Due giornalisti spagnoli, dei quali era stata denunciata la scomparsa lunedì 26 aprile, sono stati trovati morti nella regione orientale di Fada N'Gourma-Pama, in Burkina Faso. Lo riportano le autorità del Paese africano e della Spagna. Si tratta di David Beriáin, 44 anni, noto giornalista televisivo e fondatore di 93 Metropolitans, e del cameraman Roberto Fraile. Stavano seguendo un convoglio attaccato da uomini armati non identificati vicino alla riserva di Pama.
Secondo quanto riferito, i giornalisti, accompagnati da un cittadino irlandese anche lui ucciso, si erano recati nella regione per realizzare un documentario sulla protezione dei parchi naturali.
In un comunicato, il ministro delle Comunicazioni del Burkina Faso ha definito gli assalitori terroristi, spiegando che hanno aperto il fuoco sul convoglio ferendo tre persone mentre quattro erano disperse, tra cui i tre occidentali. Le autorità spagnole hanno confermato l'uccisione dei due giornalisti ricordandoli per il loro «giornalismo coraggioso ed essenziale dalle zone di conflitto».
Federazione internazionale (Ifj) e Federazione europea dei giornalisti (Efj), si sono unite ai sindacati spagnoli dei giornalisti nel condannare queste uccisioni e nel rendere omaggio alle vittime. Le due Federazioni hanno inoltre esortato le autorità del Burkina Faso a identificare e assicurare alla giustizia i responsabili dell'imboscata.
«Questo attacco da parte di un gruppo armato organizzato ad un convoglio protetto dalle forze di sicurezza, è stato chiaramente pianificato. Chiediamo che le autorità del Burkina Faso indaghino su quanto accaduto e identifichino i responsabili il prima possibile, in modo che possano essere arrestati e assicurati alla giustizia», ha dichiarato il segretario generale della Efj, Ricardo Gutiérrez.
«Ancora una volta questo terribile incidente dimostra il pericolo a cui sono esposti i giornalisti mentre raccolgono informazioni a beneficio del grande pubblico», ha aggiunto il segretario generale della Ifj Anthony Bellanger. «Il miglior tributo che possiamo rendere loro – ha concluso – è quello di rendere giustizia a loro e alle loro famiglie ed esortiamo i governi spagnolo e burkinabé a cooperare per garantire che ciò accada».