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Emittenza locale 03 Dic 2013

Vertenza Sardegna1, il cdr: "Ritorsioni contro i giornalisti" Proclamato un nuovo sciopero totale in video ed audio

Prosegue la mobilitazione dei lavoratori di Sardegna Uno, impegnati in una difficile vertenza con l’azienda. Giornalisti, tecnici e amministrativi, riuniti dal 3 ottobre scorso in assemblea permanente, hanno deciso di proclamare un’altra giornata di sciopero totale in video e audio per domani, mercoledì 4 dicembre 2013.

Prosegue la mobilitazione dei lavoratori di Sardegna Uno, impegnati in una difficile vertenza con l’azienda. Giornalisti, tecnici e amministrativi, riuniti dal 3 ottobre scorso in assemblea permanente, hanno deciso di proclamare un’altra giornata di sciopero totale in video e audio per domani, mercoledì 4 dicembre 2013.

Domani mattina, alle 11.30, una delegazione dei lavoratori guidata dai rappresentanti sindacali incontrerà il Prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, per illustrare lo stato della vertenza.
In concomitanza con l’incontro si terrà un sit-in davanti alla sede della Prefettura in Piazza Palazzo.
All’iniziativa di lotta aderisce l’Associazione “Socialismo, Diritti e Riforme”, che domani mattina distribuirà ai cittadini cagliaritani un documento a sostegno della vertenza dei lavoratori di Sardegna Uno e in difesa del pluralismo dell’informazione nell’isola. Cagliari 3 Dicembre 2013

LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI RSU e CDR
SLC-CGIL     ASSOSTAMPA      UILCOM-UIL

VERTENZA SARDEGNA1,  IL CDR: "RITORSIONI CONTRO I GIORNALISTI"

"A Sardegna Uno proseguono le azioni ritorsive da parte dell'azienda nei confronti dei lavoratori. Il direttore del telegiornale Mario Tasca, con provvedimento unilaterale, adottato senza informarne preventivamente il Cdr, ha deciso di escludere i giornalisti Stefania De Michele e Gianni Zanata dalla conduzione dei Tg".
Lo denunciano lo stesso Cdr, l'Associazione della Stampa Sarda, la Slc Cgil e le Rsu aziendali spiegando che "la decisione è arrivata a poche ore dalla nuova iniziativa di protesta messa in atto dai dipendenti". Il provvedimento - si legge in una nota - colpisce i due colleghi che ieri hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa in merito allo stato della vertenza sindacale e avanzato dubbi sul passaggio di proprietà avvenuto la scorsa estate. In particolare, sembrano non essere piaciuti ai nuovi soci i riferimenti all'ex editore-banchiere Giorgio Mazzella (presidente di Banca di Credito Sardo-Gruppo Intesa).
Si tratta - è scritto ancora - di un atto grave e inaccettabile. Nel caso della collega Stefania De Michele, componente del Comitato di Redazione, si configura un palese comportamento antisindacale da parte del direttore-editore Mario Tasca. Le rappresentanze sindacali chiedono l'immediato ritiro del provvedimento. I lavoratori - conclude la nota – non si lasceranno intimidire e perseguiranno tutte le strade per il rispetto delle regole e il ripristino della legalità".
I giornalisti dell'emittente Sardegna 1 sono di nuovo in sciopero per ottenere il pagamento di diverse mensilità arretrate e per chiedere chiarimenti sul recente passaggio di proprietà della testata. (Cagliari, 30 novembre - AGI)

FORTE PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO DI SARDEGNA 1

Comunicato sindacale dell’Associazione della Stampa sarda, SLC CGL, RSU aziendali e CDR 

La vicenda di Sardegna 1 diventa ogni giorno più preoccupante. La nuova gestione aziendale, avviata nel mese di agosto, dopo il passaggio delle quote dal banchiere Giorgio Mazzella (presidente della Banca di credito Sardo, Gruppo Banca Intesa) a un suo dipendente, non ha portato alcun beneficio all’emittente che continua a navigare a vista senza un piano industriale, o comunque un progetto di rilancio editoriale e commerciale.
La nuova proprietà si segnala invece per le continue provocazioni, soprattutto ai danni dei giornalisti. L’ultima è la decisione di sollevare dalla conduzione del Telegiornale due giornalisti che per anni hanno fatto l’immagine dell’emittente. I due sono stati sostituiti con colleghi fatti rientrare in tutta fretta dalle ferie e dalla giornata di riposo settimanale. La decisione è stata assunta dal neodirettore, Mario Tasca, senza fornire alcuna spiegazione plausibile e, qualora si rivelasse definitiva, violerebbe palesemente il contratto nazionale di lavoro giornalistico.
Tasca, proprietario del 10 per cento della società (che ha pagato 400 euro) è stato peraltro già sfiduciato a suo tempo, all’unanimità, dalla redazione.
Il sindacato (giornalisti, tecnici e amministrativi che gestiscono insieme la vertenza) ha fatto la sua parte. Ha accettato il contratto di solidarietà che taglia del 33 per cento gli stipendi ai dipendenti, ha sollecitato la politica perché si sbloccassero i crediti vantati dalla società e ha chiesto interventi capaci di supportare le aziende e aiutare a superare lo stato di crisi del settore.
E’ l’azienda che è insolvente e inadempiente, perché non paga gli stipendi (sono quattro le mensilità arretrate) e non è in grado di progettare le iniziative di rilancio più volte promesse.
C’è da chiedersi se il vecchio proprietario, Giorgio Mazzella, abbia ancora un ruolo in tutto questo. Di certo c’è che sono rimasti esclusi dalla vendita (avvenuta per la somma simbolica di 4.000 euro) i “finanziamenti” effettuati a suo tempo dalla vecchia proprietà. Mazzella, dunque, pur non essendo più titolare di quote societarie, ha mantenuto un interesse reale nella società.
Il sindacato, evidentemente, non ha gli strumenti per far luce su questi aspetti, ma è certo che, se davvero si vuole salvare Sardegna 1, occorre cambiare metodo: chiarire come stanno effettivamente le cose e ricercare la collaborazione di tutti i dipendenti. Condizioni indispensabili per ridare all’emittente la credibilità e il ruolo conquistato nel pluralismo dell’informazione regionale. Cagliari 2 dicembre 2013

SARDEGNA 1 TV, I COLLEGHI IN SCIOPERO SINO A VENERDÌ 29
TG "LIVE" AL MERCATO A CAGLIARI PER SPIEGARE LA PROTESTA

"I lavoratori di Sardegna Uno offrono un telegiornale scoppiettante proprio qui davanti al mercato. Venite ad ascoltare le notizie anche perché qui a fare la spesa non possiamo più venire, visto che non ci pagano". E' uno degli appelli lanciati dai dipendenti dell'emittente televisiva - fino allo scorso luglio di proprietà del presidente di Banca di credito sardo-Gruppo Intesa, l'imprenditore turistico Giorgio Mazzella - che da mesi non ricevono lo stipendio. Stamane a Cagliari, davanti al mercato di San Benedetto, giornalisti, tecnici e operatori hanno allestito un Tg "live" in strada per raccontare la loro vertenza.
Accomodato tra le auto del parcheggio e spesso interrotto da automobilisti che facevano manovra e dai clienti del mercato che chiedevano spiegazioni, il giornalista-scrittore Gianni Zanata ha iniziato a leggere le notizie in scaletta proprio come tutti i giorni nello studio di registrazione dell'emittente in crisi. Dietro di lui il logo della televisione, riprodotto su un cartellone sorretto dai colleghi.
L'edizione straordinaria del "telegiornale" è stata dedicata interamente alla storia della crisi di Sardegna Uno, con tanto di "ospiti in studio", inviati e approfondimenti di carattere ironico e sarcastico. Decisamente colorata la "pausa pubblicitaria" prevista tra la prima e la seconda edizione del tg, quando i lavoratori armati di megafono hanno fatto irruzione tra i banchi del mercato promettendo notizie fresche e invitando tutti ad ascoltare il "Tg in diretta" che stava per "andare in onda" davanti alla struttura.
Dopo i primi attimi di stupore, non sono mancate le manifestazioni di solidarietà: "Sardegna Uno, numeri uno", "Viva Sardegna uno" e "Bravi, fatevi valere" hanno urlato alcuni commercianti.
Lo scorso luglio Mazzella - dopo due anni di contratto di solidarietà dei dipendenti - ha venduto l'emittente a una cordata di tre imprenditori: Sandro Crisponi, già dipendente e ora amministratore delegato di Sardegna Uno Tv, Luigi Ferretti e Mario Tasca, già direttore della tg. Una compagnie societaria che, per sua stessa ammissione - riferiscono i rappresentanti sindacali - non è in grado di offrire alcuna garanzia finanziaria. (CAGLIARI, 28 NOVEVEMBRE - AGI)

 

OGGI AL MERCATO CAGLIARITANO PER SPIEGARE LA PROTESTA

I lavoratori di Sardegna 1 tv, riuniti in assemblea permanente dal 3 ottobre scorso e in sciopero dalle 19 di ieri (martedì 26 novembre) sino alle ore 24 di venerdì 29 novembre, si ritroveranno giovedì 28 novembre alle 10.30 davanti al Mercato cagliaritano di San Benedetto (ingresso via Bacaredda) per una manifestazione durante la quale spiegheranno le ragioni della protesta.
Verrà proposta al pubblico passante un’edizione straordinaria del telegiornale (dal vivo) nel corso della quale si ripercorreranno tutti i capitoli della vertenza.
Intanto, è stato fissato per mercoledì 4 dicembre l’incontro tra il Prefetto di Cagliari, i sindacati e i lavoratori.
Cagliari, 27 novembre 2013
SLC CGIL, ASSOSTAMPA, RSU aziendali e CdR

LINK ALL’EMITTENTE: http://www.sardegna1.tv/

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