«Cari lettori, il Corriere della Sera e il sito Corriere.it oggi e domani non avranno le firme dei giornalisti del vostro quotidiano che, in questo modo, intendono protestare contro la decisione dell'azienda di chiusura del tavolo di confronto sulla flessibilità del lavoro, utilizzata per fare un giornale di qualità anche nei momenti più complessi degli oltre due anni di pandemia, e per il pessimo stato delle relazioni sindacali con l'azienda». È quanto si legge in un comunicato del Cdr pubblicato, anche online, giovedì 6 ottobre 2022.
«I giornalisti del Corriere – incalza il Comitato di redazione –, inoltre, sono ancora in attesa di conoscere i dettagli industriali della fusione tra Rcs Mediagroup Spa e Rcs Edizioni locali che l'azienda, in una comunicazione al Cdr, al momento ha posticipato. Troverete le firme dei collaboratori, molti pagati a pezzo e al minimo contrattuale, che altrimenti perderebbero la loro retribuzione».