Usigrai su assunzioni
Dall’Esecutivo Usigrai: Dai giornali si apprende che, quando il Presidente Baldassarre ha parlato di "recenti assunzioni di marca chiaramente clientelare", il riferimento era all’ingresso di giornalisti. Niente di più infondato. Le assunzioni – purtroppo assai esigue, di quantità largamente inferiore al numero dei colleghi usciti dall’azienda – sono avvenute in maniera trasparente, nel riconoscimento dei diritti maturati dai collaboratori in anni di precariato. Al criterio oggettivo dell’anzianità contrattuale faceva riferimento infatti la cosiddetta "lista-ponte" che l’azienda ha prodotto agli inizi del 2000 su sollecitazione del sindacato. Anche in questo caso, come nei precedenti accordi in materia, si è trattato di una regolamentazione pulita e trasparente del meccanismo di accesso in Rai. Un meccanismo del quale, come sempre, il sindacato dei giornalisti Rai è pronto a fornire tutti i dettagli alla Commissione di Vigilanza, che già altre volte ha avuto modo di apprezzare la grande trasparenza che da anni regola le assunzioni giornalistiche nel servizio pubblico. Al nuovo vertice rivolgiamo lo stesso invito già indirizzato in passato ai precedenti gruppi dirigenti all’atto dell’insediamento: evitate di accreditare l’immagine falsa della Rai come luogo malsano da bonificare. Non di questo ha bisogno il servizio pubblico.