il sostegno dei sindacati dei giornalisti europei e le iniziative come le mostre fotografiche sul lavoro dei reporter durante la guerra in Ucraina realizzate a Bruxelles e Parigi che «contribuiranno – osserva Tomilenko – a sviluppare nuove discussioni sull'importanza di un ulteriore sostegno all'Ucraina, agli ucraini e ai giornalisti ucraini e sull'importanza del giornalismo professionale nel momento attuale».

PER APPROFONDIRE
L'intervista integrale a Sergiy Tomilenko, presidente del sindacato ucraino dei giornalisti Nuju è pubblicata sul sito web della Efj,

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