Il 14 aprile 2021 lo scrittore e giornalista turco Ahmet Altan è stato liberato dopo oltre quattro anni e mezzo di prigionia, con una sentenza della Corte di Cassazione che ha ribaltato la sua precedente condanna. Ahmet Altan era stato incarcerato con l'accusa di aver diffuso 'messaggi subliminali' a favore del tentato colpo di stato nel luglio 2016. Nel 2018, alla fine di un processo che ha suscitato in tutto il mondo la preoccupazione e l'indignazione dei sostenitori della libertà di parola e di opinione, era stato condannato all'ergastolo, poi commutato in dieci anni di carcere.
Il tribunale d'appello ne aveva disposto la scarcerazione, ma la misura era poi stata ritirata per il ricorso della procura e Altan era tornato in carcere. Il 13 aprile una sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani aveva stabilito che la sua detenzione fosse illegittima e costituisse una violazione dei suoi diritti.
Ahmet Altan è un giornalista e scrittore turco, nato ad Ankara nel 1950. Ex direttore del quotidiano Taraf, da sempre critico nei confronti del presidente Erdogan. Per la sua liberazione si sono mobilitati scrittori e intellettuali in tutto il mondo. I suoi romanzi e saggi hanno venduto milioni di copie e sono stati premiati in Turchia e all'estero. 'Scrittore e assassino' (2016, Edizioni E/O) è stato venduto in 7 paesi. La sua memoria difensiva è stata pubblicata in Italia con il titolo 'Tre manifesti per la libertà' (2018, Edizioni E/O). Il suo prossimo romano, 'Signora vita', uscirà il 26 maggio sempre per le Edizioni E/O. (askanews)