«Nella foga di negare l'evidenza, la smentita di Tele Dehon è una conferma di quanto denunciato da Assostampa, ossia che la collega ingiustamente licenziata non era stata inquadrata secondo quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro». Così l'Assostampa Puglia in una nota diffusa giovedì 20 novembre 2025, all'indomani della denuncia «Chiede il giusto contratto, Tele Dehon la licenzia».
Per l'Assostampa, «il reverendo padre amministratore della società fa bene a rivendicare, buon per lui, la fedele adesione ai valori del Vangelo e della dottrina cristiana, il sindacato dei giornalisti tiene sempre a mente l'insegnamento delle Sacre scritture, ossia che defraudare la giusta mercede agli operai è colpa così enorme che grida vendetta al cospetto di Dio. La motivazione addotta per risolvere il rapporto di lavoro - conclude il sindacato dei giornalisti pugliesi - continua a suonare pretestuosa, soprattutto perché, a quanto risulta, è stata proprio la direzione dell'emittente a insistere con la collega perché lasciasse il suo precedente rapporto di lavoro per mettere la sua professionalità al servizio di Tele Dehon». (mf)