Un coro di consensi per l'avvenuta intesa tra editori e giornalisti sull'ipotesi di rinnovo del contrtto nazionale di lavoro Fnsi-Fieg. Registriamo gli interventi di Vincenzo Vita, Enzo Carra, Luigi Zanda, Paolo Gentiloni, tutti deputati e senatori del Pd
(AGI) - Roma, 27 mar. - L'accordo raggiunto tra Fieg e Fnsi per il rinnovo del contratto dei giornalisti "chiude un periodo di quattro anni di vacanza e incertezza". "Si tratta di un ottimo risultato centrato grazie al responsabile impegno di entrambi le parti che hanno cosi' chiuso una sofferta trattativa permettendo ad aziende e lavoratori di affrontare il periodo di crisi economica con basi e strumenti certi". Cosi' il senatore del Pd Vincenzo Vita, ha commentato l'accordo raggiunto sul contratto dei giornalisti. "E' un accordo importante - ha aggiunto - non solo per le categorie interessate, ma per tutto il Paese perche' coinvolge direttamente il diritto al pluralismo dell'informazione e alla liberta' di stampa, principi che vanno tutelati a garanzia del corretto funzionamento di ogni democrazia, tanto piu' in Italia. Tanto piu' alla vigilia di vasti sommovimenti tecnologici ed economici dell'intero universo della comunicazione".(AGI) Dopo piu' di quattro anni di trattative la firma dell'accordo tra Fnsi e Fieg per il contratto dei giornalisti ''costituisce una tappa importante per avviare una politica di rilancio dell'informazione in Italia''. Ora pero' e' il momento, sottolinea Enzo Carra del Pd, ''che si mettano in campo, da parte del governo e del Parlamento, ulteriori e piu' significative misure e strumenti di intervento pubblico efficaci per ridare ossigeno e slancio alle imprese del settore, quanto mai provate dalla crisi. Qualche settimana fa il Parlamento ha approvato l'estensione ai giornalisti dei periodici della possibilita' di riscorso al prepensionamento e una misura di sostegno finanziario all'istituto di previdenza dei giornalisti. Bene, ma non basta''. Alle norme per rafforzare gli ammortizzatori sociali nel settore dell'editoria, prosegue, bisogna aggiungere ''quelle forme di sostegno che consentano di ridurre al massimo il ricorso agli ammortizzatori sociali''. Carra ricorda che il Governo ha accettato un suo ordine del giorno che lo impegnava a promuovere ''una vera e propria politica industriale nell'editoria, adottando le necessarie misure 'per agevolare gli investimenti nel settore, aiutare le imprese ad essere competitive, favorire l'occupazione e lo sviluppo del mercato attraverso una piu' efficiente rete distributiva, promuovere la lettura tra i giovani'. E' venuto il momento - conclude - per il governo di onorare quell'impegno''. ''Una buona giornata per la stampa italiana'': e' il commento del vicepresidente vicario dei senatori del Pd, Luigi Zanda, all'ipotesi di accordo sul nuovo contratto siglata da editori e sindacato giornalisti. Per Zanda l'accordo ''e' la premessa indispensabile per il buon funzionamento di un settore industriale delicatissimo da cui dipendono la liberta' di stampa e il pluralismo dell'informazione''. Rilevato che la crisi economica generale sta accrescendo le difficolta' del settore, con i giornali che perdono copie e fette di mercato pubblicitario, Zanda ha osservato che in una situazione tanto pericolosa ''l'accordo sul contratto e' stato possibile per il senso di responsabilita' degli editori e dei giornalisti che, non senza sacrifici sul piano economico e normativo, hanno ragionevolmente trovato un punto d'incontro che ha tenuto conto degli attuali problemi generali dell'editoria non solo italiana''. Zanda ha rivolto un riconoscimento ai vertici del sindacato dei giornalisti e della federazione degli editori ed in particolare a Franco Siddi e Alberto Donati ''per aver finalmente centrato un obiettivo molto importante''. E’molto positivo'' che si sia finalmente raggiunto l'accordo per il contratto tra Fnsi e Fieg. La pensa cosi' Paolo Gentiloni, responsabile cultura del pd. Positivo, spiega l'ex ministro delle comunicazione" (ANSA) - ROMA, 27 MAR - ''La firma del contratto dei giornalisti riafferma la volonta' della categoria alla contrattazione collettiva. Ora la politica deve pensare ad una legge di riforma complessiva dell'editoria'': lo dice il portavoce di articolo 21 Beppe Giulietti. ''Va dato atto alla Federazione nazionale della stampa - sottolinea - di questo risultato e di aver raggiunto un'intesa in una situazione contingente difficilissima''. Roma, 27 mar. - 'E' importante che dopo piu' di quattro anni si sia finalmente conclusa una trattativa difficile ma che non poteva prorogarsi ulteriormente'. Cosi' il senatore del Pd Tiziano Treu, vicepresidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama, commenta la firma dell'ipotesi di contratto dei giornalisti. 'Dalle prime notizie pare si sia arrivati ad un contratto piu' moderno, piu' adeguato alle opportunita' e all'esigenze del mondo dell'informazione, profondamente mutate in questi anni anche a causa dei progressi della tecnologia multimediale'. 'L'augurio - conclude Treu - e' che la firma dell'ipotesi del nuovo contratto dia nuova linfa e vigore ad un settore importante non solo per la vita economica del Paese ma anche per quella pubblica e per la democrazia'. (AGI)