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Fnsi 20 Giu 2002

Delegazione Ifj incontra Arafat a Ramallah Difficoltà nel rientro a Gerusalemme: spari ad un posto di blocco

Delegazione Ifj incontra Arafat a Ramallah Difficoltà nel rientro a Gerusalemme: spari ad un posto di blocco

Delegazione Ifj incontra
Arafat a Ramallah
Difficoltà nel rientro
a Gerusalemme:
spari ad un posto
di blocco

19 giugno 2002. ANSA - ''Stanno sparando, scappo, scappiamo tutti, anche noi giornalisti''. Franco Siddi, presidente della Fnsi, sta raccontando al cronista di essere bloccato con una delegazione di giornalisti stranieri al checkpoint di Bet Hanina, a un chilometro circa dal luogo dove è avvenuto l'attentato suicida di questo pomeriggio a Gerusalemme, quando si sente una raffica di spari. Il posto di controllo, sulla strada che congiunge Gerusalemme a Ramallah, è sorvolato da un elicottero. ''Quando siamo passati da qui ieri pomeriggio - racconta all'Ansa Siddi poco prima di interrompersi per gli spari -, la situazione era tranquillissima, non c'era praticamente nessuno. Adesso si fronteggiano due masse di soldati, divisi da recinti e cavalli di Frisia. Su entrambi i lati del posto di blocco ci sono centinaia di persone: arabi-israeliani che si accingono a far ritorno in Israele e palestinesi diretti a Ramallah. Adesso saremo più o meno in quattrocento, e la situazione è certamente tesa''. Siddi è bloccato al checkpoint di Bet Hanina con altri tre giornalisti europei: Aidan White dell'Ifj (International federation of Journalists), Jeremy Dear della Nuj (il sindacato dei giornalisti inglesi) e Alex Nakrasso della sezione giornalisti della Cgt (il sindacato francese). I quattro sono impegnati in una missione sullo stato dei media in Medio Oriente. ''Con i colleghi - racconta - alle 17:40 siamo stati ricevuti a Ramallah dal presidente dell'Anp Yasser Arafat. Arafat era disperato. Ha condannato gli attentati, ci ha detto che la crisi ha raggiunto l'ultimo stadio e ci ha chiesto di sensibilizzare la comunita' internazionale perché intervenga subito. Abbiamo lasciato Arafat alle 18:10, siamo passati al checkpoint di Ramallah e qui a Bet Hanina ci hanno bloccati. Siamo fermi qui da due ore e mezzo, e non sappiamo che cosa succederà. Comunque, la gente è abbastanza ordinata, aspetta pazientemente e non si muove...''. Poi dalla cornetta del telefono si sentono, chiarissimi, gli spari. ''Scappiamo, andiamo via, ciao, ciao'' urla Siddi. E il telefono rimane muto. Siddi è poi riuscito a far ritorno a Gerusalemme con gli altri giornalisti stranieri che erano rimasti bloccati con lui al posto di blocco di Bet Hanina. Lo ha detto egli stesso all'Ansa.

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