“Fare rete con istituzioni o movimenti che perseguano una più diffusa eguaglianza e qualità del lavoro e della vita. Questo è l’obiettivo della Cpo (la commissione pari opportunità della Fnsi). Per questo la Cpo, fuori da ogni connotazione politica, segue con particolare attenzione il progetto di legge “a sostegno delle donne” che è stato presentato in Senato da (primi firmatari) Dato, Levi Montalcini, Amato e Treu.
La Commissione pari opportunità della Fnsi, comunica: “Fare rete con istituzioni o movimenti che perseguano una più diffusa eguaglianza e qualità del lavoro e della vita. Questo è l’obiettivo della Cpo (la commissione pari opportunità della Fnsi). Per questo la Cpo, fuori da ogni connotazione politica, segue con particolare attenzione il progetto di legge “a sostegno delle donne” che è stato presentato in Senato da (primi firmatari) Dato, Levi Montalcini, Amato e Treu. Il progetto intende fare leva su quattro elementi: organizzazione del lavoro, welfare, imprenditorialità, attuazione dell’art. 51 della Costituzione. La Cpo seguirà, e segnala ai colleghi, la conferenza stampa di presentazione del progetto di legge che si terrà mercoledì 6 luglio 2005 alle ore 12,00 presso la sala del Cenacolo in vicolo Valdina.” DISEGNO DI LEGGE La "Conferenza di Lisbona", nell'individuare gli obiettivi per la realizzazione di un più moderno modello europeo e di una economia in crescita con nuovi posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, evidenzia il primato negativo dell'Italia realtivo all'occupazione femminile e, forse ancor più negativo, alla partecipazione delle donne alle cariche elettive. Su questi settori di "defict partecipativo delle donne" il disegno di legge DATO-LEVI MONTALCINI, intende intervenire attraverso: · il sostegno alla partecipazione al lavoro delle donne, · la promozione dell'imprenditoria e dell'imprenditorialità femminili, · il sostegno al reddito delle madri lavoratrici, nonché interventi in materia di politiche per la famiglia. · l'attuazione dell'art. 51 della Costituzione in materia di pari opportunità nell'accesso agli uffici e alle cariche elettive. Il disegno tocca e regola quattro ambiti significativi, partendo dall'analisi delle difficoltà oggettive che le donne incontrano nell'accesso al mercato del lavoro e nella affermazione nella professione, a parità di formazione e qualificazione. Nella prima parte, infatti, il testo propone l'introduzione di specifici incentivi fiscali per i datori di lavoro all'assunzione di lavoratrici giovani; riconosce agevolazioni fiscali al nucleo familiare di appartenenza della lavoratrice come stimolo alla ripresa dell'attività lavorativa; promuove il ricorso volontario alla prestazione di lavoro part-time e la flessibilità oraria. L' istituto del congedo parentale viene potenziato con una nuova disciplina del trattamento economico e normativo ( l'indennità dovuta è elevata fino al 70% della retribuzione ed il periodo massimo complessivo di congedo che i genitori possono richiedere è portato a nove mesi) e un pieno diritto alla tutela della maternità, delle malattie e dell'infortunio viene riconosciuto alle lavoratrici parasubordinate -ora "a progetto". La seconda parte, è dedicata, invece, ad interventi a sostegno dell'imprenditoria e dell'imprenditorialità femminili e viene proposta l'istituzione di un "Comitato per l'imprenditoria femminile" con funzioni di indirizzo e programmazione generale per la formazione continua di lavoratrici autonome, per la promozione della cultura di impresa tra le donne e per il controllo sulla corretta attuazione delle normative nazionali e comunitarie nelle stesse materie. Nella sezione "politiche per la famiglia" si promuovono disposizioni atte a potenziare e razionalizzare gli istituti di sostegno al reddito delle famiglie con figli e l'adozione di strumenti di risparmio agevolato per promuovere l'autonomia dei giovani. Infine, nell'ultima parte, il disegno di legge si dedica alle misure di attuazione dell'art. 51 della Costituzione in materia di pari opportunità nell'accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive. Questo nell'esigenza di un rinnovamento delle istituzioni da realizzarsi non solo nel rispetto dei principi democratici, ma anche con l'obiettivo di uno stato aperto, più vicino ai cittadini, capace di corrispondere meglio ai bisogni di una società in trasformazione, più esigente e ricca di elementi di partecipazione democratica. La vera SFIDA, dunque, per uomini e per donne, è quella di inserirsi nei processi politici e decisionali soprattutto in una fase di transizione e cambiamento come l'attuale: LA VIA MAESTRA E' L'INSERIMENTO NEI PROCESSI POLITICI IN CUI COESISTONO VOLONTA' E RESPONSABILITA' PERSONALE.