Usigrai: Tg del Nord, no all’autoproclamazione di Bracalini

Usigrai: Tg del Nord, no all’autoproclamazione di Bracalini

Non sappiamo se CdA e Direttore Generale abbiano compreso pienamente la gravità della vicenda che ha per protagonista Romano Bracalini, autoproclamatosi di fatto direttore di testata. In mancanza di una reazione ferma ed inequivocabile da parte del vertice, ciascun vicedirettore delle testate Rai si potrà ritenere legittimato a scavalcare il proprio direttore per concordare con referenti politici esterni le sue linee di azione. Sarebbe la dissoluzione di ogni corretto rapporto gerarchico, con conseguenze devastanti per l’azienda. Né va sottovalutato l’effetto che potrebbero scatenare eventuali assunzioni decise in base a criteri politici. La Rai dovrebbe sapere che la questione dell’accesso è di estrema delicatezza. Gli ingressi lottizzati potrebbero far venir meno la pazienza delle centinaia di collaboratori che hanno accumulato contratti e atteso che maturassero prospettive meno precarie. Il sindacato dei giornalisti tutelerebbe in ogni modo i diritti maturati contro accessi in corsia preferenziale. Il tema della tv federalista va sottratto alle voglie neo-lottizzatorie. Chiediamo che alle scelte Rai guardino con attenzione la Vigilanza e le massime istituzioni. C’è il fondato sospetto che si voglia usare lo strumento della tv pubblica per perseguire quei progetti di disarticolazione che non sono finora passati a livello politico-istituzionale.