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Fnsi 11 Gen 2011

XXVI Congresso Fnsi, il Presidente del Senato, Renato Schifani: “Necessario uno sforzo collettivo per garantire indipendenza, autonomia ed occupazione nei media”

Ringrazio il presidente Roberto Natale e il segretario generale Franco Siddi per il gradito invito ad inaugurare il vostro XXVI congresso nazionale il cui tema "II giornalismo e le sfide del cambiamento" pone argomenti di grande e stringente attualità e invita ciascuno di noi a seria e meditata riflessione.

Ringrazio il presidente Roberto Natale e il segretario generale Franco Siddi per il gradito invito ad inaugurare il vostro XXVI congresso nazionale il cui tema "II giornalismo e le sfide del cambiamento" pone argomenti di grande e stringente attualità e invita ciascuno di noi a seria e meditata riflessione.

Il convegno cade nel 100 anniversario della firma del primo contratto nazionale del lavoro sottoscritto da giornalisti e da editori dei giornali.
La libertà di stampa, conquista di civiltà e di democrazia, chiede innanzitutto garanzie per l'indipendenza e l'autonomia dei giornalisti. Oggi è necessario uno sforzo collettivo ulteriore in grado di superare ogni rischio, anche involontario, di subalternità, condizionata gravemente dalla contrazione occupazionale.
L'occupazione e gli investimenti sono beni essenziali, da tutelare ed incoraggiare senza incertezze.
Per l'equilibrio tra le diverse e legittime esigenze, serve una reale disponibilità di incontro. Pregiudizi e forzature sono dannosi.
Garantire una prospettiva anche per i giovani richiede a tutti uno sforzo comune basato su realismo, volontà, capacità, determinazione nel realizzare progetti concreti e duraturi.
Il futuro dell'informazione segna la generale prospettiva del nostro domani, di un tempo di libertà e responsabilità dove nessuno è spettatore, ma necessariamente protagonista per lo sviluppo e la crescita dell'intero Paese.
La stampa e più in generale l'informazione sono infatti le prime protagoniste della vita politica e civile della Nazione e contribuiscono a costruire, formare, indirizzare l'opinione pubblica e la stessa convivenza civile.
Le nuove tecnologie hanno cambiato stili di vita e comportamenti. Non devono essere viste come un problema o un impedimento, ma interpretate come sfida e stimolo alla ricerca e allo sviluppo. Il flusso inarrestabile di informazioni allarga gli orizzonti della conoscenza e del sapere, permettendo ai cittadini una migliore e compiuta consapevolezza del proprio ruolo, dei propri diritti, dei propri doveri.

Il giornalismo è una risorsa per una cittadinanza attiva in grado di interpretare e affrontare le sfide della modernità.
Comunicare significa anche capacità di trasmettere pensieri ed emozioni perché valori fondanti della comunità siano effettivamente condivisi come patrimonio di tutti e non come esclusiva di qualcuno.
La comunicazione presuppone, pertanto, senso di responsabilità, buona fede, equilibrio. La notizia ha una sua oggettività che merita assoluta trasparenza, ma è anche la chiave di comprensione della realtà che come tale permette a ciascuno di maturare le proprie idee e di ispirare le proprie scelte.
L'informazione autentica, trasparente, aderente alla realtà e alla verità non è mai solo racconto di un avvenimento, ma ricostruzione di una "storia". I maestri del giornalismo sono stati e sono tuttora anche maestri della comunicazione, proprio perché riconoscono le potenzialità di un sapere che si intreccia con la vita e l'esperienza delle persone.
Nel nome dell'informazione e della comunicazione più rigorosa e attendibile molti giornalisti hanno scelto di raccontare, anche le realtà più terribili, in avamposti teatro di guerre o le realtà difficili in territori ad alta densità criminale e mafiosa. Uomini e donne ai quali va la nostra piena e convinta gratitudine per averci consentito di conoscere e di capirei persone che, nonostante tutto e solo in nome della verità, hanno accettato di esporsi, mettendo consapevolmente a rischio la propria vita, alcuni sacrificandola.
Abbiamo un debito di riconoscenza nei loro confronti così come dobbiamo molto ai tanti che ogni giorno, non perdendo mai di vista il dovere di narrare i fatti con l'unico limite della buona fede, in radio, in televisione, sui giornali, sui siti internet, arricchiscono il dibattito pubblico e la crescita delle coscienze individuali e dell'intera collettività.
Tra gli strumenti di garanzia di cui ha bisogno la democrazia, il pluralismo dell'informazione è forse il più rilevante; è certezza di trasparenza, è rispetto delle diverse idee, sensibilità, culture.
Il vero pluralismo non è soltanto formale o numerico, ma di sostanza, perché deve realmente rappresentare le diversità. Tutti i cittadini sono i guardiani di una informazione completa ed esauriente, che garantisce gli spazi per le libere opinioni e che consente una piena e incondizionata manifestazione del pensiero di ciascuno.
E' parte integrante di una informazione completa la possibilità di un contraddittorio rispettoso delle diverse opinioni, che superi la tentazione di facili scorciatoie a senso unico.
Equilibrio e imparzialità uniti al dovere di cronaca possono rendere davvero corretta l'informazione, preservando anche la dignità dell'individuo.
Correttezza dell'informazione, rispetto della riservatezza e dell'individuo segnano il perimetro ideale dove diritto di cronaca e dignità personale sono pienamente garantiti e realizzati.
L'informazione acquista così un valore straordinario di utilità per l'interesse collettivo. Diventa il luogo dove si realizza la socialità.
Soccorrono in questo contesto le regole deontologiche, le vostre regole, che esaltano infatti l'autonomia della professione, la tutelano da critiche e attacchi e che, contemporaneamente, garantiscono il diritto di ogni cittadino ad un'informazione imparziale, equilibrata, corretta, completa.
Il recupero di una dimensione di rispetto reciproco, di verità e di trasparenza è la strada che può accomunare diversi settori dello spazio pubblico.
Anche la fruttuosamente politica la strada è chiamata a percorrere della responsabilità e della pacificazione nell'interesse comune di cittadini ed istituzioni.
Non sempre la pacifì cazione è stato un presupposto scontato. Anche oggi è una scelta politica ed istituzionale auspicabile e sempre più necessaria di fronte all'incertezza di un sistema economico e finanziario ancora esposto seriamente ai rischi dell'instabilità, della speculazione, della crisi sociale.
Resta fondamentale evitare ogni retorica, come è essenziale allontanare ogni tentazione di approssimazione o semplificazione forzata.
E proprio in questi giorni che vedono l'inizio delle celebrazioni del 150 anniversario dell'Unità d'Italia, è necessario riaffermare il valore costituzionale dell'unità e della coesione nazionale, che ha fatto la storia del nostro Paese e che è il presupposto irrinunciabile per il suo futuro.
Sottrarsi a questa ispirazione ideale costituirebbe un grave errore storico e politico: solo un Paese davvero unito, riesce a far convivere le diversità territoriali che la storia ci ha lasciato in eredità.
Evocare l'Unità d'Italia non significa nascondere i problemi attuali, quali il divario tra nord e sud.
Né si può ignorare che un centralismo anacronistico e fine a se stesso non costituisce in alcun modo un motore di sviluppo, ma un grave impedimento alla crescita.
Un federalismo che unisce e non divide può essere la giusta risposta per un salto di qualità effettivo dell'intero sistema Paese.
Il federalismo può e deve essere l'occasione per una ritrovata unità, che si realizza con una larga intesa tra le forze politiche.
Anche in questo mi riconosco con quanto autorevolmente invocato in questi giorni dal Capo dello Stato.
Tutte le forze politiche hanno il dovere di riconoscersi nel Suo messaggio.
L'informazione vive all'interno di questa visione che è sempre più una sfida al cambiamento.
In tale prospettiva la stampa ha un ruolo centrale.
Voi giornalisti vi rivolgete alla Nazione e siete voi stessi espressione della sua complessità e diversità.
L'informazione credibile, libera, trasparente è la leva perché sulla comunicazione della verità non prevalga la curiosità fine a se stessa, ma la ricerca di una sintesi in grado di guardare avanti oltre le incomprensioni e le incomunicabilità.


FNSI: SCHIFANI, NON CREDO PERICOLI PER LIBERTA' DI STAMPA

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - ''Non credo ci siano pericoli per la liberta' di stampa''. Cosi' il presidente del Senato, Renato Schifani, nega che la liberta' di stampa sia in pericolo.
Secondo il presidente del Senato, che oggi e' intervenuto a Bergamo al 26.mo Congresso dell'Fnsi, ''la liberta' di stampa va difesa e la difendiamo tutti quotidianamente. E' uno dei pilastri della nostra democrazia ed e' un valore fondante e irrinunciabile''.
Schifani ha anche ricordato di essersi impegnato a fianco dei giornalisti durante la vertenza tra Fnsi e Fieg per il rinnovo del contratto nazionale di categoria: ''Sono stato - ha detto concludendo il suo intervento dal palco del Congresso Fnsi - e saro' al vostro fianco''.
fcz/mcc/ss


GOVERNO: SCHIFANI, CLIMA MIGLIORE DELL'ANNO SCORSO

 (ASCA) - Bergamo, 11 gen - In questo inizio di 2011, il clima tra le diverse forze politiche e' migliore rispetto a quello dell'anno scorso. E' quanto ha sottolineato il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando a margine del 26.mo Congresso nazionale dell'Fnsi in corso a Bergamo.
''Quest'anno - ha detto la seconda carica dello Stato - inizia con un clima un attimo piu' sereno di quello di fine anno. Mi auguro che questo clima possa consentire alla politica quel salto di qualita' evocato dal Capo dello Stato che ci porti ad affrontare i grossi temi e le grandi riforme di cui necessita il Paese''.
fcz/mcc/ss


FNSI: SCHIFANI, PLURALISMO PIU' RILEVANTE GARANZIA DI DEMOCRAZIA

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Il pluralismo dell'informazione come ''il piu' rilevante'' strumento a garanzia della democrazia. A sostenerlo e' il presidente del Senato, Renato Schifani, che questo pomeriggio ha partecipato alla giornata di apertura del 26.mo Congresso dell'Fnsi in corso a Bergamo.
''Tra gli strumenti di garanzia di cui ha bisogno la democrazia - ha detto la seconda carica dello Stato - il pluralismo dell'informazione e' forse il piu' rilevante'', perche' ''e' certezza di trasparenza, e' rispetto delle diverse idee, sensibilita', cultura''.
Per Schifani e' stata anche l'occasione per sollecitare ''la possibilita' di un contraddittorio rispettoso delle diverse opinioni, che superi la tentazione di facili scorciatoie a senso unico'', e per sottolineare come proprio il contraddittorio rappresenti ''parte integrante di un'informazione completa''. Proprio nella fase attuale, secondo Schifani, e' necessario uno sforzo collettivo ulteriore in grado di superare ogni rischio, anche involontario, di subalternita' condizionata gravemente dalla contrazione occupazionale'', ed e' soprattutto per questo che ''l'occupazione e gli investimenti sono beni essenziali, da tutelare ed incoraggiare senza incertezze''.
Altrettanto fondamentale per assicurare reale indipendenza e autonomia dei giornalisti e', sempre secondo il presidente del Senato, ''garantire una prospettiva anche per i giovani''. Cosa quest'ultima che ''richiede a tutti uno sforzo comune basato sul realismo, volonta', capacita' e determinazione nel realizzare progetti concreti e duraturi''.
Una strada obbligata, secondo Schifani, se si considera che ''la stampa, e piu' in generale l'informazione, sono le prime protagoniste della vita politica e civile della nazione e contribuiscono a costruire, formare, indirizzare l'opinione pubblica e la stessa convivenza civile''. Ed e' proprio per questi motivi che, ha concluso la seconda carica dello Stato, ''il giornalismo e' una risorsa per una cittadinanza attiva in grado di interpretare e affrontare le sfide della modernita''.
fcz/mcc/ss


FEDERALISMO: SCHIFANI, OCCASIONE PER RITROVATA UNITA' CON LARGHE INTESE

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - ''Il federalismo puo' e dev'essere una ritrovata unita' che si realizza con una larga intesa tra le forze politiche''. E' questo il messaggio lanciato dal presidente del Senato Renato Schifani, nel corsdo del suo intervento al 26* congresso dell'FNSi.
Obiettivo comune, per la seconda carica dello Stato dev'essere quello di realizzare ''un federalismo che unisce e che non divide'', vale a dire una riforma che ''puo' essere la giusta risposta per un salto di qualita' effettivo dell'intero paese''.
Sul federalismo, insomma, Schifani si muove lungo al linea tracciata da Girogio Napolitano: ''In questo - ha chiarito il presidente del Sneato - mi riconosco con quanto autorevolmente invocato in questi giorni dal capo dello Stato. Tutte le forze politiche - ha concluso - hanno il dovere di riconoscersi nel suo messaggio''.
fcz/mcc/bra


150* UNITA': SCHIFANI, EVOCARLA SENZA NASCONDERE DIVARIO TRA NORD E SUD

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - ''Evocare l'unita' d'Italia non significa nascondere i problemi attuali, quali il divario tra nord e sud''. E' quanto ha sottolineato il presidente del Senato Renato Schifani, durante il suo intervento al 26* congresso dell'FNSI.
Nello stesso modo, secondo Schifani, ''non si puo' ignorare che un centralismo anacronistico e fine a se' stesso non costituisce in alcun modo un motore di sviluppo, ma un grave impedimento alla crescita''.
La seconda carica dello Stato si e' anche soffermata sulla necessita' di ''riaffermare il valore costituzionale dell'unita' e della coesione nazionale che ha fatto la storia del nostro paese e che e' il presupposto irrinunciabile per il suo futuro''.
fcz/mcc/ss


GOVERNO: SCHIFANI, PACIFICAZIONE NECESSARIA PER INCERTEZZE DELL'ECONOMIA

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - La pacificazione della politica e' oggi ''sempre piu' necessaria'', soprattutto ''di fronte all'incertezza di un sistema economico e finanziario ancora esposto seriamente ai rischi dell'instabilita', della speculazione e della crisi sociale''. E' questo l'appello che il presidente del Senato Renato Schifani, ha lanciato al mondo della politica al termine del suo intervento alla giornata di apertura del XXVI congresso nazionale dell'FNSI, in corso a Bergamo.
''La politica - ha affermato Schifani - e' chiamata a percorrere fruttuosamente la strada della responsabilita' e della pacificazione nell'interesse comune di cittadini e istituzioni''.
Il problema, Per Schifani, e' che ''non sempre la pacificazione e' stato un presupposto scontato''. Per giungere a quersto risultato ''resta fondamentale evitare ogni retorica'', cosi' come ''e' essenziale allontanare ogni tentazione di approssimazione o di semplificazione forzata''.
fcz/mcc/ss


ITALIA 150: SCHIFANI, UNITÀ È VALORE COSTITUZIONALE

(ANSA) - BERGAMO, 11 GEN - ''Proprio in questi giorni che vedono l'inizio delle celebrazioni del 150/o dell'unità di Italia, è necessario riaffermare il valore costituzionale dell'unità e della coesione nazionale che ha fatto la storia del nostro Paese''. È quanto ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, in apertura del Congresso della Fnsi a Bergamo.
''Sottrarsi a questa ispirazione ideale - ha proseguito - costituirebbe un grave errore storico e politico: solo un Paese davvero unito, riesce a far convivere le diversità territoriali che la storia ci ha lasciato in eredità''. (ANSA)


FEDERALISMO: SCHIFANI, OCCASIONE PER RITROVATA UNITÀ

''Un federalismo che unisce e non divide può essere la risposta giusta per un salto di qualità effettivo dell'intero sistema Paese''. È quanto sostiene il presidente del Senato, Renato Schifani, in occasione del Congresso della Fnsi, secondo il quale ''il federalismo può e deve essere l'occasione per una ritrovata unità che si realizza con una larga intesa tra le forze politiche''.
Schifani ha aggiunto poi che ''un centralismo anacronistico e fine a se stesso non costituisce in alcun modo un motore di sviluppo ma un grave impedimento alla crescita''. (ANSA)


SCHIFANI, PACIFICAZIONE POLITICA È INTERESSE COMUNE

''La politica è chiamata a percorrere fruttuosamente la strada della responsabilità e della pacificazione nell'interesse comune di cittadini e istituzioni''. È quanto afferma il presidente del Senato, Renato Schifani, in occasione del Congresso Fnsi a Bergamo, aggiungendo che ''non sempre la pacificazione è stata un presupposto scontato. Anche oggi è una scelta politica e istituzionale auspicabile e sempre più necessaria di fronte all'incertezza di un sistema economico e finanziario ancora esposto seriamente ai rischi dell'instabilità, della speculazione e della crisi sociale''. (ANSA)


INFORMAZIONE: SCHIFANI, PLURALISMO È GARANZIA DEMOCRAZIA

''Tra gli strumenti di garanzia di cui ha bisogno la democrazia, il pluralismo dell'informazione è forse il più rilevante''. Lo sostiene, in occasione del Congresso Fnsi a Bergamo, il presidente del Senato, Renato Schifani, secondo il quale ''è parte integrante di un'informazione completa la possibilità di un contraddittorio rispettoso delle diverse opinioni, che superi la tentazione di facili scorciatoie a senso unico''. (ANSA)


SCHIFANI, NECESSARIA PACE POLITICA CONTRO RISCHIO SPECULAZIONE

"Il recupero di una dimensione di rispetto reciproco, di verità e di trasparenza è la strada che può accomunare diversi settori dello spazio pubblico. Anche la politica è chiamata a percorrere fruttuosamente la strada della responsabilità e della pacificazione nell'interesse comune di cittadini ed istituzioni". A chiedere la 'pacificazione' della politica è il presidente del Senato Renato Schifani che oggi ha inaugurato il 26° congresso della Fnsi.
Per Schifani "non sempre la pacificazione è stato un presupposto scontato. Anche oggi è una scelta politica ed istituzionale auspicabile e sempre più necessaria di fronte alle incertezze di un sistema economico e finanziario ancora esposto seriamente ai rischi dell'instabilità, della speculazione, della crisi sociale".(ADNKRONOS)


INFORMAZIONE: SCHIFANI, INDIPENDENZA GIORNALISTI È GARANZIA

''La libertà di stampa, conquista di civiltà e democrazia, chiede innanzitutto garanzie per l'indipendenza e l'autonomia dei giornalisti''. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, rivolgendosi ai delegati riuniti al Congresso della Fnsi. Schifani ha aggiunto che ''oggi è necessario uno sforzo collettivo ulteriore in grado di superare ogni rischio anche involontario, di subalternità, condizionata gravemente dalla contrazione occupazionale''. (ANSA)


RIFORME: SCHIFANI, CLIMA PIÙ SERENO PORTI AD AFFRONTARLE

''Quest'anno inizia con un clima  un attimo più sereno rispetto a fine anno. Mi auguro che questo clima possa consentire alla politica quel salto di qualità evocato dal Capo dello Stato, che ci porti ad affrontare il tema delle grandi riforme delle quali necessita il Paese''. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, a margine del Congresso della Fnsi a Bergamo. (ANSA)


INFORMAZIONE: SCHIFANI, NON CREDO CHE SIA IN PERICOLO

''Non credo'' che la libertà di stampa sia a rischio in Italia. Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha risposto a una domanda a margine del Congresso della Fnsi a Bergamo. ''La libertà di stampa va difesa, la difendiamo tutti quotidianamente - ha aggiunto -. Non credo ci siano pericoli. È uno dei pilastri della nostra democrazia, è un valore fondante e irrinunciabile''. (ANSA)


POLITICA: SCHIFANI, CLIMA PIÙ SERENO RISPETTO A FINE 2010

''Questo inizio di anno vede un clima politico un attimino più sereno rispetto a quello di fine anno. Mi auguro che ci sia quel salto di qualità evocato dal Presidente della Repubblica, che ci porti ad affrontare grossi temi e grandi riforme di cui il Paese necessita''. A dirlo è il presidente del Senati Renato Schifani, parlando a margine dell'inaugurazione del 26/mo congresso della Fnsi. (ADNKRONOS)


INFORMAZIONE: SCHIFANI, NON CREDO CHE LIBERTÀ SIA A RISCHIO

Il presidente del Senato Renato Schifani non crede che ''la libertà di informazione sia a rischio.
Tutti noi la difendiamo quotidianamente e non credo ci siano dei pericoli. La libertà di informazione e' un pilastro fondamentale e irrinunciabile della democrazia''. Schifani ha parlato a margine dell'inaugurazione del Congresso della Fnsi. (ADNKRONOS)

 

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