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Internazionale 28 Apr 2006

Cuba-Usa, divampa la guerra delle frequenze radiotelevisive

Cuba accusa gli Stati Uniti di aver incrementato i finanziamenti necessari a promuovere una “guerra radio-elettronica” contro la nazione. Nel corso del dibattito dell’Assemblea Generale della Commissione Informazione delle Nazioni Unite, l’ambasciatore cubano Rodrigo Malmierca ha dichiarato che “il budget USA per il 2006 ha previsto lo stanziamento di 37 milioni di dollari per la propaganda anti-Cuba attraverso la sua radio-tv Marti, 10 milioni di dollari in più rispetto al 2004”.

Cuba accusa gli Stati Uniti di aver incrementato i finanziamenti necessari a promuovere una “guerra radio-elettronica” contro la nazione. Nel corso del dibattito dell’Assemblea Generale della Commissione Informazione delle Nazioni Unite, l’ambasciatore cubano Rodrigo Malmierca ha dichiarato che “il budget USA per il 2006 ha previsto lo stanziamento di 37 milioni di dollari per la propaganda anti-Cuba attraverso la sua radio-tv Marti, 10 milioni di dollari in più rispetto al 2004”.

L’ambasciatore ha inoltre evidenziato che “gli USA bombardano Cuba con 2.107 ore di trasmissioni radiotelevisive a settimana attraverso 24 frequenze, in palese violazione delle regole stabilite dal Comitato Internazionale per le Registrazioni delle Frequenze. Delle 18 emittenti radiofoniche che trasmettono programmi contro Cuba, 12 sono direttamente diffuse dall’isola. Di queste, ‘The Voice of America’ e ‘Radio-TV Marti’ sono di proprietà del governo statunitense”. Secondo l’alto rappresentante cubano “nella sua speranza di distruggere la rivoluzione, Washington ha rafforzato il suo potere mediatico aumentato il numero di frequenze, invadendo i sistemi di trasmissione, studiando e realizzando nuove piattaforme per l’invio del segnale di TV Marti. Ad ogni modo - ha precisato l’ambasciatore - queste azioni sono fallite grazie all’abilità di tecnici e specialisti cubani, che hanno interferito con successo nelle bande di frequenza TV e in molti canali di trasmissione radiofonici per contrastare questo attacco mediatico”. (Astro9colonne)

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