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Rai 26 Set 2010

Cancellata "Neapolis": oggi astensione audio-video dei giornalisti della Tgr della Campania. L'Assostampa solidale con il Cdr Il segretario dell'Usigrai Verna: "Questo sciopero è solo l'inizio della protesta contro questa decisione immotivata" - Ca

Il 27 settembre i giornalisti Rai della testata giornalistica regionale della Campania effettueranno una giornata di astensione audio-video, dalle 6 alle 6, per protestare contro la cancellazione della rubrica nazionale «Neapolis», prodotta nella sede di Napoli da undici anni

Il 27 settembre i giornalisti Rai della testata giornalistica regionale della Campania effettueranno una giornata di astensione audio-video, dalle 6 alle 6, per protestare contro la cancellazione della rubrica nazionale «Neapolis», prodotta nella sede di Napoli da undici anni

L'assemblea ha già affidato al comitato di redazione un pacchetto di cinque giorni di sciopero. «I rappresentanti sindacali della redazione ritengono che nel deprecabile il disegno di depotenziamento dell'informazione regionale cui non si è saputo opporre il direttore della testata - si legge nel comunicato che sarà letto nelle edizioni del Tg e del Gr che andranno in onda in forma ridotta senza servizi in voce - il ruolo della redazione napoletana esca particolarmente mortificato per la cancellazione della rubrica Neapolis sulle nuove tecnologie, da 11 anni in onda dai nostri studi con costante successo di pubblico, e dall'assoluta inaccettabile mancanza di un progetto alternativo che non svilisca il lavoro di tanti anni e il rapporto con il pubblico. Il Comitato di redazione si riserva qualunque altra iniziativa utile alla salvaguardia delle esperienze professionali maturate, negli anni, dalla redazione di Napoli». (AGI) IMMOTIVATA LA VOLONTA' DI PENALIZZARE LA REDAZIONE
Lo sciopero indetto per domani dai giornalisti della redazione Rai di Napoli per protestare contro la cancellazione dai nuovi palinsesti della rubrica 'Neapolis' ''e' solo l'inizio'', avverte in una nota Carlo Verna, segretario dell'Usigrai.
Per Verna, e' ''immotivata e imperscrutabile la volonta' di penalizzazione di Napoli. Considero grave il comportamento tenuto in mesi di trattativa dal direttore generale Masi e dal vicedirettore generale Marano - spiega - che rinviando, sottovalutando, promettendo possibili soluzioni e alla fine scegliendo lo scontro hanno determinato lo sciopero della redazione partenopea, che ha avuto pazienza oltre ogni limite e che responsabilmente ha cercato fino all'ultimo di evitare di sottrarre il servizio agli utenti. E' talmente evidente il ridimensionamento che l'informazione in partenza da Napoli subisce che il numero dei colleghi assegnati con contratti alla redazione e' stato diminuito dalla stessa Rai di tre unita'''.
''Lo sciopero di Napoli di domani - conclude il segretario dell'Usigrai - e' solo l'inizio. Ci mobiliteremo e solleciteremo tutte le istituzioni''. (ANSA) RAI, ASSOSTAMPA CAMPANIA SOLIDALE CON IL CDR PER LO SCIOPERO CONTRO LA CANCELLAZIONE DI NEAPOLIS
Napoli, 27 settembre - L’Assostampa Campania è vicina al C.d.R. ed ai Colleghi della redazione Rai di Napoli che oggi scioperano per la cancellazione del palinsesto della rubrica nazionale Neapolis. Il Sindacato dei giornalisti Campani sostiene e sosterrà con forza ogni iniziativa tesa alla salvaguardia delle esperienze professionali maturate dalla redazione di Napoli. Neapolis da 11 anni ha sempre riscontrato successo di pubblico: cancellarla costituisce per il Paese e per l’informazione una mortificazione in termini di qualità e professionalità.
Il Presidente
Enzo Colimoro RAI: VERNA (USIGRAI), BUONGIORNO ITALIA ANDAVA RINVIATO A DOPO LO SCIOPERO. TRISTE CHE MACCARI SI SIA SCHIERATO CONTRO LA SUA REDAZIONE
Roma, 27 settembre - 'Buongiorno Italia' andava rinviato a dopo lo sciopero. Lo scrive in una nota il segretario Usigrai Carlo Verna nel giorno in cui la redazione Rai di Napoli ha incrociato le braccia per protestare contro la soppressione della rubrica 'Neapolis'. "Buongiorno mezza Italia! La trasmissione, che in realtà si chiamerebbe Buongiorno Italia - sottolinea il sindacalista - ha due poli centrali Milano e Napoli, che gestiscono i collegamenti per il centro-nord e per il centro sud. Di fronte allo sciopero della redazione napoletana e alla solidarietà di quella lombarda, tre erano le possibili alternative. La prima , la più logica e corretta: differire di un giorno la riproposizione della trasmissione che così ha fatto il suo debutto dimezzata. La seconda far fare tutto ai colleghi milanesi, anche in sostituzione di quelli in sciopero a Napoli , prefigurando da un lato la loro protesta, dall'altro il ricorso per comportamento antisindacale da parte dei napoletani, la terza appunto presentarsi al pubblico con un prodotto largamente incompleto. Una cosa mai vista prima in Rai ! Triste - conclude Verna - davvero che il direttore della TgR Alberto Maccari si sia così schierato contro una sua redazione e contro la parte più debole del territorio". (ADNKRONOS) RAI: IERVOLINO, SU SEDE NAPOLI DISEGNI INGIUSTI E DEVASTANTI SU NEAPOLIS, BUONGIORNO EUROPA E DIGITALE SFUGGE SENSO SCELTE
NAPOLI, 27 SETTEMBRE - ''Esprimo la mia più viva e convinta solidarietà ai giornalisti della sede Rai di Napoli, e siamo al loro fianco contro il disegno ingiusto e devastante che sta fortemente ridimensionando gli spazi e le opportunità dell'informazione a Napoli e nel Sud''. Così, il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, in una nota diffusa alla stampa nella quale commenta, tra l'altro, i progetti aziendali che riguardano la sede per la Campania della Rai. ''La chiusura di Neapolis e di Buongiorno Europa, la paventata cancellazione o il trasferimento sul digitale della terza edizione del Tgr, il ridimensionamento sotteso della redazione, a quale logica rispondono'', chiede il primo cittadino di Napoli.
''Ci sfugge il senso delle scelte - ribadisce Iervolino - alle quali stiamo assistendo negli ultimi mesi, che vedono l'azienda pubblica concentrare da Roma in su consistenti investimenti mentre si assottigliano, giorno dopo giorno, le risorse e gli spazi assegnati ai nostri territori, perfino quando hanno fatto scuola, nell'ultimo decennio in settori strategici, come è stato per Neapolis nel campo dell'informazione sulle nuove tecnologie''. 
''Rifiutiamo con forza questo ennesimo scippo - conclude il sindaco - che si sta perpetrando al nostro territorio e contro il tentativo di mortificare una delle nostre realtà più vive e qualificate siamo e saremo al fianco dei giornalisti della sede Rai di Napoli''. (ANSA)


 

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