Uno screenshot che circola da alcuni giorni in rete accusa l'inviato del Tg2 Giammarco Sicuro di aver finto di trasmettere in diretta da Kiev nell'edizione del tg delle 13 del 27 febbraio. Nell'immagine alle spalle del giornalista si vedono infatti indicazioni stradali in direzione di Brescia. Si tratta in realtà di un fotomontaggio, che sarebbe stato diffuso da siti propagandistici filorussi, come ha denunciato lo stesso Sicuro, bersagliato di insulti e minacce sui suoi profili social, condividendo la foto vera.
«Grazie davvero @Bufalenet per aver contribuito a smontare questa odiosa montatura che ancora mi crea problemi. Se incappate in questa foto che ancora gira in rete, segnalate per favore», ha scritto su Twitter l'inviato del Tg2, che in un altro messaggio ringrazia David Puente, giornalista specializzato in fact checking, per il «lavoro certosino e necessario». Nel mirino l'account @PropagandaRigh1 che nel frattempo è stato sospeso.
E arriva il sostegno dell'esecutivo Usigrai, che in una nota «esprime solidarietà al collega Giammarco Sicuro, inviato del Tg2, impegnato fin dall'inizio nel racconto della guerra in Ucraina, vittima di insulti e minacce per un fotomontaggio diffuso da un sito propagandistico filo russo. Un deep fake che insinua che Sicuro non si trovi a Kiev ma in una località italiana vicino Brescia. Nonostante un puntuale fact checking abbia smontato la menzogna, la foto viene condivisa sui vari social amplificando bufala e la pioggia di insulti. Questo episodio - sottolinea il sindacato dei giornalisti Rai - conferma ancora una volta l'importanza del racconto sul campo che permette di mostrare i fatti nel momento in cui accadono, unico antidoto alle fake news, e come questo modo di svolgere il lavoro di cronista di guerra dia fastidio alla propaganda che incessantemente prova ad avvelenare l'informazione cercando così di ingannare il pubblico». (Ansa)